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Barilla: nel 2013 fatturato a +2,5% e 300 mln in mktg e com. In Italia rilancio di Voiello
Nonostante la congiuntura economica ancora negativa, il Gruppo
Barilla nel 2013 ha registrato una crescita, sia a livello di volumi
(+4%) che di fatturato (+2,5%). E, forte delle performance che hanno caratterizzato i primi mesi del 2014, stima per l'anno in corso un'ulteriore aumento di volumi e di fatturato, che dovrebbero segnare entrambi un +3%.
I risultati raggiunti sono stati presentati nel tradizionale incontro annuale organizzato dall'azienda oggi, 27 maggio, a Milano, che per la prima volta è stato anche l'occasione per presentare il Bilancio di sostenibilità, a dimostrazione di quanto il Gruppo consideri fondamentale questo aspetto, che ispira l'intera strategia di crescita, basata sul principio 'Buono per te, buono per il pianeta'.
"Nell’esercizio 2013 è entrata nel vivo la nuova strategia, che prevede una concentrazione sulle attività strategiche per offrire prodotti di qualità superiore e la
crescita mirata nei principali mercati attuali e in selezionate economie emergenti - ha esordito Guido Barilla, Presidente del Gruppo Barilla - . Il nostro impegno è teso a promuovere corrette abitudini alimentari, riducendo allo stesso l'impatto ambientale della nostra azienda". E sulla situazione del nostro Paese, il manager ha commentato: "Credo che il risultato delle elezioni rappresenti un'indicazione positiva e che possa essere un indirizzo verso una maggiore stabilità. Il Paese ha bisogno di intraprendere un percorso chiaro, sereno e a lungo termine per lasciarsi alle spalle la crisi".
Venendo ai risultati economici, come ha spiegato l'Ad Claudio Colzani ai microfoni di ADVexpressTv, il fatturato 2013 ha raggiunto i 3,535 miliardi di
euro (+2,5% di crescita operativa a parità di perimetro - ricordiamo che nel 2013 è stata completata la cessione della società tedesca Lieken). L’EBITDA ricorrente del 2013 si è attestato al 12% del fatturato (rispetto al 10,8% del 2012). In valori assoluti, si è passati dai 433 milioni del 2012 ai 425 del 2013. Prosegue a ritmi serrati la riduzione dell’indebitamento: dai 688 milioni di euro del 2011, si era arrivati ai 574 milioni del 2012, scesi a 347 milioni nel 2013.
Per quanto attiene ai volumi, lo scorso anno sono cresciuti del +4%. Un successo ottenuto grazie soprattutto alle ottime performance registrate fuori dall'Italia con il business pasta e sughi (meal solution, ndr.), in particolare in Brasile dove, come ha dichiarato Colzani ai nostri microfoni, con il lancio della pasta di grano tenero nel 2013 si è registrato in un anno il raddoppio del fatturato.
In crescita anche il business in Russia e l'espansione non si arresta: l'azienda è pronta a presidiare la Polonia e, da luglio 2014, al ritorno nel Regno Unito. Inoltre, molta attenzione è riservata alla Cina, dove a settembre debutterà la pasta per il wok. Uno dei capisaldi della strategia del Gruppo continua infatti a essere la customizzazione dei prodotti sulla base delle esigenze dei consumatori locali.
I risultati raggiunti sono stati presentati nel tradizionale incontro annuale organizzato dall'azienda oggi, 27 maggio, a Milano, che per la prima volta è stato anche l'occasione per presentare il Bilancio di sostenibilità, a dimostrazione di quanto il Gruppo consideri fondamentale questo aspetto, che ispira l'intera strategia di crescita, basata sul principio 'Buono per te, buono per il pianeta'.
"Nell’esercizio 2013 è entrata nel vivo la nuova strategia, che prevede una concentrazione sulle attività strategiche per offrire prodotti di qualità superiore e la
crescita mirata nei principali mercati attuali e in selezionate economie emergenti - ha esordito Guido Barilla, Presidente del Gruppo Barilla - . Il nostro impegno è teso a promuovere corrette abitudini alimentari, riducendo allo stesso l'impatto ambientale della nostra azienda". E sulla situazione del nostro Paese, il manager ha commentato: "Credo che il risultato delle elezioni rappresenti un'indicazione positiva e che possa essere un indirizzo verso una maggiore stabilità. Il Paese ha bisogno di intraprendere un percorso chiaro, sereno e a lungo termine per lasciarsi alle spalle la crisi".
