Interviste

Coronavirus. Francesca Tirotti (Simmetrico): “L’emergenza ci mette a dura prova. Lavoriamo con l’estero e studiamo nuovi format con una marcia in più”

Idee con logiche emozionanti e interattive negli eventi digital e new business con Paesi nuovi, meno colpiti dal virus. Simmetrico reagisce all’emergenza Covid lavorando a pieno ritmo, e riprogrammando eventi ‘monumentali’ come Dubai 2020 in tutta la loro complessità.

Prosegue il giro di microfono tra le agenzie per capire l’impatto dell’emergenza sanitaria sulle strutture e quali soluzioni sono state messe in campo per fronteggiare il momento di crisi. Oggi la parola va a Francesca Tirotti, vice presidente e managing partner Simmetrico.

Qual è stato l’impatto dell’emergenza sanitaria nel settore ‘eventi e live communication’ e per la sua agenzia?

Quando è scoppiata la pandemia, da un giorno all’altro il nostro fatturato è sceso praticamente a zero. Eventi cancellati e posticipati, progetti e negoziazioni in stand by… Uno scenario fino a quel momento impensabile, che ci ha portati a reagire lavorando a pieno ritmo per trovare soluzioni e strade percorribili.

Come vi siete attivati per far fronte alle nuove esigenze?

Stiamo sperimentando nuove idee per portare logiche emozionanti e interattive negli eventi digital e, poiché abbiamo una vocazione spiccatamente internazionale, stiamo intavolando proposte con Paesi nuovi, meno colpiti dal virus.

Come Simmetrico, siete molto attivi all’estero. Come sono i rapporti con gli altri Paesi? Come viene percepita l’Italia?

Simmetrico da tempo sta lavorando per Expo Dubai 2020 - che verrà posticipato al 2021 - e anche su questo fronte siamo impegnati nel risolvere questioni complesse e gestire contratti e progetti in vista del futuro. All’inizio lo scenario era impressionante: l’Italia veniva vista come il Paese ‘appestato’, la percezione era veramente di chiusura totale, nonostante la solidarietà. Ora ci fa molto piacere ricevere dall’estero continui messaggi di supporto e affetto: dall’Azerbaigian, per citarne uno, ci è arrivato un video con saluti da tutti e videomapping a supporto dell’Italia.

Come vi siete organizzati da un punto di vista lavorativo?

Siamo tutti connessi, ormai in modalità smart working: il fatto di avere intensi rapporti con l’estero in questo ci ha aiutati, perché avevamo già a disposizione software e programmi ad hoc per lavorare da remoto. Ci stiamo organizzando per il rientro: avendo a disposizione uffici molto ampi, sarà piuttosto semplice garantire la distanza di sicurezza tra postazioni di lavoro.

Serena Roberti