Editoriale

Cappuccino & Cornetto. Quella fuga di 'fumo'

Nella sua rubrica Marco Ferri riflette su un caso di cronaca, l'intervento degli agenti in un quartiere di Roma per una presunta perdita di gas. "C'è da dire che in un mondo in cui i venditori di fumo fanno carriere strabilianti, non solo nella pubblicità e nella moda, ma in tv, e soprattutto in politica, finire nei guai per una 'fuga di fumo' è proprio il massimo della sfiga".
'Venite, c'è una fuga di gas', la chiamata al 113 per segnalare l'odore del gas è arrivata l'altra sera verso le 23. E così, gli agenti del commissariato San Lorenzo, famoso quartiere di Roma, sono intervenuti in un condominio di via dei Reti, insieme ai vigili del fuoco e al personale dell'Italgas. Ma, dopo i primi accertamenti gli agenti si sono resi conto che c'era qualcosa che non andava. Entrati nell'appartamento al seminterrato, gli uomini del commissariato hanno chiesto spiegazioni alla proprietaria dell'appartamento e al suo convivente. Per farla bene, gli agenti hanno scoperto una certa quantità di hashish in una borsa e un'altra quantità di marijuana nell'armadio della camera da letto.
Altro che fuga di gas, quello era odore di fumo da cannabis. Insomma, si è avuta la conferma che dove c'era l'odore del 'fumo', c'era anche l'arrosto, vale a dire lo spaccio, reato per il quale i due sono stati denunciati. Chissà come c'è rimasto il vicino che ha chiamato la polizia, per aver scambiato l'odore dell'hashish con quello del metano. Per non dire degli agenti del commissariato: che fiuto, ragazzi, complimenti. Certo, tornando a pensare a quei due inquilini del sottoscala di San Lorenzo, c'è da dire che in un mondo in cui i venditori di fumo fanno carriere strabilianti, non solo nella pubblicità e nella moda, ma in tv, e soprattutto in politica, finire nei guai per una 'fuga di fumo' è proprio il massimo della sfiga. Beh, buona giornata.