Inchieste

NC. Molti strumenti, infinite potenzialità

Le sempre più numerose soluzioni che utilizzano l'IA nel mondo del marketing e della comunicazione raccontano il mercato del marketing automation, che si stima crescerà nel mondo del 14% nei prossimi cinque anni. Si tratta di tool diversi fra loro, tutti però accomunati dalla volontà di rendere più performanti le campagne digitali e di fornire ai clienti con precisione un ritorno sugli investimenti effettuati. E' quanto emerge nell'inchiesta sull'Intelligenza Artificiale tratta dal numero di agosto-settembre di NC -Nuova Comunicazione.

Come abbiamo detto fino ad ora (leggi su advexpress le altre notizie relative all'inchiesta  sull'IA di NC-Nuova Comunicazione), le aziende possono oggi identificare le abitudini e i comportamenti dei consumatori in tempo reale e usare queste informazioni per scoprire nuovi potenziali clienti su internet. Le realtà che mettono a disposizione servizi di consulenza di marketing e comunicazione stanno ridisegnando processi e organizzazione per sfruttare al meglio le opportunità attuali e future offerte dall’Intelligenza Artificiale. Molti player, inoltre, stanno valutando partnership, creazione di società specializzateo unitin grado sviluppare le tecnologie AI, mentre vengono costantemente sperimentati strumenti di machine learning, algoritmi predittivi e strumenti di marketing emedia automationper valorizzare il proprio traffico e rendere l’advertising ulteriormente performante.

 

Marketing Automation in crescita esplosiva

A questo proposito molto eloquenti sono i dati del primo forecast globale dedicato alle tecnologie della Marketing Automation di Forrester Research, secondo cui la spesa in questo settore non accennerà a diminuire nei prossimi anni: anzi, dagli 11,4 miliardi di dollari del 2017 arriverà a 25,1 miliardi nel 2023. Il report ha suddiviso l’ampio mercato dell’automazione del marketing in sei differenti tecnologie: software per la gestione delle campagne crosscanale, piattaforme per il content marketing, piattaforme per l’automazione della gestione lead-to-revenue, programmi per la gestione delle risorse di marketing, soluzioni per il management delle interazioni in tempo reale e piattaforme per l’automazione del marketing all’interno di un canale. E in tutte queste sei categorie la crescita nei prossimi anni sarà a doppia cifra, con un tasso medio annuo del +14% nei prossimi 5 anni. Più della metà dei professionisti coinvolti nel report (il 55%), infatti, ha dichiarato di avere intenzione di aumentare gli investimenti su questo mercato nel corso dei prossimi 12 mesi, con un quinto che prevede un aumento del 10% o superiore. Secondo il report, uno dei principali driver di una sempre maggiore adozione della marketing automation è senza dubbio l’applicazione dell’intelligenza artificiale alle soluzioni: la capacità di calcolo dei sistemi di intelligenza artificiale risulta così elevata e precisa da permettere di creare delle previsioni per le imprese, tra cui il ritorno sugli investimenti. A questo si aggiunga la possibilità di una personalizzazione, generazione e raccomandazione di contenuti, che permettono agli inserzionisti una comunicazione davvero su misura. Quanto al tema dell’utilizzo dei dati, il report di Forrester rivela che molti fornitori di questo tipo di soluzioni vedono nell’imminente Gdpr europeo una normativa positiva, che potrebbe portare degli iniziali disagi, ma che a lungo termine non avrà conseguenze più stringenti di quelle poste da altri regolamenti già in essere.

Esempi significativi

Gli strumenti oggi a disposizione sono molti, e molti ne nasceranno a breve. Tutti i player della comunicazione digitale si stanno, infatti, muovendo in questa direzione - centri media, AdTech company, solution provider, ecc. - dimostrando di comprendere l’efficacia e le enormi potenzialità dell’intelligenza artificiale applicata al settore. Elencare tutte le soluzioni sviluppate a oggi in questa sede non sarebbe possibile: ci limitiamo a segnalarne alcuni, che riteniamo possano offrire un quadro interessante - anche se certo non esaustivo - delle diverse possibili applicazioni di queste tecnologiealla comunicazione e al marketing.

