Interviste

Piano B, i nuovi linguaggi della creatività

L'agenzia quest’anno ha fatto incetta di premi alle edizioni 2021 del Bea Italia e del Bea World, con ben 12 premi nel prezioso medagliere, tra cui due bronzi Grand Prix e uno quale ‘Best Event Agency’. Mario Viscardi (in foto), partner e direttore creativo Piano B, ci ha raccontato i punti di forza dei progetti vincitori e i progetti futuri dell’agenzia.

Fin dalla sua nascita, Piano B ha come caratteristica principale la ricerca di nuovi linguaggi e propone progetti di comunicazione che partono dall’ascolto e dall’osservazione della realtà contemporanea in continua evoluzione. In questi anni si è concentrata nella ricerca di sistemi digitali di interazione per rendere le suggestioni e il coinvolgimento degli eventi live anche in quelli digitali e ibridi.

Allo scopo, ha recentemente aperto un laboratorio di ricerca e sviluppo digitale nella convinzione che il futuro degli eventi non possa prescindere dalle interazioni digitali come valore aggiunto e determinante degli eventi live. Un approccio vincente che le ha consentito di raggiungere numerosi traguardi, tra cui, ben 12 premi guadagnati alle ultime edizioni del Bea Italia e del Bea World, tra cui due bronzi Grand Prix e uno quale ‘Best Event Agency’.

“Penso che la giuria abbia riconosciuto l’originalità e l’attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale oltre a quello tecnologico con cui concepiamo i nostri progetti”, ha commentato Mario Viscardi (in foto), partner e direttore creativo Piano B.

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Al professionista chiediamo di raccontarci i punti di forza dei progetti vincitori al premio italiano e internazionale e i progetti futuri dell’agenzia.

Incetta di premi per ‘All4climate Italy 2021’ (World Bank Group), tra cui bronzo Grand Prix al Bea Italia e Bea World. Può descrivere l’iniziativa, mettendone in particolare risalto obiettivi, idea creativa e risultati?

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‘All4Climate’ è stato sicuramente il progetto più impegnativo e stimolante del 2021. Siamo stati coinvolti su diversi fronti sul tema più importante
al mondo: l’emergenza climatica. L’idea creativa è stata quella di costruire un percorso di comunicazione che interessasse molti attori differenti - i giovani, le aziende, il governo e gli artisti - esprimendosi in un concetto preciso: solo se agiamo tutti insieme possiamo porre un freno al cambiamento climatico. Siamo partiti dalla realizzazione di un sistema di interazione digitale, che mettesse in contatto migliaia di giovani da tutto il mondo per selezionare una delegazione di 400 under 30 che hanno condiviso le loro linee guida con i governanti dell’Onu durante la Pre Cop 26, con l’obiettivo di configurare una nuova legislazione relativamente alla questione ambientale. Alla fine della sessione di tavole rotonde il progetto si è concluso in un grande evento musicale all’Ippodromo Snai San Siro. Una creazione artistica partecipativa e globale con la più grande band al mondo: Rockin’ 1000 e una selezione di artisti nazionali e internazionali che hanno cantato tutti insieme. Tutte le operazioni sono state realizzate a impatto zero, utilizzando materiali sostenibili e ove non possibile sviluppando un progetto di compensazione. Ad esempio, il form di registrazione per partecipare all’evento chiedeva al pubblico da dove e con quale mezzo di trasporto avrebbe raggiunto la location, per calcolare le emissioni non evitabili ma azzerabili grazie alla partnership con Rete Clima e alla piantumazione di nuovi alberi nella città di Milano.

Nel dettaglio, quali caratteristiche deve avere un evento per essere realmente sostenibile? Quanto è importante oggi la sostenibilità?

La sostenibilità ambientale deve essere l’obiettivo di tutti: agenzie, aziende, pubblico. Piano B, in virtù della sua esperienza, è stata incaricata dal Club degli Eventi della creazione di un protocollo generale per la creazione di eventi sostenibili. Ci stiamo lavorando intensamente, ed entro breve creeremo un portale di riferimento. La realizzazione di un evento sostenibile parte dalla fase creativa e progettuale, dobbiamo cambiare modo di pensare, i progetti devono confrontarsi e relazionarsi in modo armonico e non invasivo con l’ambiente in cui si sviluppano utilizzando materiali che lascino meno tracce possibili e che possano essere riutilizzati. Inoltre, i sistemi digitali ci permettono di limitare gli spostamenti che rappresentano il problema tra i più critici per l’emissione di Co2 nell’ambiente.

Tra i premi assegnati a ‘All4climate Italy 2021’ anche il ‘People’s Choice Award’. Perché?

Il progetto tratta il tema che sta più a cuore a tutti. Può succedere che su certi argomenti sia più sensibile il pubblico, la gente comune, degli addetti ai lavori in campo sociale, aziendale e politico.

