
Poltrone
RAI. Via libera del CdA alle nomine dei nuovi Direttori dei TG e dei Generi
Il Consiglio di amministrazione della Rai nella seduta di oggi, 20 marzo ha dato il via libera alle nomine dei direttori di Tg e Generi proposte dall’amministratore delegato Giampaolo Rossi (nella foto).
Pierluca Terzulli e Roberto Pacchetti, finora ad interim, vengono confermati rispettivamente alla guida di Tg3 e TgR.
Paolo Petrecca passa da Rainews24, Rainews.it e Televideo a Rai Sport, mentre Federico Zurzolo approda al Tg all news.
Riguardo ai Generi, Williams Di Liberatore sarà alla guida del Prime Time al posto di Marcello Ciannamea, che passa ai Contenuti digitali e transmediali, mentre Stefano Coletta diventa il responsabile della nuova direzione Coordinamento Generi.
Alla Distribuzione arriva Maurizio Imbriale. Fabrizio Zappi dirigerà Cultura ed Educational al posto di Silvia Calandrelli; Luigi Del Plavignano prende il posto di Zappi a Rai Documentari. Maria Rita Grieco viene incaricata della direzione Offerta Estero Rai sostituendo Fabrizio Ferragni, ora in pensione, mentre Roberto Genovesi è stato indicato alla direzione Rai Kids al posto di Luca Milano, anch'egli in pensione.
Le nomine proposte hanno ricevuto quattro voti a favore (quelli dell'AD Giampaolo Rossi, del presidente facente funzioni Antonio Marano e di Simona Agnes e Federica Frangi) e tre contrari (dai due consiglieri indicati dall'opposizione, Alessandro Di Majo e Roberto Natale e dal consigliere eletto dai dipendenti Davide Di Pietro).
L'amministratore delegato Rai, Giampaolo Rossi ha comunicato al Consiglio di aver individuato per la direzione di Rai Radio Marco Caputo.
Nel corso della seduta di oggi, l'AD ha illustrato l'esito della consultazione referendaria sul rinnovo del contratto collettivo di Lavoro tra i lavoratori e l'azienda, che ha fatto registrare una affluenza di oltre il 75% con una percentuale di voti favorevoli vicini all'80%. “Il rinnovo del contratto sottoscritto tra azienda e sindacati rappresenta una tappa importante di coesione e un passaggio necessario alla realizzazione del piano di trasformazione della Rai in una moderna Digital Media Company, come previsto dal contratto di servizio” ha dichiarato il manager.