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Cannes Lions 2024. Cosentino (Publicis): "Nel progetto 'Not A Lonely Journey' di VML abbiamo raccontato le verità dei pazienti superando i pregiudizi. Nell'Health & Pharma in Italia è necessario osare di più ed uscire dagli schemi"
'Not A Lonely Journey', le travel guides di Lonely Planet realizzate da VML Italy per Biogen hanno vinto un bronzo nella categoria Health & Pharma ai Cannes Lions 2024.
Sonia Cosentino, Executive Creative Director di Publicis Health, che durante gli anni trascorsi in VML Italy ha firmato il progetto per Biogen, spiega ad ADVexpressTV come l'iniziativa sia dedicata ai malati di SMA, ai caregiver e ai medici che lottano contro l’atrofia muscolare spinale, una malattia neuromuscolare rara caratterizzata dalla perdita dei motoneuroni, che impatta fortemente sul movimento.
Le “guide di viaggio” sono state realizzate dal team di VML Health Milano partendo dall’idea di celebrare il movimento, per ridare speranza e dimostrare, tramite l’esperienza diretta dei pazienti, che una condizione differente è possibile.
'Not A Lonely Journey', proposta a 5 anni dal lancio del primo farmaco per la SMA sviluppato da Biogen, a sostegno degli ottimi risultati ottenuti, come sottolinea Cosentino "è un progetto che nasce dall'impegno e dalla volontà di superare i limiti comunicativi imposti dal settore e i pregiudizi verso le possibilità motorie di coloro che sono affetti da questa patologia, per raccogliere in una guida tutte le avventure, dal parapendio al rafting, che invece possono essere vissute da chi soffre di questa malattia".
"Tra i creativi del settore c'è la convinzione che sia difficile fare qualcosa di particolarmente bello in comunicazione per via delle regole e delle limitazioni previste nell'Health & Pharma. Nel mio caso la ' contaminazione' tra la mia precedente esperienza con clienti consumer in BBDO e Saatchi&Saatchi e quella nell'ambito di questa industry ha creato le basi per realizzare un progetto nuovo" spiega la creativa.
"Siamo andati dritti alla verità dei pazienti intervistati per raccontarla, cercando di colmare un bisogno reale che accomuna malati e medici e che si lega a un brief ben preciso per il mondo Health" aggiunge Cosentino, osservando che "i progetti italiani diversamente da quelli internazionali, difficilmente escono dagli schemi standard".
Per fare una comunicazione 'patient centric', consiglia la creativa, è necessario conoscere bene le persone di cui si vuole trasmettere l'esperienza, instaurando con loro una relazione e raccontando la loro verità per contribuire anche a migliorare la loro esistenza. Anche lo humour, se utilizzato con la chiave giusta, potrebbe essere un modo per approcciare le tematiche serie dell'health in modo alternativo.