Editoriale
Cappuccino & cornetto. Quando pubblicità fa rima con senso della responsabilità
Mentre domenica 10 settembre cominciavano le celebrazioni per il quinto
anniversario dell'attacco alle Torre Gemelle, si chiudeva a Roma la Giornata
mondiale di prevenzione del suicidio. Secondo l'Organizzazione mondiale della
sanità la diffusione dei suicidi è talmente alta fra i giovani nella fascia di
età 15-25 anni da rappresentare la prima causa di morte. Allarmanti i numeri del
fenomeno anche nel nostro paese, dove l'8% di tutti i decessi tra i ragazzi
nella fascia di età fra i 10 e i 24 anni è determinato dalla scelta consapevole
di togliersi la vita: il suicidio è tra le prime cause di morte tra i più
giovani.
Preoccupanti anche i dati europei, il suicidio è statisticamente la seconda causa di morte tra gli adolescenti dopo gli incidenti stradali e, secondo l'Oms, il 40% dei ragazzi che non è riuscito nel primo intento, ripete il gesto. Si fanno leggi e guerre contro il terrorismo, si tenta di arginare la tossicomania, spesso con leggi sbagliate, si mobilitano le coscienze sull'Aids, si tenta di estirpare il tabagismo con divieti draconiani, si escogitano patenti a punti per diminuire gli incidenti stradali, e nel frattempo una strage silenziosa, ma non per questo dolorosamente lacerante avviene nelle nostre città, nelle nostre case, nelle nostre famiglie, tra noi, tra i più piccoli di noi.
Nel silenzio generale, un Erode del Terzo Millennio, silente ma implacabile miete vittime. Nel mondo che vorremmo proteggere dalle stragi terroriste, nella civilissima Europa che vorremmo culla della civiltà e del benessere, nell'Italia moderna ed economicamente tra i paesi più avanzati i nostri ragazzi si tolgono la vita, e quando non ci riescono ci riprovano, senza che questo crei un minimo di allarme sociale. Nella scuola ad esempio, è il monito degli esperti dell'Oms, veri programmi di prevenzione non sono mai stati attuati, mentre è proprio tra i banchi che più chiaramente si possono manifestare i segni del disagio. Sarebbe più utile, per non dire vitale, letteralmente vitale, discutere di questo, invece che fare bassa sociologia attorno al fatto che torna la pagella per gli otto milioni di studenti italiani che stanno per tornare a scuola. Sarebbe utile, per non dire vitale, letteralmente vitale che nella pubblicità il target 14- 25 fosse trattato con cura. Molta cura.
Beh, buona giornata.