Editoriale

Cappuccino & cornetto. 'Più o meno?'

Nella sua rubrica quotidiana, Marco Ferri riflette sulla longevità. "Vivere più a lungo e più giovani è possibile. Lo dimostrano i topi ai quali è stato ridotto il cibo del 40% prolungandone la vita del 50%. Potremmo cominciare a mandare giù il 40% in meno della quantità di comunicazione. La scorpacciata pantagruelica quotidiana di messaggi commerciali potrebbe tranquillamente essere ridotta, in modo da allungare la vita delle marche, ma soprattutto della mente dei consumatori".

Vivere più a lungo e più giovani è possibile. Recenti scoperte fanno dire a Jean-Claude Ameisen, immunologo parigino, che c'è la possibilità che la vita media per l'uomo arrivi a 125 anni, e la longevità massima ai 160. L'invecchiamento sarebbe ritardato, si vivrebbe più a lungo, più giovani e più fecondi e la menopausa arriverebbe non prima dei 65 anni. Lo dimostrano i topi ai quali è stato ridotto il cibo del 40% prolungandone la vita del 50%.

Mi pare si riproponga in termini estremi, trattandosi della vita umana, la relazione di causa ed effetto tra quantità e qualità. Se consideriamo i parametri della quantità, quelli con cui misuriamo la quantità di ricchezza, la quantità della vita potrebbe essere una buona notizia. Se invece consideriamo i parametri della qualità, le cose potrebbero essere viste in modo diverso. Fare una vita grama per 160 anni, come dire, non è il massimo della vita. D'altro canto, la cosa sembrerebbe dimostrata dagli esperimenti sui topolini, ai quali è stato dimezzato il cibo per raddoppiargli la vita: vivere il doppio mezzi morti di fame che vita è?

Comunque varrebbe la pena riflettere sul fatto che per vivere più a lungo, in forma e più giovanili significa dimezzare almeno del 40% la roba da mandare giù. Potremmo cominciare a mandare giù il 40% in meno della quantità di comunicazione. La scorpacciata pantagruelica quotidiana di messaggi commerciali potrebbe tranquillamente essere ridotta, in modo da allungare la vita delle marche, ma soprattutto della mente dei consumatori. Comincerei a ridurre le porzioni di pubblicità televisiva.

Beh, buona giornata