Editoriale

Cappuccino&Cornetto. Dal politically incorrect alle risse vere e proprie

Nella sua rubrica Marco Ferri riflette sul dilagare delle liti in molti settori. "Le difficoltà politiche ed economiche stanno alimentando campi magnetici negativi (...). Lo abbiamo visto nello sport, nella tv, nella politica, nel giornalismo. Mancherebbe all’appello la pubblicità. Non me lo auguro di certo, anche se non ci scommetterei contro neanche un centesimo bucato".
Tutto ha avuto una curiosa, ma sarebbe meglio dire furiosa accelerazione, quando il capitano della Roma ha tirato un rabbioso calcione a un giocatore dell’Inter. L’arbitro lo ha espulso dal campo, dopo di che la polemica sul gestaccio è diventato un vero e proprio tormentone, fino a essere addirittura un argomento, in un passaggio di un suo discorso, del Presidente della Repubblica.

Giorni dopo, in una trasmissione televisiva, un leader del centro sinistra manda letteralmente a farsi fottere un giornalista. Seguono polemiche, si schiera il partito dell’ 'ha fatto bene', opposto al partito 'ma che si fa così?'. L’Ordine dei giornalisti del Lazio censura il comportamento dell’esponente politico, che è, appunto, anche un giornalista.

Sempre in tivvu, qualche mattina fa, durante una trasmissione di quelle garbate e sonnacchiose del mattino televisivo italiano, l’ex presidente dell’Enel dice a un geologo ambientalista, a proposito della polemica sul ritorno dell’Italia al nucleare: 'Se dici ancora un volta che prendo i soldi, ti spacco la faccia'. La conduttrice interviene e tenta di cambiare discorso. Imbarazzi, qualche accenno di scuse su un blog.

Non è finita. Durante lo svolgimento del consiglio comunale di Roma, un esponente della destra alterca col presidente dell’assemblea, poi perde le staffe lancia una cartella contro un avversario politico del centro sinistra, si alza travolgendo il banco, e tenta di aggredire il consigliere dell’opposizione. Viene trattenuto dai suoi colleghi. Volano parole grosse: sta attento quando vai a casa stasera…..

Questi episodi, come si dice, si commenterebbero da soli. Se mai stupisce la sequenza rapida degli accadimenti, come fossero stati inventati per uno spot pubblicitario.
Mi pare, però, di poter dire che gira un certo nervosismo, che le pasticche dei freni inibitori si stiano consumando troppo in fretta. Siamo passati dalla moda delle polemiche politically incorrect all’alterco, se non addirittura alla rissa.

O i reality show, con il loro bagaglio di violenza verbale hanno definitivamente contagiato la vita sociale, oppure, che è in realtà è quello che credo possibile, le difficoltà politiche ed economiche stanno alimentando campi magnetici negativi: chi teme di perder rendite di posizione, chi teme di vedere diminuito il proprio prestigio personale reagisce animalescamente. Lo abbiamo visto nello sport, nella tv, nella politica, nel giornalismo.
Mancherebbe all’appello la pubblicità. Non me lo auguro di certo, anche se non ci scommetterei contro neanche un centesimo bucato. Beh, buona giornata.