Magazine e20

e20 n.118. Inchiesta sulla sostenibilità. Brand e consumatori: azioni misurabili e messaggi coerenti

Baudana (A2A), Gavelli (Danone), Flor (Intesa Sanpaolo) raccontano sul n.118 della rivista e20 il proprio approccio al tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Ambientale, sociale ed economica. Qual è il rapporto delle aziende con i tre pilastri della Sostenibilità? Ne abbiamo parlato con tre società di settori diversi, per conoscere qual è il loro approccio al tema e come viene integrato nel quotidiano e nel business. 

BAUDANA (A2A): “CI PRENDIAMO CURA DELLE PERSONE E DEL PIANETA”

Siamo una Life Company: ci prendiamo cura ogni giorno della qualità della vita delle persone e del futuro del Pianeta, occupandoci di energia, acqua e ambiente. Il nostro impegno quotidiano è contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese e la sostenibilità indirizza tutte le attività di business verso la creazione di un valore condiviso e di lungo termine per una transizione che sia ecologica, condivisa e di sistema ed equa ed inclusiva. La nostra strategia mira a dare un contributo concreto a 11 SDGs dell’Agenda 2030 attraverso il nuovo piano industriale 2024-2035, presentato lo scorso marzo.

Articolato sui due pilastri dell’economia circolare e della transizione energetica, prevede investimenti per 22 mld di euro principalmente incentrati su infrastrutture, persone e imprese, decarbonizzazione e sviluppo future-fit. Per A2A, realizzare eventi sostenibili significa ridurre gli impatti ambientali, economici e sociali assicurandosi di lasciare una eredità positiva per la comunità ospitante e tutti i soggetti coinvolti. 

Operiamo secondo criteri sostenibili concreti, perché crediamo nell’importanza di agire prima di parlare e riteniamo prioritario il contrasto al cambiamento climatico. I nostri eventi sostenibili non solo riducono l’impatto ambientale, ma promuovono comportamenti responsabili con l’obiettivo di ispirare altre persone. In linea con il commitment di Gruppo per ridurre al minimo gli impatti legati alle nostre attività, ci impegniamo, inoltre, a compensare la carbon footprint derivante dai nostri eventi. I vantaggi sono sicuramente legati alla riduzione dell’impatto ambientale grazie, ad esempio, a un minor numero di rifiuti prodotti, al risparmio energetico e all’utilizzo di materiali eco-friendly.

La ricerca di soluzioni sostenibili destinate alla realizzazione degli eventi favorisce inoltre l’innovazione incoraggiando lo sviluppo di nuove tecnologie e approcci. I nostri appuntamenti sono accompagnati da un progetto di compensazione specifica per eventi 100% CO2free con certificazione. Preferiamo selezionare sedi che hanno già implementato pratiche sostenibili e cerchiamo di utilizzare materiali riciclabili e biodegradabili per gli allestimenti e le forniture. 

Adottiamo misure per ridurre il consumo energetico durante l’evento, come l’uso di illuminazione a Led e la promozione del trasporto pubblico o di mezzi di trasporto condivisi, mentre agli ospiti proponiamo cibo e bevande sostenibili, preferendo prodotti locali, di stagione e biologici, riducendo al minimo lo spreco alimentare. Inoltre, compensiamo le emissioni di carbonio generate dall’evento e dallo spostamento delle persone attraverso l’acquisto di crediti di carbonio derivanti da progetti di riduzione delle emissioni.

Nel 2023 il 53% degli eventi che abbiamo realizzato è stato carbon neutral e ci siamo impegnati a raggiungere il 100% entro il 2026.

GAVELLI (DANONE): “AZIONI CONCRETE E MISURABILI PER LA SALUTE DELL’UOMO E DELLA TERRA”

Con la missione di “portare la salute attraverso l’alimentazione al maggior numero possibile di persone”, Danone si propone di ispirare pratiche alimentari e di consumo più sane e sostenibili, impegnandosi per garantire un impatto positivo sulle comunità nelle quali opera e sul Pianeta. È importante che le aziende facciano la loro parte, trasformando i vecchi modelli di business (la cosiddetta shareholder economy) in nuovi modelli, capaci di guardare non solo alla sostenibilità economica ma anche alla sostenibilità sociale e ambientale (la stakeholder economy).

Già nel 1972 Antoine Riboud, il primo presidente e ceo Danone, disse: “C’è una sola Terra, viviamo una sola volta”. Questo messaggio ha gettato le basi di quella che oggi è la nostra visione aziendale, definendo il dna di Danone, basato sul duplice impegno economico e sociale. Per queste ragioni abbiamo messo a punto il modello del ‘Megafono Sociale’, un modello di business innovativo che che amplifica il nostro impegno sulla sostenibilità, partendo dalle risorse più preziose, ossia i singoli brand.

Crediamo infatti che le aziende possano generare un impatto positivo sulla società attraverso quello che sanno fare meglio, ovvero il business stesso. Alla base vive la consapevolezza dell’esistenza di quattro tipi di sostenibilità: economica, sociale, ambientale ed etica, che tutte le aziende dovrebbero sempre avere come faro del proprio agire.