Google, il Machine Learning per l’Adv.Tra le soluzioni più recenti vi sono quelle annunciate da Google, a luglio, al raduno annuale di San Josè: si tratta di quattro tool che usano il machine learning per aiutare gli inserzionisti a raggiungere il loro target ideale. Il primo è costituito dagli annunci Responsive Search Ads per le campagne search. Questo formato consiste nell’inserire combinazioni multiple di headline e descrizioni le cui performance saranno testate e ottimizzate in modo automatico tramite il Machine Learning di Google. È sufficiente fornire fino a 15 titoli e 4 righe di descrizione, e Google farà il resto. Provando diverse combinazioni, Google riesce a capire quale creatività dà migliori risultati per ogni query. In base al contesto, utenti che fanno la stessa ricerca potrebbero visualizzare annunci diversi. Vi è poi ‘Maximize lift’, che usa il machine learning applicato alla piattaforma YouTube e che permetterà di raggiungere le persone più inclini a considerare un brand doo aver visto un annuncio video, aiutando gli inserzionisti a scegliere il momento più opportuno per mostrare un annuncio su YouTube. Il terzo strumento di Google è Local Campaigns, un nuovo tipo di campagne pubblicitarie il cui unico obiettivo è incrementare le visite a un negozio fisico. L’inserzionista deve solo fornire l’annuncio e l’indirizzo del negozio: l’AI di Google studierà il piazzamento strategico ideale. Arriveranno a livello globale entro qualche mese. Infine, si potranno impostare più obiettivi per le campagne Smart Shopping:
introdotte qualche mese fa, permettono di ottimizzare le performance di una campagna pubblicitaria in base all’obiettivo specifico. Nei prossimi mesi, sarà possibile impostare più obiettivi in contemporanea; le tecnologie di machine learning posizionano un annuncio considerando anche le possibilità che quell’annuncio si traduca nell’azione desiderata.

Buzzoole, l’influencer marketing che utilizza l’IA. Da segnalare in questa inchiesta anche una realtà tutta italiana, Buzzoole, influencer marketing solution provider in grado di connettere i brand ai content creator attraverso l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Nata a ottobre 2013, Buzzoole aiuta le aziende che vogliono sviluppare campagne di influencer marketing nel processo di individuazione e attivazione dei creator più af fini. Per far ciò si avvale di una tecnologia proprietaria avanzata nel campo dell’Intelligenza Artificiale applicata all’Influencer Marketing. GAIIA, cuore della tecnologia di Buzzoole, unisce sistemi di image recognition, audience analytics e natural language analysis, per trovare il massimo grado di affinità tra brand e content creator creando così un match perfetto.
Q, la più grande piattaforma sul comportamento delle audience online. Infine, citiamo Quantcast, multinazionale specializzata in real-time advertising e nelle rilevazioni dell’audience digitale. Sua è la piattaforma ‘Q’, la più grande piattaforma sul comportamento delle audience online dedicata ai marketer dei brand, agli editori e ai loro partner, che combina dati di prima parte su scala Internet, modelli predittivi in grado di adattarsi autonomamente e ottimizzazione integrata dell’Intelligenza Artificiale grazie all’impiego di tecnologie di machine learning. Q alimenta Quantcast Intelligence Cloud, la suite di audience insight e di soluzioni di targeting e misurazione progettate per comprendere, influenzare, trasformare e misurare il percorso del consumatore. Marketer, agenzie, consulenti ededitoriutilizzano il Quantcast Intelligence Cloud per scoprire nuovi clienti, raggiungere crescite incrementali e fornire risultati di business. 

(Nella foto un frame di GAIIA, il tool con il quale Buzzoole aiuta le aziende che vogliono sviluppare campagne di influencer marketing nel processo di individuazione e attivazione dei creator più affini).

 

Ilaria Myr