Editoriale

Cappuccino&Cornetto. A proposito di 'Essi vivono'. La lettera di una lettrice

In seguito alla riflessione di Marco Ferri sulla condizione degli immigrati nel nostro Paese, pubblicata ieri su ADVexpress, arriva una testimonianza concreta, quella di Noa Sevilla, romana, figlia di immigrati filippini.
Ricevo e pubblico volentieri codesta lettera. Perché è di una nostra collega. Perché è piena di consapevolezza, coraggio e ha una forte dose di ottimismo vero e speranza concreta. E, se mi concedete una chiosa personale, la pubblico perché ne sono rimasto molto colpito. Insomma, mi sono commosso. Ma quello che credo sia la cosa più importante da fare è dare a Noa la visibilità che meritano i suoi studi, il suo lavoro. Ecco il testo:

Gentile Marco,

sono Noa Sevilla lavoro nell'ambito della comunicazione da circa 4 anni. Le volevo fare i complimenti per il suo articolo sugli immigrati uscito oggi su ADV Express. E' davvero una splendida prova di sensibilizzazione la sua.

Sono particolarmente toccata dalle sue parole in quanto figlia di immigrati filippini qui a Roma da più di 30 anni e perfettamente integrati. Io sono nata a cresciuta nella capitale...come tanti bamboccioni romani, non mi sono mai allontanata da casa, ho fatto l'università e ho iniziato a lavorare a Roma e penso che a questo punto non me ne staccherò mai.

La cosa che più mi sorprende della mia vita non è solo la fortuna che ho avuto nel nascere nella parte ricca del mondo, ma fare un lavoro in cui spesso e volentieri sono io ad insegnare agli italiani miei colleghi a parlare correttamente l'italiano e a correggere i vari congiuntivi che vengono sbagliati quotidianamente.

Grazie ancora per la sua testimonianza. E' davvero un messaggio importante quello che ha dato.

Un caro saluto
Noa Sevilla