L’approccio alla sostenibilità è così quello di un’azienda che con le sue marche dialoga con i consumatori e costruisce relazioni con tutti gli attori della filiera per sviluppare azioni concrete e misurabili per prendersi cura della salute dell’uomo e del Pianeta. 

Siamo consapevoli che l’impatto di Danone sulla salute delle persone non può avvenire senza una Terra sana. Per questo abbiamo lavorato a un percorso ben definito, il ‘Danone Impact Journey’, un piano d’azione per estendere il nostro contributo anche alla salute delle comunità e del Pianeta. Il modello si sviluppa su tre pilastri, alla base di tutte le nostre strategie di sostenibilità: salute, natura e persone & comunità. Per ogni pilastro, Danone definisce una nuova serie di priorità che si traducono in obiettivi a medio-lungo termine interamente misurabili, concentrandosi su dove l’azienda può fornire il massimo impatto e valore.

Questo rappresenta per noi un cambiamento significativo e un punto di partenza fondamentale per restituire importanza al valore che la sostenibilità, in tutte le sue forme, riveste per il business e per comprendere a fondo quanto business e sostenibilità siano strettamente interconnessi. 

Porre attenzione all’organizzazione di eventi sostenibili permette di ridurre l’impatto ambientale, sociale ed economico degli stessi. Sono molti i vantaggi correlati a questo tipo di iniziative: ad esempio, l’utilizzo delle tecnologie verdi, come l’integrazione di tecnologie a basso impatto ambientale e sistemi di gestione energetica intelligenti per ridurre l’uso di risorse non rinnovabili durante gli eventi; l’implementazione di programmi di riduzione dei rifiuti attraverso l’uso di materiali riciclabili, compostabili o riutilizzabili. 

Inoltre, la promozione del riciclo e del corretto smaltimento dei rifiuti durante e dopo gli eventi; la promozione di opzioni di trasporto sostenibile per i partecipanti, come il trasporto pubblico, le biciclette condivise o l’uso di veicoli elettrici; la riduzione dello spreco alimentare attraverso  pratiche di pianificazione e gestione oculata del catering; la collaborazione con le comunità locali per garantire che gli eventi siano integrati nel  tessuto sociale ed economico in modo positivo, creando opportunità di coinvolgimento e benefici condivisi; la promozione dell’inclusione e della diversità attraverso politiche di accessibilità che consentano a tutti di partecipare pienamente agli eventi, indipendentemente dalle loro condizioni; l’implementazione di sistemi di monitoraggio e reporting per valutare l’impatto ambientale, sociale ed economico, consentendo una valutazione continua delle prestazioni e l’identificazione di aree di miglioramento.

In Danone cerchiamo sempre di promuovere eventi sostenibili, con la consapevolezza che ognuno debba fare la propria parte per contribuire a un cambiamento concreto volto alla salvaguardia del Pianeta.

FLOR (INTESA SANPAOLO): “CREARE VALORE DI LUNGO PERIODO PER LA BANCA E PER LA COLLETTIVITÀ” 

In quanto Gruppo Bancario di grandi dimensioni, Intesa Sanpaolo è consapevole di esercitare un notevole impatto sul contesto sociale e ambientale in cui opera e ha scelto di agire con l’obiettivo di creare valore di lungo periodo, non solo economico, per la Banca e per la collettività, consapevole che può contribuire alla riduzione degli impatti di fenomeni quali il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali.

“La nostra capacità di generare valore per tutti gli stakeholder - spiega Elena Flor, responsabile Esg & Sustainability Intesa Sanpaolo - è fondata anche sul forte impegno Esg, sancito dal Piano d’Impresa, che si concretizza in: forte supporto per far fronte ai bisogni sociali con progettualità come cibo e riparo per i bisognosi; focus sull’inclusione finanziaria con un obiettivo di €25mld di social lending in arco Piano attraverso ad esempio un fondo di impatto e il supporto al terzo settore; continuo impegno per la cultura (ad esempio, con le Gallerie d’Italia e il programma Restituzioni, ndr); promozione dell’innovazione con gli investimenti in start up e le attività di Intesa Sanpaolo Innovation Center; supporto ai clienti nella transizione Esg/Climate con €76mld di prestiti da erogare a supporto delle green e circular economy e transizione ecologica nell’ambito del Pnrr (2021-2026) e 12 miliardi in arco piano di credito green alle persone, ma anche con servizi per formare le aziende clienti e investimenti attenti alla sostenibilità; le iniziative per il clima e l’ambiente sia sul fronte della carbon neutrality delle emissioni proprie entro il 2030, sia con gli impegni derivanti dall’adesione alle alleanze Net-Zero e con target intermedi al 2030 sui settori a più alte emissioni finanziate, oltre che proteggendo e ripristinando il capitale naturale ad esempio con il progetto ‘Think Forestry’". 

Francesca Fiorentino