Editoriale
Space Available Here. Giovani arrabbiati
Tutti a dire che i giovani sono bravissimi.
Il direttore di Accademia di Comunicazione sbandiera premi internazionali a raffica. Tp parla di straordinario successo della sua manifestazione per i giovani. Per Ad School Award sembra che questo paese sia una fucina di talenti. Poi, da presidente della giuria studenti ADCI, supportato da un gruppo di ottimi professionisti, mi ritrovo a dover non assegnare non solo nessun premio, ma perfino nessun ingresso nell'annual. Purtroppo la qualità del lavoro presentato è imbarazzantemente bassa.
Mi ritrovo a gestire anche una successiva rivolta di alcuni anonimi contestatori. Un incontro organizzato per parlare con questi giovani arrabbiati si rivela un successo, perchè arrivano un sacco di ragazzi. Gli unici a mancare sono i critici, che probabilmente erano 50enni sotto mentite spoglie e si vergognavano ad appalesarsi.
Allora chi ha ragione? Chi magnifica le virtù dei giovani a tutti i costi, e poi continua a tenerli in un mondo di precariato, o chi questa situazione di chiusura la denuncia, come il sottoscritto? Mi sembra un po' come il partito democratico, dove si parla di rinnovamento della politica. Poi il comitato che deve renderlo operativo è composto di individui che hanno mediamento più di 57 anni, e non hanno intenzione di lasciare posto non ai ventenni, ma addirittura ai quarantenni.
Strano che sia solo soletto a dirlo. Ma qui i solti furbetti stanno chiudendo gli accessi ad intere generazioni. E non penso che sia un bene per questo mestiere, e ancor meno per le aziende che comprano questi servizi da agenzie sempre più vecchie ed imbolsite.