Editoriale

Space available in Cannes: digital divide

(Cannes) Pubblichiamo un nuovo intervento di Pasquale Diaferia. Tema di oggi: il gap tecnologico e culturale delle agenzie italiane rispetto al resto del mondo. "Da noi off e on line sono mondi lontani che ancora non si parlano, anche se le finanziarie che posseggono le diverse agenzie sono le stesse". 

Il Grand Prix Cyber va a Diesel, ma con un lavoro prodotto da un'agenzia non italiana.

Quello che in passato è successo per i film, si ripete con logica stringente nel digital. Ora il tema è chiaro.
In Italia abbiamo un gap tecnologico, oltre che culturale. Siamo stati schiavi della televisione e delle televendite per vent'anni: questo ci ha impedito di gareggiare in creatività alla pari con gli altri paesi.
a quando è partita l'era digitale, eravamo nella stessa posizione di partenza dei francesi, degli inglesi, degli americani, dei brasiliani.
Anzi con un piccolo vantaggio, perché la telefonia mobile come sistema digitale di comunicazione di massa l'avevamo creata noi prima degli altri.

Eppure siamo riusciti, in meno di cinque anni, ad accumulare un ritardo spaventoso, un Digital Divide all'Amatriciana. Dipende dal fatto che siamo indietro rispetto agli atri paesi per le connessioni broadband. Ma anche perchè le agenzie, assieme alle aziende, non hanno voluto vedere, e credere, in quello che stava succedendo.

Escluso Diesel e un altro paio di clienti, che hanno ovviamente cominciato a rivolgersi all'estero, quando hanno capito che nessuno voleva investire in sistemi mediatici senza costi, concessionarie, diritti di negoziazione. Non a caso negli ultimi 3 giorni qui a Cannes le agenzie estere stanno raccontando case histories ormai quinquennali, basate sul concetto di YouCracy, la democrazia dove gli utenti sono i padroni dei media.

Go Viral domenica ha sancito la fine del Feudalismo Mediatico, in cui gli editori disponevano di agenzie, clienti e pubblico come i Signori del Medioevo su vassalli, valvassori e valvassini. Andatelo a dire alle concessionarie italiane, adesso, che le regole di quel gioco, con i consumer generated contents, non valgono più.

Poi i ceo di Iniziative, che non dimenticatelo, è un centro media, parlano ad un teatro strapieno (vedi foto) di second life delle persone, ma soprattutto di seconda vita delle marche. Che risponde a regole così diverse di quelle della vita reale, da doversi costringere compassati manager a mascherarsi da Platinette, angeli/diavoli, piuttosto che Avatar Guerrieri.

Altre agenzie hanno ribadito che i due mondi, virtuale e reale, rischiano di collidere, creando problemi non da poco alle marche. All'estero, perché nel Bel Paese di marche virtuali non se ne vede l'ombra. E dire che Fiat Barchetta Web era uscita nel 1999.
Ma tutti erano stati prontissimi a criticarla.

Meglio ancora la vecchia e cara televisione, avevano pontificato amministratori delegati che ancora oggi faticano a capire la differenza tra YouTube ed eBay. A tutti voglio ricordare il sorriso con cui un ragazzino poco più che ventenne della brasiliana AlmapBBDO ha ritirato l'Oro alla Young Competition, ieri mattina.

Hanno stracciato tutti con un annuncio che è diverso dalla pubblicità solo perchè è realizzato in flash e non stampato su carta. Ma ha la stessa intelligenza e forza delle campagne che il suo presidente, Marcelo Serpa, usava per vincere Grand Prix Advertising negli anni passati.

Alla domanda," Nella vostra agenzia vi sono differenza tra chi lavora off line e chi on line?", ha sfoderato lo stesso candido sorriso e ha detto: "Scusi, in che senso?".

Il gap tra noi e loro è tutto in questa assenza. Da noi off e on line sono mondi lontani che ancora non si parlano, anche se le finanziarie che posseggono le diverse agenzie sono le stesse. Da loro i reparti sono mescolati, e le specializzazioni non sono tecnologiche, ma culturali.
Speriamo che arrivino gli americani, e facciano un New Piano Marshall per il Terzo Millennio, per riportare noi italiani nel mondo civile.

Nel frattempo aspettiamo la short list della televisione, incrociando tutte le dita a disposizione.

pasquale@specialteam.it