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L’Hotel Bernini Palace di Firenze mostra il suo volto rinnovato. E la facciata risplende
La facciata ottocentesca dello storico 'Hotel del Parlamento' torna a risplendere in occasione dei 150 anni di Firenze Capitale. Dopo diversi mesi di restauro torna a brillare la facciata principale dell’Hotel, un tempo luogo di residenza di senatori e parlamentari della Camera. Un restauro voluto dal Gruppo Duetorrihotels, del quale il Bernini fa parte, in un’ottica di valorizzazione delle strutture, tutte collocate in edifici dal riconosciuto valore artistico ed architettonico.
L’Hotel Bernini
Palace è custode della memoria più antica di Firenze.
Ne è testimonianza la lastra di marmo che sulla facciata porta i versi
del
canto XVI del Paradiso dantesco ("Nel piccol
cerchio s’entrava per porta che si nomava da qué della Pera")
,
che si riferiscono alla 'Porta della Pera', che dal Borgo dei Greci,
dominio incontrastato della potente famiglia dei Peruzzi in città, conduceva
all’Anfiteatro romano.
“Il Gruppo Duetorrihotels, del quale il Bernini fa oggi parte, ha intrapreso dal 2010 una serie di lavori di recupero e migliorie delle proprie strutture. Nelle sale del Bernini, in particolare nella Buvette del Parlamento, si intrattennero in appassionati conversari Cavour e Giolitti, Lamarmora e Gioberti: mura che sono testimonianza vivida del nostro passato, e che la proprietà ha deciso di preservare e restituire all’antico splendore in una struttura 5 stelle che è un nostro vero e proprio vanto”.
Il cinque stelle di Firenze, a pochi passi da Palazzo Vecchio, è in ordine temporale l’ultimo dei progetti di rivalorizzazione del gruppo alberghiero. Un intervento coordinato dall’architetto Davide Plaisant e programmato da tempo dal Gruppo Duetorrihotels, che ha posto al centro della propria mission la conservazione e la valorizzazione del patrimonio nel quale i suoi quattro luxury hotel sono inseriti: palazzi storici, nel cuore di quattro città d’arte – Firenze, Bologna, Verona e Genova –, preziosi testimoni di storia e cultura.
Il caso dell’Hotel Bernini Palace è emblematico. Costruito sui resti degli edifici tre-quattrocenteschi della famiglia Della Pera, intorno alla metà del 1800, l’edificio ospitò l’elegante 'Albergo dello Scudo di Francia', trasformato poi tra il 1865 ed il 1870, ai tempi di Firenze Capitale del Regno d’Italia, in 'Hotel Parlamento', luogo di soggiorno e residenza da parte dei Parlamentari degli adiacenti Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti.
Il restauro odierno, che segue di alcuni anni i lavori che riportarono alla luce il magnifico loggiato interno cinquecentesco, ha da un lato puntato al ripristino ed alla conservazione di tutti gli elementi architettonici e decorativi originali di pregio, e dall’altra alla rimozione di tutti gli elementi incongrui con il valore compositivo delle facciate.
Per il rifacimento di tutte le estese porzioni di intonaco e delle bozze degradate, si è optato per una malta di sola calce idraulica e componenti naturali, con caratteristiche di alta traspirabilità e totale compatibilità con le vecchie malte.
Per la scelta delle finiture l’intervento è stato supportato da una attenta lettura degli elementi costitutivi delle facciate e delle architetture al contorno, che ha permesso di 'dosare' con equilibrio le scelte cromatiche e di finitura applicabili al caso specifico.
“Il Gruppo Duetorrihotels, del quale il Bernini fa oggi parte, ha intrapreso dal 2010 una serie di lavori di recupero e migliorie delle proprie strutture. Nelle sale del Bernini, in particolare nella Buvette del Parlamento, si intrattennero in appassionati conversari Cavour e Giolitti, Lamarmora e Gioberti: mura che sono testimonianza vivida del nostro passato, e che la proprietà ha deciso di preservare e restituire all’antico splendore in una struttura 5 stelle che è un nostro vero e proprio vanto”.
Con queste parole Franco
Vanetti, general manager del Gruppo Duetorrihotels, ha espresso la propria
soddisfazione per la fine dei lavori di risanamento e restauro delle facciate
dell’Hotel Bernini Palace.
Il cinque stelle di Firenze, a pochi passi da Palazzo Vecchio, è in ordine temporale l’ultimo dei progetti di rivalorizzazione del gruppo alberghiero. Un intervento coordinato dall’architetto Davide Plaisant e programmato da tempo dal Gruppo Duetorrihotels, che ha posto al centro della propria mission la conservazione e la valorizzazione del patrimonio nel quale i suoi quattro luxury hotel sono inseriti: palazzi storici, nel cuore di quattro città d’arte – Firenze, Bologna, Verona e Genova –, preziosi testimoni di storia e cultura.
Il caso dell’Hotel Bernini Palace è emblematico. Costruito sui resti degli edifici tre-quattrocenteschi della famiglia Della Pera, intorno alla metà del 1800, l’edificio ospitò l’elegante 'Albergo dello Scudo di Francia', trasformato poi tra il 1865 ed il 1870, ai tempi di Firenze Capitale del Regno d’Italia, in 'Hotel Parlamento', luogo di soggiorno e residenza da parte dei Parlamentari degli adiacenti Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti.
Anche per questo, l’Hotel è stato recentemente inserito in 'Locali Storici d’Italia',
che riunisce
gli spazi più antichi e prestigiosi che
sono stati protagonisti della storia
d’Italia.
Il restauro odierno, che segue di alcuni anni i lavori che riportarono alla luce il magnifico loggiato interno cinquecentesco, ha da un lato puntato al ripristino ed alla conservazione di tutti gli elementi architettonici e decorativi originali di pregio, e dall’altra alla rimozione di tutti gli elementi incongrui con il valore compositivo delle facciate.
Un
risanamento complessivo dei prospetti dell’immobile, finalizzato a restituire allo
stabile l’eleganza e il decoro originario.
Tra gli interventi di maggior evidenza, l’utilizzo del 'color pietra forte' per tutti gli elementi in rilievo delle facciate, scelta dettata dalla volontà di armonizzare l’immobile nel contesto di Piazza San Firenze, fortemente caratterizzato dai prospetti di Palazzo Vecchio, di Palazzo Gondi e del Palazzo di Grazie e Giustizia, realizzati proprio con questa arenaria, molto comune nella tradizione storica fiorentina.
Tra gli interventi di maggior evidenza, l’utilizzo del 'color pietra forte' per tutti gli elementi in rilievo delle facciate, scelta dettata dalla volontà di armonizzare l’immobile nel contesto di Piazza San Firenze, fortemente caratterizzato dai prospetti di Palazzo Vecchio, di Palazzo Gondi e del Palazzo di Grazie e Giustizia, realizzati proprio con questa arenaria, molto comune nella tradizione storica fiorentina.
Per il rifacimento di tutte le estese porzioni di intonaco e delle bozze degradate, si è optato per una malta di sola calce idraulica e componenti naturali, con caratteristiche di alta traspirabilità e totale compatibilità con le vecchie malte.
Per la scelta delle finiture l’intervento è stato supportato da una attenta lettura degli elementi costitutivi delle facciate e delle architetture al contorno, che ha permesso di 'dosare' con equilibrio le scelte cromatiche e di finitura applicabili al caso specifico.