Celebrazione - ricorrenza
La Fontana di Trevi torna a splendere grazie a Fendi: 17 mesi di lavori e 2,18 milioni di euro
Uno dei simboli più amati, più preziosi e più riconosciuti della Città Eterna torna al suo originario splendore dopo il restauro promosso dalla maison di moda. A dare nuova luce al monumento, 90 lampade a Led installate da Acea per valorizzare il simbolo della Dolce Vita.
La data è stata rispettata: come preannunciato a metà settembre dal Campidoglio, Fontana di Trevi è tornata a biancheggiare ieri 3 novembre, definitivamente liberata dalle ultime impalcature del restauro portato a compimento. Durato 17 mesi e non 20 come da previsioni iniziali.
17 mesi di lavori finanziati dal mecenatismo della maison Fendi: 2.180mila euro, che diventano 2 milioni 500mila se si aggiungono le Quattro Fontane, pure restaurate con una donazione di casa Fendi e inaugurate a marzo scorso.
17 mesi di lavori finanziati dal mecenatismo della maison Fendi: 2.180mila euro, che diventano 2 milioni 500mila se si aggiungono le Quattro Fontane, pure restaurate con una donazione di casa Fendi e inaugurate a marzo scorso.
17 mesi di cui quasi 14 (fino a inizio giugno) con il cantiere aperto e visitabile, grazie a una leggera, aerea passerella che consentiva a chiunque di osservare da breve distanza il lavoro degli infermieri del travertino.
Il grande cantiere, diretto dai tecnici della Sovrintendenza capitolina e condotto da tre ditte italiane, s’è articolato in più fasi: prima si è intervenuto sulla statua di Oceano e sull’edicola (settore centrale superiore), poi sulle due ali del prospetto, quindi sulla scogliera e, da ultimo, sulla vasca che è stata revisionata e impermeabilizzata.
Rifatta da Acea l’illuminazione con un impianto a led: oltre cento lampade collocate ad arte per dare un 'accento di luce' a marmi e sculture, dieci su mensole e conchiglie dietro la statua di Oceano, oltre novanta all’interno della vasca e ai piedi della scogliera. Il tutto, sottolinea Acea, consuma 2 kilowatt: meno di un’utenza domestica. L’azienda ha anche completamente revisionato l’impianto idrico: l’acqua viene ora filtrata e 'addolcita' per recare minor danno al travertino, le tubazioni di piombo sono state sostituite.
Riprende dunque la piena fruizione del monumento, peraltro mai interrotta del tutto in virtù del cantiere open con la passerella che entrava nel vivo dei lavori.
Quel che si vede è la fontana più celebre al mondo, nella pienezza del suo originario splendore. Le migliaia di persone accalcate sulla piazza per assistere al taglio di nastro testimoniano non solo curiosità ma anche l’universale affetto per un grande capolavoro, uno dei simboli della Città Eterna che ha ritrovato tutta la sua bellezza.
Il grande cantiere, diretto dai tecnici della Sovrintendenza capitolina e condotto da tre ditte italiane, s’è articolato in più fasi: prima si è intervenuto sulla statua di Oceano e sull’edicola (settore centrale superiore), poi sulle due ali del prospetto, quindi sulla scogliera e, da ultimo, sulla vasca che è stata revisionata e impermeabilizzata.
Rifatta da Acea l’illuminazione con un impianto a led: oltre cento lampade collocate ad arte per dare un 'accento di luce' a marmi e sculture, dieci su mensole e conchiglie dietro la statua di Oceano, oltre novanta all’interno della vasca e ai piedi della scogliera. Il tutto, sottolinea Acea, consuma 2 kilowatt: meno di un’utenza domestica. L’azienda ha anche completamente revisionato l’impianto idrico: l’acqua viene ora filtrata e 'addolcita' per recare minor danno al travertino, le tubazioni di piombo sono state sostituite.
Riprende dunque la piena fruizione del monumento, peraltro mai interrotta del tutto in virtù del cantiere open con la passerella che entrava nel vivo dei lavori.
Quel che si vede è la fontana più celebre al mondo, nella pienezza del suo originario splendore. Le migliaia di persone accalcate sulla piazza per assistere al taglio di nastro testimoniano non solo curiosità ma anche l’universale affetto per un grande capolavoro, uno dei simboli della Città Eterna che ha ritrovato tutta la sua bellezza.