Interviste
Primi a fermarsi, ultimi a ripartire. Come salvare l'industria degli eventi? Presentata su Sky TG24 l’iniziativa #Italialive per salvaguardare un comparto da 65,5 miliardi e 569 mila addetti
In veste di portavoce #Italialive e di presidente del Club degli Eventi e della Live Communication, Salvatore Sagone (direttore di ADVexpress) ha presentato ieri l’iniziativa a sostegno della Event & Live Industry, intervistato da Mariangela Pira su Sky TG24.
Si parte dai numeri. Quello della Events & Live industry - congressi , meeting, fiere, convention, lanci di prodotto, eventi musicali, sportivi, culturali e incentive, ecc. - è un settore che ha un impatto diretto sul Pil italiano di 36,2 miliardi di Euro, dà lavoro ogni anno a 570 mila persone, ed è uno strumento attraverso il quale il Made in Italy comunica all’estero facendo arrivare in Italia ospiti da tutto il mondo. Ed è uno dei settori in cui l’Italia rappresenta un’eccellenza anche all’estero grazie alla capacità di organizzare grandi cerimonie per eventi sportivi e culturali.
Primi a fermarsi, ultimi a ripartire. Siamo, evidentemente, di fronte a una totale paralisi del settore in tutta la sua filiera a causa di posticipazioni/cancellazioni, e di un orizzonte temporale per il riavvio delle attività al momento totalmente sconosciuto conta danni già oggi stimati intorno a diversi miliardi.
Gran parte di questi addetti nel migliore dei casi è in cassa integrazione, mentre per quanto riguarda i lavoratori intermittenti, occasionali e stagionali, autonomi e partite Iva sono semplicemente a casa senza alcuna garanzia.
Parliamo delle figure professionali che stanno dietro le quinte degli eventi.
Per questo è nata #Italialive, un’iniziativa che ha riunito 10 tra le principali associazioni del settore (tra le quali il Club degli Eventi e della Live Communication) per dare voce a un’industria di cui si sa poco ed è per molti aspetti di invisibili (vedi news).
COSA CHIEDIAMO?
In attesa che venga reso pubblico il nuovo decreto, il 28 aprile sui principali quotidiani verrà pubblicata una pagina pubblicitaria con una Lettera Aperta firmata dalle 10 associazioni promotrici dell’iniziativa al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai Ministri dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, al Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, e al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini.
Le proposte che saranno rese note la prossima settimana riguardano i seguenti argomenti e, sia pure non svelando tutti i dettagli, li presentiamo in maniera un po’ più articolata rispetto all’intervista di ieri.
RISORSE UMANE
Tra le altre cose viene richiesta l’estensione degli ammortizzatori sociali previsti per l’emergenza sanitaria fino alla fine del 2020, e una tutela dei lavoratori intermittenti, autonomi, parasubordinati, partite IVA, occasionali e stagionali, che costituiscono la spina dorsale della industry. Per loro viene chiesto un bonus mensile di 1000 euro al mese fino alla fine dell’anno.
CREDITO D’IMPOSTA
Uno dei punti più importanti su questo argomento il credito d’imposta sul costo delle risorse umane per i mesi di inattività del 2020 e per il 30% nel 2021.
FISCALITÀ E SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO AZIENDALE
Per salvare le imprese, tra le altre misure che verranno presentate, si rende necessaria la detassazione degli utili imponibili relativi all’anno 2019 o, in alternativa, l’introduzione di un meccanismo di riporto all’indietro (loss carry-back) della perdita fiscale 2020 da utilizzare in compensazione con gli utili 2019 dichiarati e tassati. E l’introduzione di un meccanismo di ammortamento straordinario delle perdite relative all’anno 2020 al fine di preservare il Patrimonio Netto delle imprese del settore.
LIQUIDITÀ
L’accesso al credito, anche per le imprese in sofferenza nei confronti del sistema bancario, è determinante. Viene richiesto un accesso automatico senza alcuna istruttoria e immediato a finanziamenti fino ad un importo di 1 milione di euro a tasso 0% a 15 anni garantiti dallo Stato.
SOSTEGNO ALLA DOMANDA
Al termine della fase di emergenza, per fare ripartire l’Events & Live Industry, si richiede il riconoscimento dei crediti d’imposta per un biennio alle aziende che investono in eventi business & consumer sul territorio nazionale.
Tutto il comparto, infine, si augura che si arrivi presto alla definizione di date certe di riavvio delle attività congressuali, fieristiche e degli eventi aggregativi in genere, in quanto la pianificazione anticipata è elemento fondamentale per lo svolgimento dell’attività di organizzazione degli eventi.
Per aderire all’iniziativa visita il sito www.eventsliveindustry.it, e segui l’account twitter @events_industry.
Maria Ferrucci