'Gli intelligenti possono avere cervello, ma gli stupidi hanno il coraggio', la traduzione di una delle frasi della campagna da 5 mln di euro, pianificata in Italia da Omd, con cui la casa di moda è attualmente in Ooh, stampa e web, niente tv e cinema. Dal successo della campagna, il desiderio di Rosso di farne un Manifesto, perchè nuove idee trovino forma dal coraggio delle persone.
Be Stupid, lo slogan pubblicitario della campagna realizzata in California e nata da uno sfogo del patron di casa
Diesel Renzo Rosso con il capo di
Anomaly, l’agenzia pubblicitaria anglo-americana che l'ha ideata, e ora anche oggetto di un 'Manifesto' scritto dal fondatore della casa di moda. Uno slogan dal forte eco, che a meno di un mese dall’uscita ha già fatto raddoppiare i contatti al sito dell’azienda: 60 mila al giorno rispetto ai 30 di media ante-campagna.
In Italia sette edizioni della testata metropolitana
Zero per il lancio di Be Stupid, in ognuna della quali
16 soggetti differenti compongono il manifesto della

campagna internazionale Diesel. Niente tv e cinema, per ora, ma grandi formati di esterna, poster, affissione statica e dinamica, manifesti nelle metropolitane e nelle stazioni di
40 città per i colorati annunci solo testo dal contenuto provocatorio come: 'Gli intelligenti possono avere cervello, ma gli stupidi hanno il coraggio' recita una delle pubblicità, tradotta dall’inglese. Visual utilizzati anche per i quotidiani e fruibili in video sul web e su
YouTube. A breve inizierà anche la pianificazione su
Internet coinvolgendo fino a maggio i siti a target giovane.
Ma questa è solo la prima fase di una campagna per cui sono stati investiti
5 milioni di euro nel nostro Paese per le cui pianificazioni
Diesel ha scelto
Omd. La struttura guidata da
Marco Girelli è subentrata a
Mindshare, che continua sulle pianificazioni internazionali. Ai blocchi di partenza la seconda fase della campagna che, a marzo, unirà ai titoli anche le immagini. 30 scatti ad opera di Kristin Vicari, Melodie McDaniel e Chris Buck, forografi che hanno lavorato con il
Diesel Creative Team e la nuova agenzia del brand.

Entusiasmo per i poster affissi nelle grandi città, soprattutto sul fronte giovane, vietati per il momento solo in piazza San Marco a Venezia.
Be stupid inteso dunque nell'accezione più ampia del termine, non istiga all'idiozia ma invoglia a comportamenti decisi a difesa delle proprie idee, anche se contro corrente, come ha dichiarato
Renzo Rosso (nella foto)
al Corriere della Sera: 'In tanti mi hanno chiamato stupido perché volevo fare i jeans strappati e per di più venderli in America, ad un prezzo doppio rispetto ai loro soliti pantaloni. Il messaggio è: le persone che osano, che hanno coraggio, che usano il cuore prima del cervello, che credono nel nuovo anche se è pericoloso, quelli sono gli stupidi. È un elogio della creatività vera. Ho sperimentato quello slogan in azienda durante il discorso di Natale. Ho detto a tutti, dalla centralinista ai manager: "Vi hanno sempre spiegato che una cosa va fatta così e così, ma voi non dovete crederci necessariamente, se avete un’altra idea, provateci!" È stata un’ovazione. Mai, in tutta la storia di
Diesel avevo visto un’energia simile. È questo a farmi credere che non finisce qui, che "be stupid" è un modo di vivere, un movimento che ha già raggiunto ogni parte del mondo: riceviamo migliaia di mail, il sito di
Facebook ha
340 mila fans'.
Una 'stupidità' la sua che ha creato un impero da
1.300 milioni di euro l’anno, fatturati dal Gruppo.
MF