
Partner
Mercato pubblicitario: Sassoli conferma chiusura d'anno a "+3% abbondante". Il 2017? "Incerto e imprevedibile"
Dopo un primo semestre caratterizzato in Italia da investimenti pubblicitari in crescita del +5,1%, anche grazie ai grandi eventi sportivi del 2016, la seconda parte dell'anno ha rallentato la corsa come prospettato dai recenti dati ISTAT. Questa frenata dell'economia negli ultimi mesi del 2016 porterà a una chiusura annua del "+3% abbondante", già preventivato (3,14%) all'ultima Assemblea UPA (leggi news).
Lo ha dichiarato ai microfoni di ADVexpress Tv il presidente UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi che non ha nascosto preoccupazione per il 2017, definendolo un anno "incerto e imprevedibile" al punto da rendere verosimili ipotesi di una crescita inferiore a quella del 2016.
Tanti e di diversa natura i fattori che non permettono previsione precise sul prossimo anno nel nostro Paese, ricorda il Presidente UPA. Tra questi sicuramente l'equilibrio precario della situazione politica italiana, che sta comunque generando incertezza nel Paese a causa dell'imminente Referendum su cui si stanno accendendo diverse polemiche. Il tema della paura generata da un'immigrazione molto forte. Ma anche l'incertezza globale data ad esempio dalle elezioni americane o dalla piu recente Brexit della quale ancora non si è misurato esattamente l'impatto.
E ancora situazioni politiche fuori dall'Italia, come la recente sconfitta della Merkel nel suo territorio che va ad indebolire uno dei pilastri dell'Unione Europea.
Ci sono poi ostacoli economici quali l'eccessivamente agguerrita concorrenza dall'Est (dalla Cina in poi) e l'arrivo delle tecnologie (robotica) da Ovest che sacrificheranno molti posti di lavoro.
Inevitabile dunque per Sassoli de Bianchi una ricaduta di tutto ciò sull'Italia sia da un punto di vista politico, sia sociale ed economico. "Speriamo che tutto prenda la strada della responsabilità, della prudenza e della crescita. Se questo non avvenisse potrebbero essere guai. Per fare un altro +3% nel 2017 dovremmo avere una congiunzione astrale molto favorevole nel 2017" precisa il presidente UPA.
Uno scenario che non agevola certo gli investimenti pubblicitari, nonostante un approccio altamente positivo delle aziende italiane verso la comunicazione. "L'indice di fiducia delle nostre aziende che investono in adv è il più alto in Europa" ricorda Sassoli. Un elemento che perde di efficacia se non accompagnato da una contestuale crescita di PIL e consumi.
Rimanendo nello scenario italiano della comunicazione, molte le trasformazioni in atto soprattutto sul fronte delle aggregazioni in grandi gruppi. Ne sono un esempio la fusione Itedi (società che controlla La Stampa e Il Secolo XIX) e il Gruppo Espresso, il caso Mondazzoli (Mondadori che ha comprato Rcs Libri), Cairo Communication che ha acquisito l'Editoriale Giorgio Mondadori e la scalata di Urbano Cairo in RCS Media Group.
Ricordando il convegno UPA del 2009 dal titolo "Tutto cambia, cambiamo tutto?", Sassoli de Bianchi commenta le trasformazioni in atto attualizzando quello slogan. "Tante cose da allora sono cambiate, ma tante cambieranno ancora in futuro. Un settore maturo come quello dell'editoria quest'anno è andato incontro ad una concentrazione che non era immaginabile e prevedibile, così come il settore delle telecomunicazioni è attualmente in fase di concentrazione. Mi aspetto dunque ancora grandi cambiamenti" sostiene l'imprenditore.
Rivoluzioni che non avranno per Sassoli ripercussioni sulle dinamiche della competizione, che "sta aumentando sul fronte dell'innovazione. I settori maturi si stanno concentrando anche per far fronte a una spinta fortemente innovativa che arriva dal digitale, dai grandi gruppi multinazionali. Per l'investitore ci sarà sempre l'imbarazzo della scelta. Invece per le aziende editoriali si pongono ora temi strategici importanti."
Infine relativamente alla campagna Fertility Day del Ministero della Salute, un argomento che ha generato molte polemiche in questi giorni (leggi news), Sassoli non la trova offensiva anzi apprezza lo sforzo del Ministero su un tema cruciale per il nostro Paese quale quello della procreazione. L'importante è accompagnarlo da una adeguata politica complessiva.
Il tam tam mediatico che ha generato è in ogni modo un elemento positivo per il Presidente UPA. Come diceva Oscar Wilde "Bene o male, purchè se ne parli".
Maria Ferrucci