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Grey porta la mela Envy in passerella alla Milano Fashion Week e annuncia il lancio di nuove campagne per un brand globale e uno locale. Dall'integrazione con Akqa un boost tecnologico e di innovazione
L’stituto Marangoni di Milano, questa mattina, è stato teatro della presentazione di un progetto inusuale che ha per protagonista il brand envy con le sue mele di qualità e la creatività degli studenti della scuola, che, attivati dall’agenzia Grey, hanno concepito una serie di accessori che valorizzano il frutto e lo legano al mondo della moda, innalzandolo a elemento esperienziale e di design… e ci sono riusciti.
Tre sono stati i finalisti eletti dalla giuria. L’opera che sfilerà alla Milano Fashion Week, durante lo show dello stilista Marco Rambaldi, è “The Golden Apple”, realizzata dalla studentessa Mahra Mustafa, al primo anno del corso di laurea in Product Design (leggi news).
L'idea di questa progettualità che unisce esigenze di brand, visione di business, un posizionamento unico e inusuale per un frutto, nasce dall'agenzia Grey.
ADVexpress ha raccolto la testimonianza di Marta Di Girolamo, CEO Grey Italia, e Francesco Bozza, CCO dell'agenzia, i quali hanno raccontato l'esperienza messa in campo e l'imminente lancio di due nuove progettualità comunicative per importanti clienti, il cui nome non può essere ancora svelato.
"A breve annunceremo una nuova collaborazione per una campagna locale, in Italia legata ad un brand internazionale del settore laundry, e una progettualità comunicativa globale realizzata per un cliente italiano." rivela Marta Di Girolamo.
La manager sottolinea come questi nuovi progetti siano stati acquisiti grazi anche alla nuova integrazione con Akqa (leggi news), operazione che è stata ben vista dal mercato, dai clienti già in portfolio come dai nuovi. Si tratta di una unione che rafforza notevolmente Grey dal punto di vista tecnologico e di capacità innovativa, mantenendo intatta la filosofia e l'approccio dell'agenzia, frutto di una storia lunga 108 anni.
"Durante l'ultimo quarter dello scorso anno abbiamo inizato a raccogliere i risultati dell'integrazione." – spiega Di Girolamo – "Da inizio di quest'anno siamo a 170 professionisti effettivi al servizio dei nostri clienti, con una formula unica nel mercato, a mio modo di vedere, che unisce perfettamente due universi di competenze complementari.”
Tornando al progetto “envy Passion Week”, va ricordato che l'iniziativa si avvale anche della collaborazione di Vogue Italia oltre all'Istituto Marangoni di Milano.
"Il progetto di mela envy è iniziato quattro anni fa, quando vincemmo la gara. – ricorda Bozza – Da allora siamo entrati in perfetta sintonia con il brand, un marchio che ha dimostrato anche un certo coraggio, e lungimiranza nel credere alle nostre idee, e il progetto che abbiamo presentato oggi ne è un esempio, ed è rappresentativo del nostro modo di concepire la comunicazione moderna."
Sarà un progetto che forse farà 'scuola' per quanto riguarda l'approccio comunicativo (decisamente multi stratificato), per utilizzare una facile metafora con l'Istituto Marangoni.
L'iniziativa si va poi ad integrare con molte altre attivazioni, idee, contenuti social con esperto che consiglia e promuove delle ricette che rendano la mele elemento principale di un'esperienza di gusto, anche con eventi live e un budget adv che envy ha dichiarato essere in crescita, in linea con la produzione del prodotto che va aumentando negli anni.
Tornando al progetto (vedi news), “envy Passion Week” parla di bellezza, talento e quotidianità reinventata, ma soprattutto intende celebrare la piacevole contaminazione tra design e gusto: una contaminazione capace di trasfigurare un gesto semplice – quello di mangiare una mela - in un’esperienza straordinaria, da godersi con tutti i sensi.
Sessanta studenti dei corsi di Product e Visual Design di Istituto Marangoni Milano Design si sono cimentati nella creazione di un accessorio fashion - un portamela - che consenta di portare con sé la bontà e la freschezza di envy per tutta la giornata, come una pausa di piacere da vivere ovunque.