Inchieste

NC - Nuova Comunicazione. Il futuro è già qui. E non si torna indietro

Non è affatto un fenomeno passeggero, anzi: sebbene accelerata dalla crisi sanitaria, la digitalizzazione della comunicazione è destinata a diventare la nuova normalità: eventi online, campagne social e di influencer marketing per interagire con il target, esplose durante la pandemia, rimarranno delle strade da percorrere anche in un futuro Covid free. E le agenzie, sempre più consulenti delle marche di strategie multicanali. Pubblichiamo la seconda parte dello scenario contenuto nell'inchiesta 'Italians do it better' condotta tra le agenzie italiane indipendenti e pubblicata sul numero di dicember -gennaio 2021 di NC -Nuova Comunicazione.

Se è vero che mai come ora il futuro è incerto, una cosa è chiara a tutti gli operatori del settore: una volta usciti dalla crisi sanitaria, il digitale continuerà ad avere un ruolo importante nelle strategie di comunicazione. La pandemia ha infatti fortemente accelerato la digitalizzazione del settore, e su questo difficilmente si tornerà indietro.
Conferenze online e webinar, iniziative social per creare engagement, spesso anche coinvolgendo influencer, e, quando era possibile, operazioni phygital, sempre nel rispetto delle norme sanitarie: questi formati sono diventati di fatto delle alternative consolidate, che offrono dei vantaggi importanti - primo fra tutti il raggiungimento di un’audience molto estesa - e consentono di proseguire nell’attività di dialogo con il target.

Daniele Denegri, Green Media Lab

 “Dall’inizio della situazione di emergenza, ci siamo presto adeguati alle necessità del momento - testimonia Daniele Denegri, ceo &founder Green Media Lab -. Abbiamo organizzato dei nostri webinar sul tema del business sostenibile, abbiamo ideato per tutti i nostri clienti progetti social per interagire in modo divertente con le community - ad esempio le dirette con gli atleti, le sessioni di fitness casalingo e i consigli degli esperti nei diversi settori. Abbiamo proposto alle community dei nostri clienti contenuti social originali e dal forte engagement, consci di una maggior presenza online delle persone, vista la costrizione a rimanere presso le abitazioni. Abbiamo spinto di più, rispetto ai mesi precedenti, i progetti di influencer marketing, convinti della necessità di una comunicazione il più diretta e autorevole possibile. Nelle occasioni di eventi dal carattere più istituzionale, abbiamo optato per il

format phygital, sfruttando il meccanismo della diretta streaming: grazie ad una rete di fornitori che ci ha supportato a livello tecnico, abbiamo avuto ottimi feedback relativi alla fruizione dei contenuti proposti.

La grande sfida sarà trovare il miglior modo per non perdersi nella rete, di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dai vari tool e piattaforme, e di individuare la più idonea modalità di interazione con il target per ogni specifico progetto”.

“Questo nuovo approccio prenderà sempre più piede anche nel futuro prossimo - aggiunge Giancarlo Sampietro (foto sopra), chief strategy officer Uniting Group -. Un esempio su tutti: gli eventi di employer branding o le convention per dipendenti e forza vendita, che a mio avviso saranno già dai prossimi anni spostate quasi totalmente su canali digitali”.

Una delle conseguenze dirette di questa digitalizzazione è la maggiore affermazione di un approccio multicanale, che sarà sempre più predominante. Come spiega Sergio Brizzo, ceo Across: “L’indispensabilità dell’online è una delle principali lezioni che le aziende hanno imparato in questo difficile periodo, ma già nei mesi precedenti era evidente come ogni azione mirasse a un unico punto d’arrivo: abbattere il muro tra online e offline. È importante, di conseguenza, che le aziende perseguano una vera omnicanalità integrando tutti i touchpoint, sia fisici che digitali”.

