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Enel promuove una nuova era dell’energia con eventi e sponsorizzazioni sotto il segno della sostenibilità. Pacchioni: "La componente fisica tornerà presto, ma il digitale continuerà ad avere il ruolo di amplificatore di esperienze”
In uno scenario particolarmente difficile per la event industry duramente colpita dalla pandemia, ci sono aziende che non hanno mai smesso di utilizzare gli eventi come leva strategica della propria comunicazione passando in breve tempo alla modalità fully digital e che non vedono l'ora di tornare sul territorio, al fianco delle persone, con iniziative che seppure in presenza continueranno a utilizzare la tecnologia e il digitale per potenziarne efficacia e resa.
Una di queste è proprio Enel. Un'azienda che ha all'attivo centinaia di eventi in Italia e migliaia fuori dai confini nazionali, nei 34 paesi in cui è presente. Proprio di eventi e sponsorizzazioni abbiamo parlato con Diana Pacchioni, head of global sponsorship & events Enel, che è stata anche in giuria all'ultimo Bea World, di cui l'azienda è anche sponsor da 2 anni a questa parte.
Come ha vissuto Enel un anno di lockdown degli eventi?
"Dopo un primo momento di fermo, c'è stato un sorprendente adattamento al cambiamento in atto. Siamo così passati per tutti gli eventi e attivazioni delle sponsorship, dal modello fisico al fully digital. C'è stata tanta resilienza nel volere fare le cose, grande volontà e spirito di team, per lavorare insieme nonostante la distanza. Abbiamo iniziato a capire sempre meglio le nuove necessità in termini di tempi, pianificazioni, scaletta, di tecnologia necessari per fare un evento completamente digitale, e siamo partiti. Per un breve periodo, verso settembre, in cui sembrava essere terminata l'emergenza siamo passati agli eventi ibridi,
cioè con poca presenza di persone in loco e la maggior parte del pubblico ancora in streaming. Appena la pandemia è ricominciata siamo tornati in una modalità fully digital."
In attesa di tornare alla componente fisica degli eventi, necessaria per la manager per eventi consumer dove l'engagement e l'experience sono fondamentali, un'ipotesi si fa sempre strada: "questo salto in avanti della tecnologia ci ha aiutato in questo periodo e secondo me non ci lascerà. Torneremo alla normalità con eventi fisici completati dal canale digitale che non avrà il ruolo di una televisione che ti fa vedere l'evento, ma sarà un ampliamento dell'esperienza che l'evento potrà offrire anche verso chi lo utilizza senza essere in loco".
Nel momento in cui sarà di nuovo possibile Enel riprenderà con gli eventi in presenza?
"Si certo. Ad esempio noi come sponsor a livello globale ed enabler (official charging partner) della Formula E vogliamo raccontare attraverso le attivazioni di questa partnership come la tecnologia di domani della formula E sia già possibile oggi, perché oggi la macchina elettrica è già una realtà. Sono tutti eventi che stiamo già pianificando per il 2021, inizialmente a porte chiuse e poi appena sarà possibile anche con la partecipazione del pubblico. Noi abbiamo già in programma eventi fisici in presenza di pubblico. La loro fattibilità dipenderà però dalla situazione emergenziale relativa alla pandemia, nei vari paesi in cui li abbiamo in programma. Ad esempio la Formula E a Santiago del Cile doveva essere a gennaio ma l'abbiamo dovuta spostare. Probabilmente sarà alla fine del primo semestre 2021".
Oltre agli eventi legati allo sport, Enel è anche particolarmente attiva in ambito educational verso il target della Generazione Z.
PlayEnergy ne è un esempio. Sviluppato in partnership con Campus Party, ha l’obiettivo di trasmettere ai ragazzi (dai 7 ai 18 anni) i principi e i valori della Circular economy e spiegare loro, l’uso consapevole delle risorse energetiche e i processi di riciclo. I protagonisti di questa prima edizione sono stati i ragazzi di Italia, Grecia e Brasile che da marzo a novembre si sono sfidati in quattro challenge online sulla piattaforma https://playenergy.enel.com/. L’iniziativa inizialmente pensata per concludersi con degli eventi fisici, è stata adattata in una logica digitale per poter accompagnare i ragazzi anche in un momento così particolare.
