Inchieste

Gitto (ADCI) su 'La stanza degli abbracci' di Tornatore. "Un buon film. Le agenzie 'snobbate'? Non è una questione di credibilità dell'industry"

Il presidente dell'ADCI, interpellato da ADVexpress, si esprime così sul mancato coinvolgimento delle agenzie del settore anche per questa campagna sulla vaccinazione anti-covid voluta dal Commissario Arcuri e firmata pro-bono dal noto regista. Un progetto che fa seguito a 'L'Italia rinasce con un fiore' affidata all'architetto Stefano Boeri.

Prima Stefano Boeri, voluto dal Governo, che ha dato vita, gratuitamente, al progetto multimediale 'L'Italia rinasce con un fiore', oggetto di pareri contrastanti che si sono rincorsi sui social e sui media, poi Giuseppe Tornatore, che su incarico del Commissario Straordinario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha ideato, sempre pro-bono 'La stanza degli abbracci' il primo dI 4 spot, con le musiche del maestro Nicola Piovani  (guarda il video).

Insomma, in entrambi i casi, per la campagna vaccinale anti-covid, sono stati selezionati grandi nomi della 'creatività italiana' in senso ampio, ma non è stato chiesto il supporto strategico ad alcuna agenzia o creativo dell'industry della comunicazione. Una prassi che non è passata inosservata tra i pubblicitari e che spinge a chiedersi se nel nostro settore manchino forse personalità rilevanti di riferimento a cui rivolgersi per progetti come questi.

Abbiamo chiesto l'opinione di Vicky Gitto (in foto), presidente dell'Art Directors Club Italiano e founder, insieme a Roberto Battaglia, della sigla GB_22.

“Probabilmente c’è una disinformazione sui player della comunicazione da parte delle istituzioni ma non penso sussista un problema di credibilità dell'industry. In realtà dietro agli incarichi assegnati a Boeri e Tornatore ci sono questioni più articolate" spiega Gitto. 

Il manager e creativo ricorda infatti come, ad esempio, "i network di comunicazione siano spesso soggetti a policy restrittive a livello internazionale, che vietano collaborazioni con schieramenti politici, anche perchè spesso le diverse sigle lavorano per grandi brand espressione di orientamenti politici talvolta contrapposti". Restrizioni che escludono quindi  una quota consistente del mercato da incarichi come quelli per le campagne delle vaccinazioni anticovid". 

Il presidente dell'ADCI sottolinea inoltre come sia Boeri che Tornatore abbiano accettato di lavorare a titolo gratuito. "Ben venga questa decisione, che rappresenta invece una scelta molto più sensibile per le agenzie creative, mai così impegnate, come in questo periodo, a fianco delle aziende clienti come consulenti per risolvere al meglio le complesse problematiche che il mercato fortemente rallentato dalla pandemia impone. Certamente ci sarebbe spazio per maggiori aperture a fronte di un brief preciso, accordi chiari e un processo di gara effettivo". 

"E' comprensibile, anche se non tollerabile, che chi fa parte del Governo o delle Istituzioni non conosca appieno l'industry della comunicazione, ma è inaccettabile che chi lavora nel settore, sia cosi disinformato sulle logiche e sugli aspetti più burocratici che riguardano le agenzie da sollevare il tema di un'assenza di credibilità delle stesse e di chi ci lavora" commenta il presidente dell'ADCI.

Sullo spot di Tornatore, invece, Gitto esprime un parere positivo: "lo ritengo un prodotto di comunicazione soddisfacente. E' ancora presto per comprendere se sarà o meno efficace, non avendo alcun dato alla mano sul progetto nel suo complesso. Lo Stato italiano, a mio parere, ha raramente approcciato in maniera strutturata un progetto di comunicazione, nè proposto strategie particolarmente efficaci, salvo rare eccezioni legate a Istituzioni come Pubblicità Progresso gestite da professionisti con una conoscenza approfondita del settore. Invero l’Istituzione, nelle sue declinazioni regionali, territoriali e aziende pubbliche, utilizza abitualmente strutture professionali per l’attività di comunicazione. Non generalizzerei quindi ed inviterei i critici ad uno sguardo più ampio, prima di formulare teorie sistemiche che di sistema hanno poco" conclude il professionista.