Interviste
UNA: Il mercato degli investimenti media è solido e chiuderà a +3% (8,9 mld). Con l'Experiential Market tocca i 13 mld. Arduini: "In uno scenario in cambiamento, le agenzie guardino al futuro cavalcando l'innovazione con creatività, disruption e impegno"
In occasione di Comunicare Domani, l’evento organizzato da UNA – Aziende della Comunicazione Unite tenutosi ieri presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia dal tema “Il futuro non è più quello di una volta”, sono state presentate le stime sugli investimenti media per la fine dell’anno in corso e una prima previsione sul 2024.
L’anno ha mostrato una vulnerabilità in termini macroeconomici sia a livello globale sia locale, con un PIL in positivo ma contenuto e un’inflazione in calo, ma non ancora al livello sperato. In Italia i consumatori sembrano mantenere una certa serenità, anche se alcuni timori – dal reddito insufficiente ai ritmi di vita sempre più frenetici che non consentono di godersi la quotidianità – continuano a essere presenti.
In questo contesto però, come emerge dalla presentazione di Centro Studi UNA e UNA Media Hub, il settore pubblicitario si dimostra solido e nel 2023 si stima che raggiunga un valore di 8.903 milioni, con una crescita del 3%.
Nel 2024 si navigherà a vista. Ci sono diversi segnali positivi per immaginare un mercato in crescita, stimato dal Media Hub tra un +2,5% e un +2,9%. Come ha commentato Davide Arduini, presidente UNA " L’anno a venire sarà caratterizzato dagli Eventi sportivi, come gli Europei di calcio in Germania, le Olimpiadi in Francia, oltre al ritorno di investimenti derivanti da settori storici, tra i quali l’Auto, l’FMCG, il Turismo e il mercato media/editoria” ma nonostante ciò, continua a esserci una discreta preoccupazione per l’instabilità geo-politica ed economica”.
ll tema dell’evento UNA di quest’anno è ‘Il futuro non è più quello di una volta’ e, parlando di futuro Arduini, nel suo discorso di apertura, prendendo in considerazione la parola 'trend', ha evidenziato cinque fattori chiave da prendere in considerazione, cominciando dai tempi attuali 'TIMES, un periodo contraddistinto dai conflitti internazionali, che impattano direttamente sul mondo della comunicazione.
Ma anche un contesto che cambia così velocemente da subire il Mona Lisa Effect, tanto che si ha l'impressione che cambi da ogni lato o prospettiva lo si consideri. Si riscontra tuttavia una grande resilienza dei consumatori, delle aziende e dei cittadini, una tendenza già evidente durante e post pandemia che ha portato le imprese a compendere che devono collaborare e a impegnarci concretamente per l'ambiente e la società come richiesto dai consumatori. La sostenibilità è diventata una asset imprescindibile, sebbene abbia un costo per chi la persegue davvero come un valore. E poi c’è la RESILIENZA, dei consumatori, delle aziende e dei cittadini in generale, diventata ancora più evidente dal periodo della pandemia.
ENVIRONMENT: dopo il 2020 le aziende hanno capito che devono collaborare per crescere e che i consumatori chiedono ai brand di fare “qualcosa di più”. Ambiente e sostenibilità si affermano come temi imprescindibili, ma la sostenibilità ha un costo. NUMBNESS: i consumatori, sottolinea il presidente UNA, sono come intorpiditi perchè sottoposti quotidianamente a decine di migliaia di messaggi pubblicitari che creano confusione. In questa foschia le agenzie sono chiamate a realizzare una comunicazione efficace facendo leva sull'attention. DISRUPTION: in questa grande complessità, le imprese devono cavalcare la via dell'innovazione in comunicazione.