Interviste

Corricelli, consigliere delegato MenCompany: "Ancora poca cultura degli eventi in azienda"

Progetti a prezzi fuori mercato, confusione e poca chiarezza nei budget da parte delle aziende, ma anche una buona dose di ottimismo per il futuro. MenCompany commenta così il mercato degli eventi, e si attrezza puntando sull’integrazione tra digitale ed eventi territoriali.

Proseguono le interviste realizzate da e20express.it ad alcune delle maggiori agenzie di eventi per azzardare un primo bilancio della situazione di mercato a inizio 2010.

Corricelli.JPGDopo aver dato la parola ad Alberto Camerino, amministratore delegato Gruppo Input e a Maria Luisa Ciccone, amministratore delegato Incentive Power Travel - AllEvents group (vedi notizie correlate), oggi sentiamo Nicola Corricelli, consigliere delegato MenCompany.

Come avete iniziato il 2010?
Con grande entusiasmo, ma consapevoli che sarà ancora un anno di assestamento. Il mercato si sta muovendo. Ne primi due mesi dell’anno siamo già stati coinvolti in un numero di gare pari al 50% del totale annuo. Un particolare è diverso, però: il 30% di queste sono state modificate più volte in fase di brief. Questo la dice lunga sul fatto che le aziende stesse hanno idee a volte poco chiare sugli obiettivi.

Come percepite il mercato?
Il mercato degli eventi sta vivendo un momento di gran confusione. Ci sono agenzie in cattive acque, o semplicemente ‘in panico’ per la situazione economica non rosea, che propongono progetti a prezzi fuori mercato. Questo genera ulteriore confusione nelle aziende, presso le quali molto spesso manca già una vera e propria cultura degli eventi.

Siete impegnati su molti progetti?
Siamo impegnati su progetti come ‘Parco in Comune’ e per le attività che organizzeremo in un parco, di cui non posso anticipare il nome, in occasione dei Mondiali di Calcio. Stiamo organizzando due grandi eventi per il Fuori Salone, e due roadshow che dovrebbero svolgersi tra aprile giugno, uno per un gruppo bancario, uno per un’azienda cosmetica. Inoltre, stiamo lavorando per un’azienda di consumer electronics su un progetto focalizzato sui punti vendita e su uno dedicato al coinvolgimento della forza vendita. Infine, nel secondo semestre dell’anno saremo impegnati per la realizzazione del secondo Festival Internazionale della Luce (dicembre 2010, ndr), che arricchiremo con più designer, laboratori e un concorso.

Avete ottenuto nuovi incarichi di recente?
Abbiamo acquisito due nuovi clienti, ma stiamo anche puntando alla fidelizzazione di quelli già acquisiti.

Cosa vedete nel futuro del mercato degli eventi?
Prevedo ancora un periodo di difficoltà, ma confido nel fatto che il settore riesca a convogliare gli entusiasmi e le risorse in modo più efficace. In particolare, per quanto riguarda le gare vorrei che ci fosse maggiore chiarezza e coerenza da parte delle aziende a proposito del budget e che si acquisisse la consuetudine di retribuire i progetti presentati.

Come avete reagito alla crisi? Come vi siete attrezzati? Avete sviluppato nuovi servizi?
Siamo riusciti a fronteggiare la crisi al meglio, tanto che il 2009 ci ha dato comunque soddisfazioni. Abbiamo creato una unit focalizzata sulle problematiche legate all’occupazione del suolo pubblico, e un team che mettiamo in campo per ogni progetto da noi seguito, composto da un web specialist, una persona dedicata alle ricerche e una specializzata in ecosostenibilità.
Riteniamo il digitale fondamentale per qualsiasi progetto. Promuoviamo la cultura del digitale, per tutti gli eventi da noi firmati, in particolar modo per le attività legate al territorio. Non si può più prescindere dal web, che rappresenta una grande opportunità di contatto per le aziende, essenziale anche per creare un’eco dopo ogni evento di comunicazione.

Quali sono i format di eventi che hanno ‘tenuto’ nonostante la crisi?
Eventi di servizi. Iniziative che coinvolgono il consumatore offrendogli ‘qualcosa’, un servizio, un ‘ricordo’ tangibile che lo segua anche a evento terminato.

Ci sono gare in ballo in questo periodo?
Attualmente siamo coinvolti in otto gare, ma non posso fornire maggiori particolari.

Marina Bellantoni