In un processo di trasformazione così drammatico e forzato, Enel ha potuto contare sull'apporto consulenziale delle agenzie di eventi con cui collabora. In Italia sono Alphaomega, storico partner, Cheil, Over Seas Casta Diva, Micromegas e Next Group.
Come spiega Pacchioni: "Hanno reagito anche loro con grande flessibilità, cercando soluzioni all'interno delle loro piattaforme ma anche all'esterno in maniera innovativa. Ad esempio alcune agenzie ci hanno proposto dei fornitori che fanno soluzioni per i videogiochi. La parte dove tutti dobbiamo fare attenzione è quella relativa alla sicurezza informatica, perché a volte nella velocità con cui necessitiamo di soluzioni alternative si rischia di non fare attenzione a tutti gli step necessari per mettere in sicurezza piattaforme e server."
Allargando lo sguardo alla strategia di comunicazione complessiva di enel, quale importanza ha l'integrazione omnicanale e come si inseriscono gli eventi in questo approccio?
"Partiamo sempre da un piano di comunicazione integrata che deve essere sempre costruito su quello che l'azienda ha dichiarato con il proprio Purpose e quello di enel è 'Open Power for a brighter future: we empower sustainable progress’. Quindi il pilastro che vogliamo spingere è la sostenibilità." Relativamente ai mezzi di comunicazione, l'azienda crede nello sviluppo di campagne integrate che sfruttino tutti i canali, con un’attenzione particolare alla coerenza dei contenuti sia con la strategia di comunicazione sia con i mezzi utilizzati. "Gli eventi sono per noi fondamentali perché attraverso questo mezzo il messaggio passa chiaro al target di riferimento" ha presisato la manager.
Attraverso i propri eventi Enel promuove una nuova era dell’energia, in cui il mondo può diventare più sostenibile. L’obiettivo è sottolineare come l’azienda sia leader della transizione energetica, attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili, la digitalizzazione e l’elettrificazione.
La scelta delle iniziative da sostenere è sempre guidata dalla coerenza con la propria strategia e il proprio business in tutti gli ambiti: dallo sport alla musica, fino alla cultura.
E guardando al futuro degli eventi in Enel, ci saranno dei saving?
"Si ritornerà più o meno in linea sfruttando più eventi ibridi che piano piano, col passare del tempo, avranno una sempre maggiore componente fisica al loro interno. Ci sono dei saving sugli eventi digitali, perché non hai più le trasferte e non hai la parte social post evento. Però l'evento digitale non è per natura sempre più economico di quello fisico, ma dipende dai requisiti. Ad esempio abbiamo utilizzato una soluzione di videogiochi per un evento istituzionale, che ha avuto un costo importante."
La manager fa riferimento all’edizione 2020 del “Capital Markets Day”, il tradizionale appuntamento della presentazione del Piano Strategico da parte dei vertici di Enel ad analisti, azionisti e media, realizzato in modalità digitale da Alphaomega.
La manager fa riferimento all’edizione 2020 del “Capital Markets Day”, il tradizionale appuntamento della presentazione del Piano Strategico da parte dei vertici di Enel ad analisti, azionisti e media, è stato realizzato in modalità digitale da Alphaomega. L'evento più importante dell'anno, per il quale Enel aveva mantenuto aperti 3 scenari possibili: quello fisico, ibrido e fully digital.
Il core dell’evento sono state le due sessioni plenarie diffuse in live streaming su differenti piattaforme web dedicate, ciascuna con la possibilità di interagire, sempre in diretta, con 30 analisti finanziari e almeno 2000 fra giornalisti e stakeholders collegati da tutto il mondo. Entrambi i momenti sono stati preceduti da un’esperienza-prologo. Un walkabout immersivo per portare letteralmente l’audience dentro i significati più profondi del purpose del Gruppo (leggi news).
Una testimonianza della rilevanza, anche economica che possono avere gli eventi digitali. "E di questo ne ho avuto conferma anche dai miei colleghi internazionali in giuria al Bea World" aggiunge Pacchioni.
Quella con il Bea World è stata per Enel una collaborazione assolutamente in linea con il proprio Purpose. "Enel vuole promuovere l'open power, cioè l'apertura verso l'esterno perché solo così si può accrescere in bagaglio ed esperienza. E il Bea World garantisce un costruttivo confronto con agenzie e aziende internazionali, permettendo ai partecipanti una preziosa condivisione di esperienze".