Editoriale

Cappuccino & cornetto. Pubblicità col binocolo

Nella sua rubrica quotidiana, Marco Ferri riflette sulla pubblicità stellare. "Posso anche immaginare che al festival di Cannes qualcuno stia già pensando a nuove categorie di premi: per le affissioni stellari si potrebbe istituire il 'il miglior uso del firmamento'".

Un'agenzia russa sta studiando nuovi sistemi per mettere in orbita satelliti con spot e slogan, visibili dalla Terra con qualunque telescopio. I progetti della 'Aviokosmiceskie Sistemi' sono già a buon punto e si percorrono due possibili strade: la prima prevede di dotare il satellite-spot di una pellicola grande quanto un campo da tennis, che dovrà fungere da schermo. La seconda, di usare un vettore per portare in orbita gigantesche figure pieghevoli, poi da distendere. Insomma, avremo sia film satellitari pubblicitari che affissioni tra le stelle.

È una idea media lungimirante, direi. Posso anche immaginare che al festival di Cannes qualcuno stia già pensando a nuove categorie di premi: per le affissioni stellari si potrebbe istituire il "il miglior uso del firmamento". Credo che cambierà anche il modo di minutare i film pubblicitari: nascerà la misura del trentasecondi-luce.

Ci sono buone notizie anche per i centri media: vuoi che non nascano concessionarie di telescopi? Così non ci saranni più problemi legati al "tetto" di raccolta, perché andranno a ruba terrazzi, sottotetti e lucernari. E finalmente ci sarà un buon argomento per convincere i clienti a fare pubblicità. Dice: come misurerò l'efficacia del mio investimento? Risponde: col binocolo, dottore.

Beh, buona giornata.