Inchieste
"Brexit? Niente panico": il parere di Oddo e De Micheli (Casta Diva Group)
Nell'ambito dell'inchiesta avviata da ADVexpress sugli effetti dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea decisa dal referendum del 23 giugno, il ceo e il presidente Casta Diva Group intervengono placando gli allarmismi e ricordando che la Brexit non avverrà nell'immediato e che gli effetti saranno diluiti nel tempo. L'eventuale spostamento da Londra dell'headquarter di importanti gruppi finanziari potrebbe anche essere un'occasione importante per Milano.
“Non facciamoci prendere dal panico. La Brexit non avverrà nel breve periodo e gli effetti verranno diluiti nel tempo”.
Insomma, Milano potrebbe diventare una delle basi finanziarie più importanti dell'Europa se riuscisse a giocare bene la partita.
In merito agli effetti che la Brexit potrebbe avere sul mercato della produzione in particolare, Oddo e De Micheli commentano: “In caso di una regressione complessiva dell'economia, anche il nostro settore ne potrebbe risentire, ma crediamo che questo fenomeno sarà contenuto e momentaneo, legato principalmente al periodo di maggiore volatilità del settore finanziario”.
Elena Colombo
Questa, in sintesi, la posizione di Luca Oddo e Andrea De Micheli (FOTO), rispettivamente ceo e presidente di Casta Diva Group, intervenuti nell'inchiesta avviata da ADVexpress tra i principali professionisti del settore per sondare le opinioni sui possibili effetti della Brexit sull'industry e sugli investimenti pubblicitari in Italia (vedi notizia correlata a fondo pagina).
I fondatori di Casta Diva Group placano gli allarmismi e fanno un'interessante analisi che parte dal nuovo termine 'Pregrexit' diffuso in questi giorni, che unisce i concetti di Brexit e pentimento.
I fondatori di Casta Diva Group placano gli allarmismi e fanno un'interessante analisi che parte dal nuovo termine 'Pregrexit' diffuso in questi giorni, che unisce i concetti di Brexit e pentimento.
Poiché, fanno notare Oddo e De Micheli, una delle prime reazioni allo tsnunami provocato dai risultati del referendum britannico è stato proprio un ripensamento dei cittadini inglesi. "Sembra che in molti in Gran Bretagna abbiamo votato 'leave' soprattutto per dar contro al Governo e senza sapere esattamente le conseguenze che quel voto avrebbe avuto”.
“Non drammatizzeremmo troppo questo avvenimento, poiché le conseguenze si avvertiranno diluite nel tempo. Gli operatori del mercato finanziario con cui siamo in contatto ci hanno riferito che l'impatto sul mercato è stato forte ma minore del previsto e contenuto nell'ambito dei confini inglesi”.
I manager fanno notare, inoltre, come l'effetto Brexit abbia avuto riflessi anche sulle elezioni in Spagna, Paese nel il risultato delle recenti elezioni è stato un'inaspettata vittoria di Rajoy, mentre è fallito il sorpasso di Podemos su Psoe. "Evidentemente, la tempesta provocata dalla decisione degli inglesi ha spaventato i cittadini spagnoli", commentano i due professionisti.
Casta Diva, ricordiamo, è una multinazionale presente in 10 Paesi compreso Uk, ha una sede a Londra e una a Manchester. “Da parte nostra - affermando i fondatori del Gruppo -, probabilmente non avremo grandi svantaggi da quanto potrebbe succedere, poiché compenseremo gli eventuali effetti negativi derivanti dalla svalutazione del pound con andamenti migliori legati all'euro più forte”.
“Non drammatizzeremmo troppo questo avvenimento, poiché le conseguenze si avvertiranno diluite nel tempo. Gli operatori del mercato finanziario con cui siamo in contatto ci hanno riferito che l'impatto sul mercato è stato forte ma minore del previsto e contenuto nell'ambito dei confini inglesi”.
I manager fanno notare, inoltre, come l'effetto Brexit abbia avuto riflessi anche sulle elezioni in Spagna, Paese nel il risultato delle recenti elezioni è stato un'inaspettata vittoria di Rajoy, mentre è fallito il sorpasso di Podemos su Psoe. "Evidentemente, la tempesta provocata dalla decisione degli inglesi ha spaventato i cittadini spagnoli", commentano i due professionisti.
Casta Diva, ricordiamo, è una multinazionale presente in 10 Paesi compreso Uk, ha una sede a Londra e una a Manchester. “Da parte nostra - affermando i fondatori del Gruppo -, probabilmente non avremo grandi svantaggi da quanto potrebbe succedere, poiché compenseremo gli eventuali effetti negativi derivanti dalla svalutazione del pound con andamenti migliori legati all'euro più forte”.
“Più critica la situazione dei gruppi legati alla finanza, che hanno un passaporto finanziario per poter operare sui mercati europei da Londra e in seguito alla Brexit saranno costretti a creare un headquarter in altri mercati in Europa. In quel caso si apriranno importanti opportunità per Milano, sebbene si stiano mettendo in luce anche Parigi e Francoforte”.
Insomma, Milano potrebbe diventare una delle basi finanziarie più importanti dell'Europa se riuscisse a giocare bene la partita.
In merito agli effetti che la Brexit potrebbe avere sul mercato della produzione in particolare, Oddo e De Micheli commentano: “In caso di una regressione complessiva dell'economia, anche il nostro settore ne potrebbe risentire, ma crediamo che questo fenomeno sarà contenuto e momentaneo, legato principalmente al periodo di maggiore volatilità del settore finanziario”.
Elena Colombo