Editoriale

Cappuccino & cornetto. 'Quei consumatori coi quali nessuno parla'

Nella sua rubrica quotidiana, Marco Ferri riflette sulla presenza degli stranieri in Italia. "Mi pare giunto il momento che la comunicazione pubblicitaria in Italia si accorga dei nuovi consumatori. Anche se a qualcuno può risultare strano, anche la pubblicità può avere una funzione positiva nella integrazione fra culture diverse".

Secondo dati Istat sono Brescia e Prato le province con più stranieri residenti, l'8,5% e l'8,3%, a fronte della media nazionale del 4,1%. In tutto - secondo i dati al primo gennaio 2005 - sono 44 (su 8.101) i comuni italiani nei quali si rilevano oltre 5 mila stranieri residenti. Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Umbria sono le regioni in capo alla classifica per presenza di immigrati, tutte hanno valori superiori al 6%. Sardegna e Basilicata, con l'1%, sono invece in fondo.

Mi pare giunto il momento che la comunicazione pubblicitaria in Italia si accorga dell'esistenza di nuovi consumatori. C'è un quotidiano nazionale che ha già creato un inserto che esce la domenica dedicato ai cittadini stranieri residenti in Italia. Anche un canale televisivo pubblico dedica loro una rubrica. Ecco due esempi di media che potrebbero essere utilizzati come veicoli di comunicazione commerciale. Più in generale, prima verranno presi in considerazione anche nei cast degli annunci o dei telecomunicati, meglio verranno coinvolti a pieno titolo nella convivenza civile. Sì, perché per quanto a qualcuno possa risultare strano, anche la pubblicità può avere una funzione positiva nella integrazione fra culture diverse.

A parte il fatto che se vivono e lavorano tra noi, evidentemente consumano come noi. Ricordo l'anno in cui al Festival di Cannes venne presentata una campagna sudafricana, i cui attori erano neri. Era caduta l'apartheid, e fu quindi revocato 'l'embargo' contro la pubblicità di quel paese. Fu una piccola, ma significativa emozione per tutti riammettere in un festival internazionale la pubblicità sudafricana, che negli anni successivi dimostrò di sapersi far valere. Beh, buona giornata.