Editoriale

Cappuccino & cornetto. Napoli piange, Milano non ride

Nella sua rubrica quotidiana, Marco Ferri riflette sulla situazione ambientale delle città italiane, secondo l'identikit realizzato da Legambiente. "In un paese così arretrato dal punto di vista ambientale, non vi sembra che anche andare a fare shopping rischia di essere un rischio per la salute? Hai voglia a fare pubblicità: qui se non cambia l'aria, che volete che aria tiri per i consumi".

Legambiente, la famosa organizzazione ambientalista boccia l'Italia, senza appello. Napoli per rifiuti e trasporti. Milano per smog e polveri sottili. Molte altre città italiane sono decisamente lontane dagli standard europei. Ultime in classifica. Il dato emerge dal primo identikit ambientale delle metropoli della Unione europea a 25, "Ecosistema Urbano Europa", messo a punto da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia.

Stando a questi numeri, Napoli risulta la città più insostenibile d'Europa. Il capoluogo partenopeo è in coda per tutti i parametri presi in considerazione dalla ricerca, dalla raccolta differenziata (solo il 5% del totale) alle gravi inefficienze nel trasporto pubblico e alla depurazione delle acque. Qui le isole pedonali e le piste ciclabili restano un miraggio.

Ma non sta certo meglio Milano, al penultimo posto della classifica. Il capoluogo lombardo risulta addirittura il peggiore del continente per lo smog e per le polveri sottili ed è secondo solo a Parigi quanto ai livelli di ozono. Al quintultimo posto troviamo Roma, con parametri negativi riguardo lo smog e i rifiuti, ma si salva nel trasporto pubblico e sull'energia solare.

In un paese così arretrato dal punto di vista ambientale, non vi sembra che anche andare a fare shopping rischia di essere un rischio per la salute? Hai voglia a fare pubblicità: qui se non cambia l'aria, che volete che aria tiri per i consumi.

Beh, buona giornata.

marco.ferri@loweworldwide.com