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Gruppo Uvet acquisisce il tour operator Settemari

L’acquisizione del 100% del tour operator rientra nella più ampia strategia del Gruppo orientata a integrare distribuzione e tour operating.

Il Gruppo Uvet, polo italiano del settore turismo, ha acquisito il 100% di Settemari, tour operator attivo in Italia dal 1982 con un fatturato di 75 milioni di euro. L’investimento da parte di Uvet consente al Gruppo presieduto da Luca Patanè di proseguire nello sviluppo della multicanalità.

«Attraverso questa importante acquisizione - spiega Patanè, presidente del Gruppo Uvet - integriamo distribuzione e tour operating per rendere più organica e completa la filiera dei servizi alla clientela. Settemari beneficerà della nostra profonda conoscenza del cliente, della nostra capacità di esaudire e soddisfare tutte le sue richieste. Settemari avrà a disposizione una struttura societaria veloce che le consentirà di sviluppare meglio le proprie competenze, affinando il suo posizionamento e le prospettive di mercato».

«In questi anni - ha aggiunto Patanè - il mercato turistico ha attraversato un periodo molto turbolento, la distribuzione colpita dalla crisi, toccata dalle nuove modalità di acquisto dei consumatori, si è modificata e sempre più selezionata. Uvet e Settemari con questa operazione intendono confermare l’assoluto valore del ruolo dei Tour Operator e della distribuzione raccogliendo tutte le sfide che arrivano dal mercato».

Gruppo Uvet, polo distributivo, diventa quindi proprietario di un tour operator. Il Gruppo chiude il 2016 con Ebitda a 16,9 milioni di euro e nel 2017 tale valore, grazie all'acquisizione di Settemari e grazie alla crescita di Uvet Nordics (la società svedese del Gruppo che cura le OTA Flygpoolen, Doodle, Travelstore, Airfinder e Flightfinder), si stima arriverà a 26 milioni di euro

Anche Uevents, la società del Gruppo dedicata agli eventi, fa registrare buoni margini di crescita, chiudendo il 2016 a 38 milioni di euro di fatturato. 

"Abbiamo costruito il Gruppo pezzo per pezzo. Con continuità. E ora, con questa acquisizione, dimostriamo di poratre avanti il concetto di sviluppo del nostro Paese attraverso il turismo. Uvet crescerà ancora nei prossimi anni", ha dichiarato Patanè.

Settemari, nato a Torino 35 anni fa, è specializzata nella creazione e commercializzazione di pacchetti turistici, distribuiti da migliaia di agenzie su scala nazionale, e rappresenta una delle principali realtà italiane impegnate nell’outgoing e tra i soggetti che nell’ambito del Tour Operating producono i numeri maggiori nella creazione di pacchetti vacanze taylor made. Il Tour Operator conta attualmente circa 80 fra dipendenti evenditori, operativi su tutto il territorio nazionale.

Uvet metterà a servizio del progetto Settemari la propria piattaforma tecnologica, la forza nella distribuzione e una visione strategica per fornire nuova linfa vitale al mercato, al settore e anche a tutte le agenzie.

Mario Roci, Amministratore Unico di Settemari,  prosegue: "Settemari è il quarto tour operator italiano e quest'anno compie 35 anni. Anno dopo anno, abbiamo completato la gamma delle nostre proposte, dal Mediterraneo a lungo raggio, dal taylor made alla villaggistica fino ad approdare a grandi risultati che hanno segnato la storia del Tour Operating italiano, come il grande successo di Floriana a Marsa Alam. Oggi serviamo c'è un'altra tappa importante del nostro percorso: entrare a far parte di un Gruppo leader sul mercato che è Uvet".

Per quanto riguarda gli eventi, Gruppo Uvet sarà coinvolto in Expo Astana con un "progetto legato alla ristorazione nel Padiglione Italia", come ha spiegato Patanè. "Si tratta - ha proseguito - di un piccolo progetto con un investimento inferiore al milione di euro. La gestione di queste tipologie di eventi è molto complicata, innanzitutto perché i pagamenti da parte dei governi arrivano sempre in ritardo e noi non vogliamo dipendere da un business il cui Roi è lontano".

Gruppo Uvet, infine, è coinvolto nell'operazione di partnership tra Enit e Alibaba (leggi la news a QUESTO LINK). "Siamo al seguito dell'Enit per vedere come va e al mercato cinese proporremo soltanto pacchetti di turismo di lusso".