Inchieste
Balich: "Massima correttezza nel mio operato al Padiglione Italia. Continuerò a supervisionare l'Albero della Vita"
Dopo le ultime vicende che hanno travolto il Padiglione Italia, l'Albero della Vita e la figura e il ruolo di Marco Balich, ecco la dichiarazione dello stesso direttore artistico del concept del Padiglione Italia a Expo 2015.
A seguito delle vicende che nelle ultime settimane hanno visto sotto i riflettori dell'Autorità Nazionale Anticorruzione guidata da Raffale Cantone il Padiglione Italia di Expo 2015 e, insieme a esso, l'Albero della Vita e gli incarichi di progettazione e realizzazione a esso connessi (vedi notizie correlate a fondo pagina), riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione di Marco Balich (FOTO), ideatore e direttore artistico del concept del Padiglione Italia.
"Sono contento che si sia finalmente capito che una grande manifestazione ha bisogno di un’icona e che sia stata scelta la mia proposta. Mi fa sorridere leggere sugli organi di informazione che ‘sono fuori dal progetto perché la progettazione verrà affidata ad altri’. Scusate, non capisco di cosa si stia parlando: io non sono un progettista.
Io ho avuto una visione, un’idea che un team di tecnici e ingegneri tra i migliori al mondo ha sviluppato e che la mia società, BWS, ha pagato. Ho acconsentito a regalare questo progetto definitivo per permettere la costruzione dell’Albero nonostante i molti ritardi indipendenti da noi.
Questo a condizione che venisse sgomberato il campo da qualunque dubbio o illazione sull’operato mio e della mia società, che lavora in tutto il mondo in modo rispettato e richiesto.
Tutto il mio rapporto con il Commissario Bracco, che ringrazio, e con il Padiglione Italia, è sempre stato imperniato sulla massima correttezza e reciproca fiducia.
Continuerò quindi a supervisionare la realizzazione del progetto artistico della costruzione dell’Albero e delle relative tecnologie seguite rispettivamente da Sistema Brescia e dal Politecnico di Milano.
Auguro a tutti i visitatori di divertirsi e ispirarsi di fronte alla mia icona ed agli spettacoli che creeremo per Expo 2015 e che quotidianamente animeranno l’Albero della Vita".
"Sono contento che si sia finalmente capito che una grande manifestazione ha bisogno di un’icona e che sia stata scelta la mia proposta. Mi fa sorridere leggere sugli organi di informazione che ‘sono fuori dal progetto perché la progettazione verrà affidata ad altri’. Scusate, non capisco di cosa si stia parlando: io non sono un progettista.
Io ho avuto una visione, un’idea che un team di tecnici e ingegneri tra i migliori al mondo ha sviluppato e che la mia società, BWS, ha pagato. Ho acconsentito a regalare questo progetto definitivo per permettere la costruzione dell’Albero nonostante i molti ritardi indipendenti da noi.
Questo a condizione che venisse sgomberato il campo da qualunque dubbio o illazione sull’operato mio e della mia società, che lavora in tutto il mondo in modo rispettato e richiesto.
Tutto il mio rapporto con il Commissario Bracco, che ringrazio, e con il Padiglione Italia, è sempre stato imperniato sulla massima correttezza e reciproca fiducia.
Continuerò quindi a supervisionare la realizzazione del progetto artistico della costruzione dell’Albero e delle relative tecnologie seguite rispettivamente da Sistema Brescia e dal Politecnico di Milano.
Auguro a tutti i visitatori di divertirsi e ispirarsi di fronte alla mia icona ed agli spettacoli che creeremo per Expo 2015 e che quotidianamente animeranno l’Albero della Vita".