Notevole il riscontro anche per ‘Torre Velasca Ouverture’ (Hines Italy). Ci parla dei punti di forza del progetto?

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Lavorare su uno dei simboli più iconici della nostra città è stata una bella sfida. Credo che il punto di forza a livello creativo sia stato proprio

quello di far dialogare la Torre con gli altri simboli di Milano come il Duomo, Terrazza Martini e il Teatro alla Scala. L’altro elemento strategico è stato sicuramente la digitalizzazione che ha permesso di raggiungere un ampio pubblico e l’utilizzo di droni per la regia live ha creato una suggestione spettacolare alla diretta. L’evento ha rappresentato soltanto il punto di partenza di una lunga iniziativa che accompagna ancora oggi il progetto di recupero dellaTorre attraverso fasi differenti e che lavora soprattutto sui social media per aprire le porte della Torre e condividere con tutta la cittadinanza passato, presente e futuro dell’icona milanese.

La caratteristica legata alla sostenibilità è stata vincente anche per il progetto ‘Mettiti nelle mie scarpe’ (Fondazione Empatia Milano). Può raccontarne il cuore creativo?

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‘Mettiti nelle mie scarpe’ è un’installazione artistica, ma soprattutto un progetto di sensibilizzazione. Siamo convinti che oggi, nell’età del risentimento e del narcisismo, dobbiamo reimparare a vivere insieme agli altri: l’empatia è uno strumento potente capace sia di provocare un radicale cambiamento sociale, sia di dare più profondità e significato alle nostre vite. Avevamo l’urgenza di portare in scena questa tematica mettendo le persone nella condizione ideale per sentire in prima persona il valore dell’empatia, del mettersi nei panni dell’altro. Si trattava di una gigantesca scatola di scarpe dove entrare, scegliere un paio di calzature tra quelle esposte, e ascoltare con le cuffie il podcast che racconta la storia della persona a cui quelle scarpe appartenevano. L’allestimento è stato progettato a bassissimo impatto dal punto di vista ambientale: abbiamo affittato un container, lo abbiamo rivestito con una scenografia di legno e abbiamo realizzato degli arredi in cartone.Tutto potrà essere riutilizzato. Inoltre, non abbiamo predisposto nessun allaccio elettrico.

Quanto è possibile ritrovare della vostra filosofia e del vostro modus operandi all’interno dei progetti vincitori?

Sono tre progetti in cui ci riconosciamo pienamente, raccontano i nostri tratti principali e più riconoscibili.

‘All4Climate’: attirare l’attenzione pubblica sul tema ambientale con un grande evento emozionante e sostenibile con l’utilizzo del digitale in modo funzionale e della musica come linguaggio universale.

‘Torre Velasca Ouverture’: omaggiare un’icona della nostra città con un progetto culturale di forte originalità inserito in una strategia di comunicazione ampia e strutturata, utilizzando tecnologie avanzate di ripresa e di messa in onda della diretta.

‘Mettiti nelle mie scarpe’: sviluppare un progetto di valore sociale e coinvolgere emotivamente pubblico e media con un evento potente, di semplice esecuzione e di grande delicatezza ambientale.

Facendo un bilancio dell’ultimo anno siete soddisfatti? Quali risultati avete ottenuto e quali vi aspettate per il 2022?

La nostra innata curiosità ci ha spinti a studiare, in questo momento così delicato, proposte diverse e nuove modalità di comunicazione, con il costante obiettivo di creare interazione con il pubblico anche in modalità digitale e ibrida. Grazie a questa attitudine il nostro bilancio ha risentito poco della difficoltà generale del settore e ci sentiamo positivi per il prossimo anno. Insomma, non abbiamo licenziato nessuno... anzi, abbiamo inserito nuove risorse nel reparto creativo, new business e digitale.

Cosa c’è nel futuro di Piano B? Quali nuovi progetti avete in cantiere?

Nel futuro di Piano B ci sono principalmente i seguenti quattro punti:

1 - Ambiente: progettare e comunicare la deter- minante necessità di cambiare il modo di pensare gli eventi avendo come primo obiettivo il rispetto dell’ambiente.

2 - Sostenibilità sociale: progettare e produrre eventi con contenuti legati a questioni sociali e di evoluzione dei rapporti tra le persone.

3 - Digitale: implementare sistemi digitali che utilizzino le opportunità infinite del digitale per au- mentare la condivisione delle emozioni negli eventi e mettere in relazione pensieri e persone.

4 - La prossima cosa: il quarto punto non lo so ancora perché verrà determinato dai tempi in conti- nua evoluzione ma lo dobbiamo prevedere coglien- done le opportunità non appena si determinano.

Marina Bellantoni