Editoriale
Space Available Here. Uguali uguali
di Pasquale Diaferia
Abbiamo visto tutti le nuove campagne tv per il crossover della Nissan e per la nuova Jeep. SUV talmente identici, che sono in tv da una settimana con due spot praticamente fotocopia. L'auto viene usata in città da un gigante, come un ragazzino usa il suo skate board. Bei film, con effetti speciali spettacolari ed adrenalinici.
I molti commenti che ho ascoltato in questi giorni variano dalla giovane risata sguaiata (2 grandi gruppi di comunicazione che sembrano scolari che si rubano il compito in classe) all'antico aggrottare di sopraciglia (un segno dei tempi, nessuno sa più essere originale, nei prodotti come nella comunicazione). La verità è che tutti i tentativi per trasformare questo lavoro in un terreno di gioco per sofisticati finanzieri sono destinati al fallimento. Purtroppo (e per fortuna) è ancora legato al talento degli individui.
Per quanto si voglia programmare e robotizzare questo ambiente, sarà sempre possibile che 2 gruppi creativi, anche a migliaia di chilometri di distanza, possano pensare la stessa idea. La creatività nasce dalla cultura e dai contesti, dal momento storico e dai cortocircuiti sociali. Non dalla maggiore forza finanziaria di un gruppo, o dalla sua organizzazione.
Se Dio vuole, le idee originali i creativi le trovano nell'aria che respirano. Difficilmente in un organigramma nuovayorkese, o in un'architettura finanziaria londinese.