Editoriale

Cappuccino & Cornetto. Il buco

Nella sua rubrica Marco Ferri riflette sul fatto che ci vorrebbe una manovra finanziaria globale per tagliare le emissioni di CO2, responsabili di quel buco dell’80% della fascia protettiva formata dall'ozono. 'Non bastavano i buchi nei bilanci delle holding della pubblicità né quelli delle agenzie nostrane. Adesso ci si mette anche il pianeta ad andare in deficit.'
Sembra che il buco dell'ozono rilevato sull'Artico nei mesi scorsi sia molto più esteso del previsto. L'allarme era già stato lanciato in primavera, ma un nuovo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica, Nature denuncia una perdita di oltre l'80% in un solo anno della fascia protettiva, paragonabile a quella del polo Sud. Andiamo bene.

Non bastavano i buchi nei bilanci pubblici, che tanto stanno dannando i governi, preoccupando le economie, rovinando le famiglie, mentre stanno facendo fare ricchi affari alla finanza globale.

Non bastavano i buchi nei bilanci delle holding della pubblicità né quelli delle agenzie nostrane. Adesso ci si mette anche il pianeta ad andare in deficit. Ci vorrebbe una manovra finanziaria globale per tagliare le emissioni di CO2, responsabili di quel buco dell’80% della fascia protettiva.

Ma si sa: i governi sono alle prese ciascuno col suo deficit, col suo maledetto buco. Forse aveva ragione Green Peace quella volta che, in occasione di uno dei tanto inutili summit di capi di stato e di governo, espose uno striscione su cui era scritto: “Se il mondo fosse stato una banca lo avreste già salvato”. Beh, buona giornata.