Editoriale

Cappuccino & cornetto. Chi ce le suona

Nella sua rubrica quotidiana, Marco Ferri riflette sui diritti d'autore legati alle suonerie dei cellulari, per cui l'Italia è al primo posto in Europa. "C’è da sentirsi fieri: il papazumpa, il piripiri drin drin, il pappararà è più remunerativo di Pirandello, Mozart o Shakespeare. Insomma, la Siae guadagna di più con la suoneria che con la poesia".

L'Italia è al primo posto in Europa per i diritti d'autore legati alle suonerie dei cellulari. Entusiasta, lo annuncia la Siae, la società che tutela il diritto d'autore. Nel 2005 i proventi per opere utilizzate da telefonia mobile internet e umts hanno raggiunto i 10 milioni e mezzo di euro.

'Rispetto all'anno scorso siamo riusciti a fare un balzo in avanti del 313% - ha detto il presidente Assumma - e il bilancio 2005 si e' chiuso con un +6,8% nella raccolta dei diritti d'autore, che hanno superato i 633 milioni di euro'.

Bene, dobbiamo esserne fieri: ogni volta che qualcuno in aeroporto, in treno, al bar o al ristorante ci spacca le trombe d'Eustacchio con la sua musichetta "personalizzata" sta contribuendo agli introiti della Siae, la potente lobby che ciuccia i soldi a tutti coloro che consumano opere dell'ingegno. C'è da sentirsi fieri: il papazumpa, il piripiri drin drin, il pappararà è più remunerativo di Pirandello, Mozart o Shakespeare. Insomma, la Siae guadagna di più con la suoneria che con la poesia.

Beh, buona giornata.