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NC n.110. Corvaglia (TEADS): “Trasformare gli asset creativi in strumenti per catturare l’attenzione”
Tra i leader nel settore della comunicazione digitale e sempre attenta alle sfide del mercato, Teads affianca gli NC Digital Awards 2024 in qualità di sponsor. Una conferma del suo approccio proattivo all’innovazione e alle nuove tecnologie, intelligenza artificiale in primis. Piattaforma globale di media, Teads unisce editori premium e inserzionisti per offrire esperienze pubblicitarie video e display di alta qualità. Utilizzando soluzioni omnicanale basate su dati e tecnologie avanzate, consente agli inserzionisti di raggiungere il pubblico sui diversi schermi e ai publisher di monetizzare in modo efficace i loro contenuti. Abbiamo chiesto a Giorgia Corvaglia, head of marketing & studio Teads Italia, di raccontarci i servizi offerti al mondo della comunicazione e l’approccio della società all’intelligenza artificiale.
Iniziamo con un vostro pillar fondamentale, la creatività, che veicolate in parti- colare con ‘Teads Studio’. Ce ne parla?
In un mondo iper-connesso, dove i consumatori saltano continuamente da uno schermo all’altro, la vera sfida per i brand è emergere in mezzo al ‘rumore’ pubblicitario. Oggi, distinguersi rapidamente e con impatto è essenziale. In Teads, da sempre sappiamo che l’ottimizzazione creativa deve rispecchiare perfettamente gli obiettivi della campagna e le fasi del funnel, il pubblico di riferimento e il device utilizzato. È qui che entra in gioco ‘Teads Studio’, l’hub creativo di Teads di cui fanno parte designer e creative strategist che lavorano ogni giorno per valorizzare al massimo gli asset creativi delle agenzie e trasformarli in strumenti potenti per catturare immediatamente l’attenzione degli utenti online, facendo particolare attenzione a tutti gli elementi citati sopra. Ancora meglio se il processo creativo avviene fianco a fianco con brand, agenzie creative e media, attraverso ‘L’Atelier’, una fucina di idee dove cocreiamo strategie vincenti.
Di quali strumenti vi avvalete per ottimizzare le creatività in base agli obiettivi?
Ogni ottimizzazione creativa parte da insight mirati, e per trovare la giusta direzione ci affidiamo a strumenti avanzati già in fase di pre-campagna. Da A/B test certificati da enti terzi (come Kantar, ndr), che confrontano l’asset creativo originale con la versione ottimizzata, alle tecnolo- gie basate sulla neuroscienza. Inoltre, ogni anno vengono condotte diverse ricerche, a livello locale e globale, in grado di fornirci dati essenziali su cosa funziona meglio per ogni categoria merceologica. Infine, monitoriamo le performance e l’efficacia delle ottimizzazioni creative attraverso diverse misurazioni attivabili durante o alla fine delle campagne, come quella dell’Attenzione.
Nell’ultimo anno, in particolare, avete esplorato le frontiere dell’Intelligenza Artificiale per metterla a servizio della valutazione dell’efficacia degli asset creativi. Può spiegarci in che modo?
L’AI non è più considerabile come un qualcosa di ‘futuristico’, bensì una realtà quotidiana, soprattutto nella pubblicità digitale dove sta rivoluzionando il modo in cui le creatività vengono ottimizzate. Teads Studio oggi si avvale di uno strumento che utilizza modelli di machine learning, costruiti sulla base di analisi neuroscientifiche realmente condotte in laboratorio, in tutto il mondo. Questo tool ci permette di analizzare asset video e display, andando a predirne i livelli di Focus (ovvero in quale porzione della creatività si concentra lo sguardo dell’utente e con quanta intensità) e Domanda Cognitiva (la difficoltà o la semplicità con il quale un utente decodificherebbe ciò che sta guardando).
Quali le opportunità che, a vostro parere, può fornire l’AI nel settore della comunicazione, nel presente e nel futuro? L’intelligenza artificiale ha già innescato una vera e propria rivoluzione nelle dinamiche della comunicazione, ridefinendo il modo in cui interagiamo e comprendiamo il nostro pubblico. Immaginate l’efficienza dei processi di raccolta e analisi dei dati: grazie all’AI, possiamo segmentare il nostro pubblico con una precisione mai vista prima, ottimizzando le campagne in base ai comportamenti degli utenti.
Questo avviene in un contesto di assoluta sicurezza, ponendo sempre la privacy al primo posto. Oppure pensiamo a come l’AI generativa stia cambiando le regole del gioco creativo, consentendo la creazione di contenuti estremamente personalizzati in tempo reale. Guardando al futuro, possiamo solo immaginare come queste tecnologie continueranno a evolversi, portando a innovazioni ancora più straordinarie. Tuttavia, è cruciale non dimenticare l’importanza dell’apporto umano. Gli esseri umani rimangono il cuore pulsante di qualsiasi processo di digitalizzazione e automazione. È fondamentale promuovere lo sviluppo di professionisti specializzati nella gestione degli strumenti di AI. Con una sinergia tra tecnologia e talento umano, trovo che il futuro della comunicazione sia davvero promettente.