Editoriale

Cappuccino & Cornetto. C'è una bella notizia che fa spavento

Nella sua rubrica Marco Ferri riflette sulla nascita di Free Italia Wi-Fi, una federazione di enti pubblici per favorire l'ingresso gratuito a internet. "(...)L'innovazione che porterebbe il Paese nel futuro è, nonostante la buona volontà dei promotori, totalmente sproporzionata rispetto al resto d'Europa. Insomma, è uno di quei casi in cui una buona notizia svela tutto il peso della spaventosa arretratezza delle infrastrutture del Paese in cui viviamo".
E' una buona notizia, quella diffusa dalla Provincia di Roma a metà del mese di settembre: la nascita di Free Italia Wi-Fi, una federazione di enti pubblici per favorire l'ingresso gratuito a internet. I promotori di Free Italia Wi-Fi, si legge nella e-mail che è stata inviata a tutti gli iscritti al servizio, informano che ogni utente potrà navigare gratis con gli stessi user ID e password in tutte le aree geografiche che hanno aderito al progetto.

Attenti, perché a questo punto del ragionamento sta per cadere l'asino. Infatti, i promotori sono la Provincia di Roma, il comune di Venezia e la Regione Sardegna. Poi, hanno aderito le province di Prato, di Gorizia e Grosseto; infine anche i comuni di Torino e Genova.

Che c'è di male?, vi starete chiedendo. Il fatto è che in Italia le regioni sono 20, le province 110, i comuni oltre ottomila. C'è da piangere di rabbia e impotenza a pensare che solo una piccola porzione di territorio della Repubblica viene interessato da questa "innovazione tecnologica che porta l'Italia nel futuro", tanto per citare le parole usate da Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, nel presentare l'iniziativa. Non perché Zingaretti non abbia ragione, ma proprio perché l'innovazione che porterebbe il Paese nel futuro è, nonostante la buona volontà dei promotori, totalmente sproporzionata rispetto al resto d'Europa. Insomma, è uno di quei casi in cui una buona notizia svela tutto il peso della spaventosa arretratezza delle infrastrutture del Paese in cui viviamo. Beh, buona giornata.

P.s.: questo articolo è stato inviato da un'area Wi-Fi free della Provincia di Roma.