Editoriale
Space Available Here. Third Millennium Kiss, On The Rocks
Se qualcuno ha mai lavorato sulle gomme da masticare, sa
bene che gira rigira, sempre lì si arriva: al bacio.
Puoi provarci con l'alternativa allo spazzolino, il global warming con annessi peti cosmici, piuttosto che nell'area 'funfunfun'. Ma alla fine l'alito fresco da French Kiss e l'atteggiamento di libertà sessuale all'americana sono il filone che più emoziona la gente. D'altronde li compri in coda alla cassa del supermercato, all'autogrill mentre ti sgranchisci le gambe, al bar sotto l'ufficio, dopo il liberatorio caffè.
Si può costruire una piccola fenomenologia del bacio riguardandosi gli spot delle gomme da masticare. All'inizio degli anni '80, quello evocato dalla 'Gomma del Ponte' era romantico, appassionato, lento come una canzone di un vero Pat Boone o di un finto Joe Cocker. Riguardatevi lo spot Back Home , che se non sbaglio vedeva ancora operativi, come coppia creativa, Milka Pogliani e Franco Moretti (ma non vorrei sbagliarmi, parliamo del secolo scorso!). Il sogno di un bacio dura come l'attraversamento coast to coast di tutti gli Stati Uniti.
Oggi la vita siamo obbligati ad attraversarla non con la calma dei sentimenti, ma a strappi da connessione Internet Broadband. Logico che gli Advertising Kiss della pubblicità diventino vorticosi, circensi, acrobatici, sincopati. Probabilmente meno sentimentali e immaginati. Sicuramente stordenti come una violenza in una strada di periferia o esibitivi come una puntata del Grande Fratello.
Finisce che in una lavanderia a gettone, mentre passa un pezzone acido degli anni '70, una bella ragazza si faccia 'centrifugare' per cinque secondi dal solito simil Brad Pitt da spot, prima di cadere estaticamente svenuta sul pavimento. Per l'Amor di Dio, nessun giudizio di tipo morale o sociologico. Semplicemente una valutazione tecnica: per riuscire a svegliare dal torpore i (pochi) spettatori della tv, mostrare due labbra che si avvicinano è praticamente come mettere in onda il monoscopio. Una noia mortale.
p.s.: incidentalmente, un altro segno dei tempi è che lo splendido commercial
in questione non sia ideato da creativi italiani: arriva dall'estero. Forse
perchè di Pogliani e Moretti contemporanei non se ne vedono più. Come ama dire
Josè Mourinho, mi sa che siamo proprio dei Pirla.
Pasquale Diaferia (pasquale@specialteam.it)