Magazine e20

e20 n.120. Fausto Galosi (Just People): "La cross generation? Un'opportunità su cui investire"

L'agenzia racconta sulla rivista e20 il proprio approccio verso le nuove generazioni attraverso un modello basato su cross-generation, formazione e learning by doing.

Parlare di cross generation, offre una grande opportunità per mettere in evidenza l’importanza della diversità generazionale e come questa possa diventare un punto di forza strategico. Le organizzazioni moderne si trovano di fronte a una pluralità di generazioni che lavorano fianco a fianco, da chi è nel settore da molti anni fino ai giovani che si affacciano per la prima volta sul mondo del lavoro.

In Just People, l’investimento nei giovani fa parte di un progetto a lungo termine che mira a rendere l’agenzia un luogo in cui crescita professionale. Esperienza e innovazione si uniscono per affrontare le sfide future. Il modello basato sulla cross-generation, sulla formazione e sul learning by doing diventa così un punto cardine della strategia aziendale, pronto a generare valore in modo continuativo e sostenibile che porta con sè i valori portanti del dna aziendale. A spiegarcelo in questa intervista è Fausto Galosi, strategic partner.

Che cosa vi ha portato a considerare che per crescere avreste dovuto aprirvi a nuove risorse e in particolare a quelle giovani?

Siamo partiti dalle seguenti considerazioni: i giovani tendono a essere più ricettivi alle nuove tecnologie, alle tendenze di mercato e alle metodologie innovative. Le nuove generazioni spesso introducono punti di vista freschi, portando nuove idee che possono stimolare l’intero team formare giovani talenti permette di costruire un team solido, capace di garantire continuità e una crescita sostenibile.

Abbiamo dunque ritenuto doveroso ‘aprire le porte’ al cambiamento grazie all’apporto che le giovani risorse potevano offrirci. Avevamo ben chiaro che senza una contaminazione di giovani talenti uniti alle competenze maturate da risorse esperte non saremmo stati in grado di sviluppare nuove competenze e rispondere adeguatamente a obiettivi sempre più sfidanti che ci venivano lanciati dai clienti.

Come avete messo in pratica tutto ciò?

Abbiamo iniziato a selezionare risorse che, testate sul terreno, avessero dimostrato capacità ed affidabilità superiori alla media. In questa prima fase, il loro lavoro è stato guidato all’insegna del ‘learning by doing’. Successivamente, grazie a un nostro socio, un manager che per alcuni decenni ha operato all’interno di aziende multinazionali, siamo entrati all’interno di master specialistici post laurea (presso l’università Iulm di Milano, ndr), 
fornendo pratici contributi nella formazione di giovani laureate/i, per immergerli nel ‘lavoro vero’ di un’agenzia. Grazie a questo suo impegno 
formativo abbiamo potuto vedere all’opera queste giovani menti, stimolarle con lavori sempre più complessi analizzando il loro modo di affrontare e 
risolvere un problema, catturandone l’attenzione e facendo crescere in loro il desiderio di entrare a far parte della nostra organizzazione.

Quali risultati avete ottenuto?

Oggi, oltre il 40% della nostra agenzia è composto da giovani under 30 anni, di cui il 60% donne. Da quando è iniziata la collaborazione con la famosa università milanese, abbiamo inserito nel team oltre 15 risorse, alcune delle quali dopo alcuni anni hanno deciso di aprirsi a nuove opportunità professionali, andando a occupare posti di primario livello all’estero o nella regione d’origine. Nel 2023, inoltre, una nostra giovane risorsa ha vinto il ‘Bea Elephant prodige awards’. Infine, con piacere abbiamo creato una sorta di ‘terza generazione’ di nuovi talenti, poi diventati ‘formatori’ di altre nuove generazioni.

Quali sono stati dunque i benefici della cross generation per l’agenzia?

Innovazione collaborativa: il dialogo tra generazioni favorisce un’innovazione più solida, in cui le nuove idee vengono temperate dall’esperienza.

Flessibilità e resilienza: la diversità generazionale permette all’agenzia di adattarsi meglio ai cambiamenti di mercato, grazie alla combinazione di adattabilità giovanile ed esperienza consolidata.

Fiducia e riconoscimento: investire nei giovani, ma in un contesto che valorizza l’esperienza dei più senior, trasmette ai clienti e al pubblico un’immagine positiva di crescita e sostenibilità. 

Marina Bellantoni