Editoriale

Space Available Here. Sorrisi indipendenti

Pubblichiamo il nuovo contributo di Pasquale Diaferia. Tema di oggi: i new business delle agenzie italiane indipendenti. "Se nelle multinazionali la finanza è tutto e i manager creativi sono spariti, c'è ancora spazio nel business per la qualità, il talento, la voglia di mettersi in gioco".

Leggo la classifica sul new business del primo semestre: una trentina di agenzie italiane hanno prodotto lo stesso numero di acquisizioni dei grandi network. Certo, se poi misuri il peso media, il rapporto si modifica in uno a tre a favore delle internazionali. Come sempre, c'est l'argent qui fait la guerre.

Eppure tutti i commentatori, in questo inizio d'autunno, hanno perso il vero dato rivoluzionario. Le agenzie indipendenti, per la prima volta da tanti anni, sono dirette (e spesso possedute) da creativi, generalmente splendidi quarantenni ex multinazionali. Fine del clichè della piccola agenzia italiana del passato, gestita da un imbolsito sessantenne, con un solo cliente e nessuna prospettiva. Segno che, se nelle multinazionali la finanza è tutto e i manager creativi sono spariti, c'è ancora spazio nel business per la qualità, il talento, la voglia di mettersi in gioco.

Quanto durerà, è difficile da prevedere. Con la compressione dei profitti, generata dal dumping selvaggio delle multinazionali (è ora di smettere di far finta di niente), probabilmente si guadagna di più a fare trading finanziario, comodi a casa davanti ad un pc. Ma ogni sei mesi, vedere classifiche così ti rende allegro. Anche se solo per un quarto d'ora.

pasquale@specialteam.it