Diego lifonti

 “Questo periodo è servito mettere a servizio delle imprese un contenuto mirato sulla piattaforma giusta con il tono di voce più opportuno - aggiunge Diego Lifonti, presidente The Story Group -. E anche pensare a nuovi paradigmi, senza farsi guidare da quanto accaduto in passato. Per quanto ci riguarda ci stiamo attrezzando per rafforzare le sinergie che si possono creare tra earned, owned e paid media utilizzando i tre linguaggi della comunicazione contemporanea: testo, visual e video. L’importante è generare coinvolgimento dell’audience sapendo toccare i tasti giusti. Stimolare le emozioni è importante, ma sempre con sobrietà”.

tassi

 Creare engagement e mantenere il rapporto con il consumatore: ecco quello di cui avranno sempre più bisogno le aziende. Come spiega Tiziano Tassi, ceo Caffeina: “Per il 2021 i manager con cui lavoriamo ci chiedono progetti che li aiutino a instaurare una relazione con i propri clienti e di sviluppare delle piattaforme che li abilitino a creare dei dati di prima parte. Con l’avvento della cookiepocalypse, molte aziende si stanno strutturando per capitalizzare gli investimenti fatti e creare degli asset propri da

utilizzare in futuro. Nei prossimi anni il marketing digitale è destinato a cambiare moltissimo, e diventare
un terreno molto più sfidante per tutta la nostra industry”.

A monte, però, rimarrà un trend emerso con forza in questi mesi, e cioè il bisogno delle aziende di veri partner di consulenza, che, come spiega Marco Loguercio, fondatore Find: “necessitano veramente di grande supporto su molti fronti, a partire dall'organizzazione interna, per cogliere al meglio le opportunità del commercio elettronico. E noi ci stiamo strutturando per aiutarle anche in questo modo”.

I trend del digital marketing secondo Across
Le tendenze emerse dalle agenzie interpellate sono confermate anche da una recente ricerca di Across sui trend del 2021 nel digital marketing. L’accelerazione nella digitalizzazione ha prima di tutto contribuito all’incremento del traffico online destinato ad aumentare ancora nel corso del 2021: sempre più aziende sono online e soprattutto sempre più utenti ricercano informazioni tramite il web. Per rispondere a questa esigenza, nel 2021 il canale Native Advertising, dove qualità e performance si incontrano, continuerà a crescere. La forza del Native sta nella sua non invasività: grazie a una combinazione accattivante di titoli e immagini l’annuncio pubblicitario si mimetizza tra i contenuti editoriali di importanti portali di informazione e magazine online, ma allo stesso tempo attira l’attenzione dell’utente. La qualità raggiunta da questo canale è molto alta, perché l’annuncio viene visto solo da persone interessate al prodotto/servizio. Il Native Advertising si confermerà uno dei migliori modi per ottenere ottime performance e aumentare la brand awareness.

Un altro trend è legato alla personalizzazione della consulenza virtuale, con l’affermazione del Virtual Assistant. Questa evoluzione è legata, da un lato, all’esplosione della nascita di nuovi e-shop; da un altro, al Covid che ha velocizzato molto l’approccio delle aziende alla digitalizzazione in assenza di personale fisico in lockdown. Nel 2021, quindi, poiché la connessione tra online e negozio fisico diventerà ancora più importante, bisognerà puntare sulla personalizzazione offerta da un virtual shopper; ad esempio proponendo prodotti specifici che l’utente ha già provato in store.

Sarà poi necessario guardare agli investimenti social e all’influencer marketing a 360 gradi, con particolare attenzione a TikTok, che sta segnalando una crescita particolarmente repentina. I social hanno sviluppato criteri di targetizzazione sempre più specifici, grazie ai quali, per emergere, sarà sempre più importante creare inserzioni che verranno visualizzate da un’audience selezionata. Per utilizzare i social media a scopo di marketing, soprattutto nei prossimi tempi si assisterà a un approccio più autentico e basato sui contenuti di qualità, così da coinvolgere il giusto target di clienti e generare lead su Instagram e altri social.

