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Wired Next Fest. Wavemaker e Sky, quando l'agenzia media è sempre più parte delle decisioni d'azienda. Vergani: "Quasi il 50% della nostra redditività è generato da tutto ciò che non è media"

Un incontro all'insegna della contaminazione delle competenze sul palco dell'evento di cui è supporter la sigla parte di WPP Group. Il CEO Luca Vergani ha illustrato il nuovo corso dell'agenzia in adattamento ai cambiamenti in atto nell'industry della comunicazione, che hanno comportato la necessità di figure professionali nuove e ricercatissime, anche dalle aziende, quali Data Scientist e Content Social Manager.

Le tecnologie, soprattutto digitali, hanno generato nuovi tipi di relazione tra aziende e consumatori. Come si stanno attrezzando le agenzie per fronteggiare questo cambiamento?  Ne hanno dibattuto sul palco del Wired Next Fest il Ceo di Wavemaker (event supporter) Luca Vergani e il Chief digital officer di Sky Italia Aldo Agostinelli.

"Più il mondo si complica e più le aziende hanno bisogno di persone che le aiutino a risolvere i vari problemi che si presentano loro. Il ruolo dell'agenzia cambia di conseguenza. Innanzittutto nella velocità alla quale ti devi adattare all'evoluzione del contesto, dei consumatori e alle modalità per raggiungerli. Ma bisogna essere anche agili e flessibili nella riorganizzazione e nel cambiamento dei profili professionali dei quali l'agenzia ha bisogno per fronteggiare il cambiamento" ha spiegato Vergani.

Entrando più nel dettaglio il manager ha parlato di tecnologia che chiama persone che abbiano un certo tipo di competenze, la modalità di raggiungere i consumatori molto più guidata dal contenuto che dal media attraverso il quale il contenuto è veicolato, e tutto ciò genera l'esigenza per un'agenzia media di arruolare persone con un profilo diverso da quello tipico del passato. "Non vogliamo però fare concorrenza alle agenzie creative. Vogliamo gestire il contenuto in maniera rilevante utilizzando dati e tecnologie che abbiamo a disposizione" ha puntualizzato Vergani.

Per Wavemaker tutto nasce con la creazione all'interno dell'agenzia di una business unit focalizzata sui contenuti. Tra i primi clienti a servirsene Sky Italia, di cui, aggiunge Vergani: "abbiamo iniziato a gestire alcune delle properties digitali e social del mondo Sky. Quello è stato un primo momento nel quale ci siamo trovati come agenzia a dovere trattare, gestire e creare contenuti senza snaturare il nostro modo di approcciare questo mondo. Ad esempio dall'analisi dei dati e delle informazioni abbiamo cambiato il nostro modo di creare video per le properties social di Sky, sottotitolandoli per contrastare il fenomeno dell'eliminazione dell'audio durante lo scroll della pagina social"

Aldo Agostinelli, a proposito di social, ha poi evidenziato che lato azienda non si possono più approcciare solo attraverso operazioni paid: "Noi a un certo punto abbiamo deciso di passare da un tipico investimento pagato a un investimento organico. Da qui la necessità di coinvolgere Wavemaker, che ci ha portato innanzittutto una grande potenza analitica sui dati che ha fornito loro gli spunti creativi corretti per generare video, per  nostri brand quali SkyTg24 o NowTv, nella maniera più ingaggiante possibile. I risultati sono stati enormi su tutti i canali con una paid estremamente ridotta."

Il tema delle competenze per Sky, che negli ultimi anni ha lanciato molte novità tecnologiche, rimane ancora un grande problema perché "non si trovano. Abbiamo 10 posizioni aperte ma nonostante ci siano molte persone in cerca di lavoro, scarseggiano sul mercato certi tipi di profili come Data Scientist e Content Social Manager."

E anche in ambito di competenze una delle soluzioni che un'azienda ha è proprio quella di affidarsi al team di agenzia. Come un'agenzia può aiutare le aziende ad essere veloci ad adattarsi al cambiamento e stare al passo con i tempi? Vergani non ha dubbi "riuscendo ad essere coinvolta dall'azienda su aree più progettuali e meno di delivery. Il fattore che fa la differenza è quando le aziende ti danno la possibilità di avere una o due persone fisicamente sempre da loro, come fa Sky con noi."

Questa la direzione intrapresa dall'agenzia media di WPP, che oggi vanta una redditività generata per quasi il 50% dalla somma di tutte le attività che non hanno a che fare con il media

A occuparsi di contenuti e social media sono già 40 le persone della sigla e le 5 che attualmente sono dedicate all’area tech a breve arriveranno ad essere tra i 10 e 15. Così ha spiegato a margine del suo intervento Luca Vergani.

In tema di gare invece il manager ha ricordato che Wavemaker ha rinunciato a partecipare a quella di Mercedes (leggi news) e non sa ancora se sarà coinvolta nel pitch che Fiat Chrysler Automobiles ha indetto nel Nordamerica. Mondelez (leggi news) e Italo sono infine due gare in cui Wavemaker è attualmente ancora coinvolta.