Editoriale

Cappuccino & cornetto. In acqua veritas

Nella sua rubrica quotidiana, Marco Ferri prende spunto da un esperimento sui vini per riflettere sulla pubblicità "che ha la pretesa di dimostrarci che sono fatti di uve, che vengono dalle vigne, che sono genuini, che fanno bene. Per dare via, inevitabilmente, a campagne sul vino che fanno acqua".

E' stato fatto un esperimento, che apparentemente fa acqua da tutte le parti. Fatto sta che gli enologi bretoni di Saint-Malo ne sono convinti: non solo la luna, ma anche le maree hanno un effetto sulla qualità del vino. Per dimostrarlo, hanno immerso a 15 m di profondità, in una baia con maree tra le più forti in Europa, 600 bottiglie di Chateau Maucamp del 2001, che hanno ripescato in queste ore. Il vino delle bottiglie sommerse avrebbe un gusto più giovane e più complesso di quello invecchiato nelle cantine, tanto che sarà venduto a 20 euro la bottiglia e ad un'asta di beneficenza.

In una vineria a Roma, in Campo de' Fiori, il proprietario ha da tempo affisso un cartello beffardo: a chi non beve vino, dio neghi anche l'acqua. Mi pare che sia diventato obsoleto, come molte cose lo diventano quando hanno la pretesa di essere apodittiche. Il che rimanda alla pubblicità sui nostri vini, che ha la pretesa di dimostrarci che sono fatti di uve, che vengono dalle vigne, che sono genuini, che fanno bene. Per dare via, inevitabilmente, a campagne sul vino che fanno acqua. Beh, buona giornata.