

Eventi
Cannes 2022. Séguéla: "La neve quando si scioglie diventa acqua? No, diventa primavera. Questa è un’idea. E ai clienti dico, meno test e più testicoli"
88 anni. Come dice a microfoni spenti l’8 è il simbolo dell’infinito e lui si ritiene eterno. A ragione direi. Le sue campagne e i suoi insegnamenti pubblicati attraverso una bibliografia vastissima rimarranno un punto di riferimento imprescindibile per le generazioni future. Parlo ovviamente di Jacques Séguéla, sempre sul pezzo e follemente innamorato del suo mestiere al quale ha dedicato 65 anni della propria esistenza. Intervistarlo presso l’Havas Cafè è emozionante perché hai la consapevolezza di avere davanti un mostro sacro, un Maestro nei confronti del quale si nutre un giusto timore reverenziale. Eppure l’intervista procede liscia, credo, e si articola sui più disparati argomenti. Il suo spiccatissimo accento francese dà ancora più colore e calore alla nostra conversazione. Questi i temi di fondo affrontati nell’intervista.
“Tutto è cambiato nella pubblicità, tutto sta cambiando e tutto cambierà ma una cosa rimane sempre al centro di tutto, l’idea”.
“Se chiedete a un cliente cosa diventa la neve quando si scioglie risponderà acqua. Per me invece la neve diventa primavera…questa è un’idea”.
“Le idee sono come bambini, nascono e bisogna farle cresce senza mettergli sulle spalle piani strategici troppo pesanti e, soprattutto, senza ucciderlo con test per approvarne l’efficacia”. Quindi, il consiglio che garbatamente Sèguèla da ai clienti è: “meno test e più testicoli”.
Abbiamo parlato anche della guerra e ho voluto porgli una domanda volutamente ingenua, quasi puerile. Cosa può fare la pubblicità per mettere fine a questo conflitto? La risposta, anche in questo caso, mi ha sorpreso. “Quello che può fare è tanto, parlare di amore, perché soltanto con l’amore si può sconfiggere la guerra”.
Il Maestro vuole approfondire il proprio pensiero. “Il covid e la guerra ci stanno facendo scoprire i valori più importanti come il ritorno alla famiglia, alla natura,
all’amicizia, alle conversazioni vis a vis, alla semplicità insomma. La pubblicità deve quindi tornare ad essere coerente con la vita reale, con la normalità delle persone. Questa è la vera guerra da combattere. La pubblicità deve tornare alla vita reale e all’amore.
Metaverso, realtà aumentata, dati. Cosa c’entra tutto questo con la creatività? “Sono strumenti che sono utilissimi ma non possono sostituire l’idea. Un dato senza creatività è come una pistola senza proiettile. Ne abbiamo e ne avremo sempre più bisogno.
In sintesi, da dove nasce un’idea? “ Certamente dalle proprie ambizioni. 50 anni fa vincevo qui a Cannes il mio primo leaone con lo spot Citroën Visa GTI che decollava dalla portaerei Clemenceau. Una campagna ancora attuale e moderna. E poi teniamo presente lo slogan di Havas, che è meaningful difference. Significa che ai clienti bisogna dare idee che diano senso ed essenza ai loro brand. Certo, bsogna anche surfare sulle aspettative dei consumatori ma è necessario rimanere ancorati alla radice di un’idea che è quella di stupire”.
In conclusione, un consiglio ai giovani che intendano entrare in questo mondo?
Scegliere le agenzie giuste, risponde senza esitazioni. E quella più giusta di tutte, facendo lo spelling di ogni singola lettera, è H-A-V-A-S.