Editoriale

Cappuccino&Cornetto. Perché i pubblicitari sono bugiardi

Nella sua rubrica Marco Ferri riflette sulla 'variabile del pubblico' . "Il professor Jonathan Rowell in un rapporto su come gli animali sappiano mentire ha introdotto l'elemento della 'variabile del pubblico' : la sincerità prevale solo tra due animali, ma quando arriva un terzo subentrano segnali ingannevoli. O gli animali hanno comportamenti molto umani, o gli esseri umani sono delle bestie".
Il professor Jonathan Rowell, dell’Università del Tennessee (Usa) ha pubblicato sulla rivista scientifica 'Il naturalista americano' un rapporto su come gli animali sappiano mentire.

Stando alla ricerca, gli animali sono spinti ad avere comportamenti ingannevoli per aumentare le loro possibilità di sopravvivenza: lo scopo è depistare gli sfidanti per la conquista del cibo o della femmina.

“Osservare da vicino i comportamenti degli animali ci ha permesso di svelare la complessità della loro comunicazione” ha dichiarato Rowell.

L’elemento che ha introdotto il professore è quello della 'variabile del pubblico' : la sincerità prevale solo tra due animali, ma quando arriva un terzo subentrano segnali ingannevoli.

Già, 'la variabile del pubblico'. O gli animali hanno comportamenti molto umani, oppure gli esseri umani sono delle bestie: in sala riunione, nelle presentazioni, nei comunicati stampa, nei bilanci, nelle convention mentiscono sapendo di mentire.

Come disse lo scorpione, che uccise il rospo nel bel mezzo del torrente, un attimo prima di provocare la morte per affogamento di entrambi, “lo faccio perché è nella mia natura”. Beh, buona giornata.