Editoriale

Arriva il Green Event Manager

Le aziende sempre più spesso intraprendono 'azioni green' e le comunicano. Da qui la necessità di una figura professionale in grado di comunicare nuovi messaggi. Nel settore della comunicazione, una delle figure che maggiormente si sta delineando è quella del Green Event Manager, ovvero un professionista specializzato nell’organizzazione di eventi green. Andrea Vernengo, Amministratore Delegato & Senior Partner di GVST Event Management ce ne illustra le caratteristiche.

La green economy rappresenta oggi uno dei settori meno toccati dalla crisi economica ed è fonte di nuove opportunità professionali, i cosiddetti “green jobs”.
Secondo le ultime stime, i posti di lavoro “verdi” in Italia sono tra 850.000 e 950.000, quota destinata a crescere e che vede tra le professioni più ricercate agricoltori biologici, installatori di pannelli fotovoltaici, ingegneri ambientali ecc.
Nuove figure professionali “tecniche”, legate a settori emergenti della green economy. Spesso però si dimentica che anche figure professionali più tradizionali oggigiorno stanno virando verso le tematiche della sostenibilità.

Ne è un esempio il settore della comunicazione e degli eventi: le aziende, infatti, sempre più spesso intraprendono “azioni green” e le comunicano.
Da qui la necessità di una nuova figura professionale in grado di gestire queste dinamiche e comunicare nuovi messaggi. Nel settore della comunicazione, una delle figure che maggiormente si sta delineando è quella del “Green Event Manager”, ovvero un professionista specializzato nell’organizzazione di eventi “green”. 

anfo.JPG“Il Green Event Manager - spiega Andrea Vernengo, Amministratore Delegato & Senior Partner di GVST Event Management – è una nuova figura professionale, sempre più richiesta nel settore dell’organizzazione degli eventi. Le aziende che intraprendono un percorso di sostenibilità devono essere coerenti in tutte le loro azioni. Ecco perché anche gli eventi non posso essere trascurati. È così che entra in campo la figura del Green Event Manager, ovvero un professionista nell’organizzazione di eventi che, a fianco delle tradizionali conoscenze, aggiunge specifiche competenze in termini di ambiente, risparmio energetico, progettazione sostenibile, riciclo, mobilità ecc.”  
 
Per organizzare un evento green è fondamentale una progettazione in grado di ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’evento stesso. Le aree di intervento sono molteplici: la location, i consumi energetici e i materiali utilizzati, la mobilità, la ristorazione, la comunicazione, sino alla gestione dei rifiuti e il post evento.
Qui entrano in gioco le competenze e la creatività del Green Event Manager, che deve essere in grado di dare risposte concrete a queste esigenze, proponendo delle soluzioni a basso impatto ambientale per l’organizzazione di un evento.
Alcuni esempi? “La mobilità – spiega Andrea Vernengo - è uno dei fattori più inquinanti e arriva ad incidere sino all’80% sull’impatto complessivo di un evento. Ecco perché è fondamentale studiare soluzioni sostenibili per gli spostamenti delle persone. Quando e dove possibile, ad esempio, privilegiamo spostamenti di gruppo e con mezzi ecologici (vetture ibride o automobili a gpl/metano/elettriche ecc.), piuttosto che il car-pooling. Una volta, in Malesia, per una escursione, anziché utilizzare una tradizionale barca a motore, abbiamo optato per i kajak: più ecologici e più divertenti, un successone! Gli interventi per ridurre l’impatto ambientale possono essere innumerevoli. Ad esempio, per risparmiare sull’utilizzo di materiali plastici e cartacei per la segnaletica interna di un evento, usiamo sempre più spesso il digital signage (segnaletica digitale su schermi lcd) per il quale utilizziamo un nostro software e che ci permette massima flessibilità”.

Il lavoro del Green Event Manager richiede competenze e molta creatività: la sfida è riuscire a organizzare un evento qualitativo ma che abbia un basso impatto sull’ambiente. Al Green Event Manager spettano inoltre le attività connesse all’ottenimento di certificazioni ambientali specifiche per gli eventi (es. BS 8901). Il Green Event Manager deve quindi avere competenze specifiche per valutare la soluzione migliore a livello di certificazioni ambientali e di progetti mirati al recupero delle emissioni di CO 2 , da attuare a seconda della tipologia di evento e delle esigenze del cliente.  
 
COMPETENZE E PERCORSO PROFESSIONALE 
 
Attualmente non esiste un percorso di formazione specifico. La base è sicuramente rappresentata da un percorso universitario legato al marketing ed alla comunicazione, ma è fondamentale l’esperienza sul campo. La competenza di base richiesta è legata alla gestione globale degli eventi, alla quale applicare una conoscenza tecnica più specifica a livello di gestione sostenibile. Questo perché l’organizzazione degli eventi ha un campo di applicazione talmente vasto e vario che necessita un continuo adeguamento, al quale si aggiungono le specifiche legate agli eventi green.
Per essere un buon “Green Event Manager” bisogna essere prima di tutto un buon “Event Manager”. Importante, inoltre, una conoscenza delle nuove tecnologie: è grazie ad esse che molto spesso arrivano le “risposte più ecologiche”, in alternativa alle soluzioni tradizionali. “La sfida di questa professione – conclude Andrea Vernengo – è trovare nuovi percorsi sostenibili per organizzare eventi che, a parità di qualità, abbiano un basso impatto sull’ambiente. Si tratta, peraltro, di un settore con grandi prospettive. Oggi più che mai la sensibilità delle aziende verso le tematiche della sostenibilità è cresciuta. Di riflesso, anche il settore degli eventi green sta vivendo un vero e proprio boom”.

Questo è green….
 
- Location facilmente raggiungibili con mezzi pubblici
- Ottimizzare l’utilizzo di luce naturale 
- Ottimizzare l’uso degli audiovisivi in base alle dimensioni e all’illuminazione degli spazi
- Promuovere i trasferimenti collettivi rispetto a quelli individuali e l’utilizzo di mezzi di trasporto
poco inquinanti
- Utilizzare mezzi di trasporto privati di dimensioni adeguate rispetto al numero degli ospiti
- Utilizzare materiali riciclabili e riutilizzabili
- Includere nei menu prodotti di stagione e locali
- Promuovere l’uso della messaggistica elettronica e del web per la comunicazione 
- Predisporre la raccolta differenziata dei rifiuti e il recupero di materiali riutilizzabili (es. porta
badge, portadocumenti, etc.)
- L’uso di materiali FSC o SCS o ecologici. 
 
Questo non è green…..
 
-  Materiali monouso e monoporzione
-  Cibo non di stagione o d’importazione
-  Approvvigionamento di materiali e cibo molto superiore rispetto alle reali necessità
-  Trasferimenti individuali in caso di location non ben collegate
-  Utilizzo di materiali non riciclabili o non riutilizzabili
-  Non fare raccolta differenziata
-  Spreco di carta e di energia
-  Eccessivo utilizzo di packaging