Inoltre, la parola d’ordine del 2021 sarà ‘integrazione’, sia attraverso l’utilizzo di nuove soluzioni Crm (Customer Relationship Management) per avere servizi più strutturati, sia attraverso una cooperazione differente tra i reparti interni. Nel 2021, il digital avrà sempre più bisogno di sistemi integrati, che consentano di finalizzare gli obiettivi di business con tempi e costi di investimento dimezzati.
Last but not least, la propensione all’omnicanalità. L’indispensabilità dell’online è una delle principali lezioni che le aziende hanno imparato in questo difficile periodo. È importante, di conseguenza, che le aziende perseguano una vera omnicanalità integrando tutti i touchpoint, sia fisici che digitali. Nel 2021, quindi, essere omnichannel non sarà più un plus ma un requisito fondamentale, inteso come una sinergia totale tra online e offline.


Green Media Lab insieme a Cortilia
Durante la prima fase dell'emergenza sanitaria Cortilia, celebre food tech company che, attraverso un’innovativa piattaforma di e-commerce, consente di ricevere direttamente a domicilio prodotti a filiera corta di alta qualità, ha scelto Green Media Lab per le attività di comunicazione, advisory e consulenza strategica nell'ambito della responsabilità socio-ambientale. L’agenzia ha affiancato l'azienda in un periodo estremamente complicato e oggi prosegue il percorso di collaborazione per raggiungere
importanti obiettivi di comunicazione e non solo.


The Story Group ‘unplugga’ l’evento Mps
A caratterizzare l’edizione ’2020 dell’evento annuale del wealth management della Banca Monte dei Paschi di Siena, quest’anno intitolato ‘Uniti, interpreti del futuro’, è stato il nuovo format ‘Mps Private Unplugged’, ideato da The Story Group con la collaborazione tecnica e produttiva di Uevents.
Una tre giorni virtuale, a elevato impatto emotivo grazie ai numerosi momenti di interazione. Condotto dai giornalisti televisivi Andrea Cabrini e Jole Saggese (Class Cnbc), l’evento ha visto intervenire il nuovo ad, Guido Bastianini, i top manager, e Luciano Floridi, uno dei principali interpreti dell’impatto di Internet. Numerosi i supporti video, culminati in una produzione ad hoc: il reportage-documentario ‘Il Fattore Ascolto’ realizzato dalla social content factory dell’agenzia, che nelle sue tre puntate ha fornito spunti di dibattito e riflessione.


Uniting Group, attività ‘phygital’ per Pringles
Per il progetto ‘Che tubo facciamo?’, ideato per Pringles, Uniting Group è partita sviluppando la campagna in collaborazione con i The Jackal e i più famosi TikToker italiani, per presidiare al meglio tutti i canali social, ‘atterrando’ poi sul territorio con attività mirate e assolutamente sicure dal punto di vista sanitario con l’obbiettivo di coinvolgere in sicurezza il target di riferimento e farlo interagire col prodotto. Una campagna premiata nella categoria ‘Digital/Hybrid Brand Experience’ al Bea Italia 2020.

 

xister Reply avvicina Loacker alle famiglie
All’indomani del traumatico lockdown del 9 marzo scorso, xyster Reply si è preoccupata di fornire soluzioni di svago per le famiglie che si trovavano nella inedita situazione a dover gestire i propri figli lontani dalle scuole. È nata così una linea di servizi ad hoc per i brand più ‘familiari’ che hanno sentito l’esigenza di contribuire ad alleggerire il peso di quella drammatica fase. Per il cliente Loacker, brand da sempre vicino alle famiglie, è stato realizzato il progetto ‘#RestiamoACasa’ volto a supportare le mamme e i papà con attività pensate per rendere più piacevole il tempo da passare in casa con i bambini e scatenare la loro manualità e fantasia.