Inchieste
Pala a Sorrell: "Nei media in Italia professionisti onesti e di valore"
Ernesto Pala, presidente e
amministratore delegato di ZenithOptimedia, nonché presidente
della consulta Media di AssoComunicazione,
interviene sulla questione Benatti-Sorrell con una nota che volentieri
pubblichiamo. Ricordiamo che Pala aveva già espresso un suo parere in
merito il 7 febbraio (vedi notizia correlata):
"Le ultime affermazioni apparse sulla stampa mi spingono a riflettere a voce alta su quanto sta avvenendo, fermo restando che non intendo assolutamente entrare nel merito dei fatti e tanto meno esprimere un giudizio su come il gruppo Wpp stia gestendo le cose; riguarda esclusivamente loro ed a loro capire se le circostanze siano state tali da suggerire un'azione così forte. A me interessa esprimere con chiarezza e precisione alcuni concetti.
Il mondo dei media in Italia, forse ancor più che altri sistemi complessi, è formato per la stragrande maggioranza da manager di grande capacità e professionalità; mi riferisco non solo alle persone che lavorano nelle Agenzie Media, qualunque sia il loro grado e ruolo aziendale, ma anche alle Concessionarie ed alle aziende che investono in pubblicità, con cui quotidianamente lavoriamo e tra cui ci sono, a vari livelli, professionisti di comprovato valore e serietà.
Se mai siano sorti dubbi o perplessità dalle affermazioni di Sir Martin Sorrell, è assolutamente improprio che tali dubbi debbano riferirsi a tutto il sistema media italiano ed ai professionisti che vi operano. Da anni ci sono sistemi condivisi a livello internazionale che regolamentano i rapporti tra gli operatori; sono procedure che sono andate via via perfezionandosi ed apportando non solo maggiore professionalità, ma sempre più chiarezza e trasparenza.
Se alcune azioni poco corrette possono essere avvenute, e aggiungerei che sono ancora da provare, bene ha fatto Sir Martin Sorrell ad intervenire prontamente e con decisione, ma sarebbe un gravissimo errore che le sue accuse ricadessero sull'intero settore e potessero in alcun modo intaccare l'immagine di onestà professionale che molta parte degli attori hanno".