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YAM112003 e Fondazione Diversity unite in partnership per Diversity & Inclusion: Vecchioni: “Lavoriamo per responsabilizzare la società”. Tousco: “Continuiano a costruire esperienza e sapere per supportare i brand nei loro racconti”

Si è da poco conclusa a Milano la cerimonia di premiazione dell'8°edizione dei Diversity Media Awards, il premi che celebrano le migliori comunicazioni che hanno contribuito a una rappresentazione valorizzante della diversità. Una sintesi della cerimonia è stata mandata in onda anche su Rai. Per l'occasione ADVexpress intervista Alessia Tousco, Head of Production Company e founder di YAM112003 e Francesca Vecchioni, Presidente Fondazione Diversity, per fare il punto sull'attuale scenario e approfondire la collaborazione messa in essere dalle due realtà in vista di una espansione dei valori legati all'universo D&I.

Attenziona sempre alta sul tema delle diversità e inclusione, elemento che negli ultimi anni si è ritagliato uno spazio importante nell'attenzione della società e nelle comunicazioni. Ne è un esempio la nascita di diverse iniziative che contribuoscono all'evoluzione culturale sul tema, tra cui spiccano i Diversity Media Awards, i premi celebranti personaggi e contenuti media che hanno contribuito a una rappresentazione valorizzante della diversità nelle aree genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, aspetto fisico, etnia, età e generazioni, disabilità.

L'8° edizione della manifestazione avvenuta poche ora fa presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, condotta da Matilda De Angelis e Alberto Boubakar Malanchino, si segnala anche per la messa in onda di una sintesi della cerimonia su Rai1 in seconda serata.

Per l'occasione Salvatore Sagone, Presidente di ADC Group, intervista Alessia Tousco, Head of Production Company e founder di YAM112003 e Francesca Vecchioni, Presidente Fondazione Diversity, per fare il punto sull'attuale scenario e approfondire la partnership messa in essere dalle due realtà con l'obiettivo di diffondere in modo sempre più capillare la sensibilità legata all'universo D&I, in tutti i suoi molteplici aspetti.

“La D&I era un argomento che fino a qualche anno fa non esisteva come questione né come universo valoriale. – premette Vecchioni – I Diversity Media Awards nascono per sensibilizzare il mondo della comunicazione, per contaminare temi ed estetica dei linguaggi dei media e la loro, responsabilità nel contribuire a rendere questo mondo più inclusivo.”

Ricordiamo che i premi sono assegnati secondo uno studio elaborato dall'istituto (50%), mentre la rimanente parte dagli ascoltatori/fruitori. Quest'anno etnia, salute mentale e i temi generazionali sono stati i protagonisti delle comunicazioni premiate, iniziative capaci di contribuire alla costruzione di un immaginario collettivo positivo.

“Abbiamo voluto raccontarci al mercato con una partnership concreta nella messa a terra dei progetti, – esordisce Alessia Tousco – offrendo questa collaborazione ai brand e ai nostri clienti. Noi da sempre affrontiamo queste tematiche, sia all'interno che all'esterno dell'azienda. Abbiamo un team dedicato che aiuta le nostre progettualità a mantenere alta l'attenzione e crei una forte cultura aziendale al rigurado. Abbiamo anche elaborato un documento sull'inclusività presentato a tutti i nostri collaboratori per diffondere le buone pratiche al fine di strutturare un cambiamento favorevole.”

Per l'evento, oltre alla produzione fisica della cerimonia, le due realtà hanno eseguito un lavoro di sensibilizzazione su linguaggio e materiali di comunicazione e di lavoro (contratti), nella formazione delle hostess, adibendo in loco delle camere di decompressione per le persone autistiche, mettendo a disposizione tablet per i non udenti per la fruizione della cerimonia, bagni genderless.

“È dall'ascolto delle stesse persone che capiamo quali sono le esigenze da fronteggiare per migliorare l'esperienza di fruizione e di vita dei rapporti sociali” sottolinea Vecchioni.

Nata nel 2013 come associazione no profit e diventata Fondazione nel 2022, Diversity è impegnata nel diffondere la cultura dell’inclusione, favorendo una visione del mondo che consideri la molteplicità e le differenze come valori e risorse preziose per le persone.

Comunicazione, ricerca, monitoraggio, formazione e advocacy sono le principali attività svolte da Diversity, in collaborazione con un’ampia gamma di partner, tra cui università, istituti di ricerca, istituzioni, aziende e organizzazioni non governative nazionali e internazionali.

“La partnership che quest’anno abbiamo stretto con Diversity permette a YAM112003 di confrontarsi continuamente su queste tematiche. Mentre la Fondazione segue soprattutto i temi strategici, YAM112003 si occupa della parte produttiva. Con questo assetto siamo a disposizione dei brand per supportarli in tutte le fasi di progettazione, sia di comunicazione interna che esterna."

“Insieme a Diversity, – continua Alessia Tousco – abbiamo anche stilato un documento sull’inclusività, che possiamo e vogliamo mantenere work in progress, che tocca diversi temi: dall’uso corretto delle parole, alle cose da tenere in considerazione dalla fase di avvio di un progetto creativo fino alla produzione. Ad esempio: diversificando il team di lavoro per rappresentare diversi punti di vista (genere, età, orientamento sessuale, ecc…); proponendo, ad esempio, negli eventi, un panel di speaker il più possibile rappresentativo; o ancora, prestando attenzione a elementi di scena (abiti, oggetti) che non rafforzino gli stereotipi.”

“Occuparci della produzione dell'evento, quest’anno come in passato, ci ha permesso di specializzarci sempre di più nell’ambio delle produzioni inclusive, ma sappiamo che si tratta di un lungo percorso di continuo apprendimento che non ci mette al riparo da possibili errori, a volte non sempre prevedibili se non si ha un occhio allenato. E la nostra palestra è la collaborazione con realtà come Diversity, nella convinzione che per fare la differenza, insieme si va più lontano.” conclude Tousco.