Venendo ai risultati economici, come ha spiegato l'Ad Claudio Colzani ai microfoni di ADVexpressTv, il fatturato 2013 ha raggiunto i 3,535 miliardi di
euro (+2,5% di crescita operativa a parità di perimetro - ricordiamo che nel 2013 è stata completata la cessione della società tedesca Lieken). L’EBITDA ricorrente del 2013 si è attestato al 12% del fatturato (rispetto al 10,8% del 2012). In valori assoluti, si è passati dai 433 milioni del 2012 ai 425 del 2013. Prosegue a ritmi serrati la riduzione dell’indebitamento: dai 688 milioni di euro del 2011, si era arrivati ai 574 milioni del 2012, scesi a 347 milioni nel 2013.
Per quanto attiene ai volumi, lo scorso anno sono cresciuti del +4%. Un successo ottenuto grazie soprattutto alle ottime performance registrate fuori dall'Italia con il business pasta e sughi (meal solution, ndr.), in particolare in Brasile dove, come ha dichiarato Colzani ai nostri microfoni, con il lancio della pasta di grano tenero nel 2013 si è registrato in un anno il raddoppio del fatturato.
In crescita anche il business in Russia e l'espansione non si arresta: l'azienda è pronta a presidiare la Polonia e, da luglio 2014, al ritorno nel Regno Unito. Inoltre, molta attenzione è riservata alla Cina, dove a settembre debutterà la pasta per il wok. Uno dei capisaldi della strategia del Gruppo continua infatti a essere la customizzazione dei prodotti sulla base delle esigenze dei consumatori locali.
L'obiettivo è, come dichiarato in passato dal Gruppo, è raggiungere nel 2020 il raddoppio del fatturato (6 miliardi) rispetto al 2012 (3,1 miliardi). La strada è ancora lunga ma, nei Paesi di maggior interesse, potrebbero essere valutate anche delle acquisizioni.
Per quanto riguarda l'Italia, come ha sottolineato Colzani ai microfoni di ADVexpressTv, i volumi sono cresciuti dell’1% nel 2013. Anche se il mercato è in calo, Barilla continua a investire nel Paese: dopo l’apertura dello stabilimento sughi a Robbiano (Parma) nel 2012, con un investimento pari a 42 milioni di euro, l’azienda ha stanziato 11 milioni di euro per aprire un magazzino automatizzato nel 2013 e ha da poco iniziato a costruire sili di stoccaggio grano con una connessione ferroviaria, dimezzando il trasporto via gomma del grano in arrivo a Parma, dove si trova il più grande stabilimento di pasta al mondo.
Tre i prodotti su cui si stanno concentrando gli sforzi del Gruppo Barilla nel nostro Paese: la pasta gluten free, che in pochi mesi ha raggiunto la leadership nel segmento in Italia e ha già il 25% di quota negli Stati Uniti; la pasta Voiello, che sarà oggetto di un importante rilancio anche in comunicazione, e le Focaccelle, un nuovo prodotto di Mulino Bianco con il quale l'azienda, per prima, entra nel mercato della focaccia, che vale 2 miliardi di euro.
Come ha anticipato Colzani ai nostri microfoni, sia Voiello che le Focaccelle saranno sostenute con un importante investimento in comunicazione. La campagna Voiello, firmata da Nadler Larimer & Martinelli, è già on air, fa leva sul payoff 'Lo senti. E' Voiello' ed è declinata in affissione in varie città d'Italia e sul web. Partirà invece il 29 giugno il piano di advertising a supporto delle Focaccelle, a firma JWT, che coinvolgerà televisione, web e outdoor con protagonista Antonio Banderas.
A livello globale nel 2013 il Gruppo Barilla ha investito 300 milioni di euro in marketing e comunicazione, di cui quasi il 10% nel digital. Il budget è confermato anche quest'anno ed è in crescita. In Italia la comunicazione, che assorbe il 45% del totale, continua a rivestire un ruolo fondamentale: restano confermati sia gli investimenti (nel 2013 il budget in marketing e comunicazione è cresciuto dell'1%), sia i partner, ovvero Y&R per Barilla, JWT per Mulino Bianco, Armando Testa per Pan di Stelle, Nadler Larimer & Martinelli per Voiello e Marimo per GranCereale.
Tra le idee in cantiere, dopo il successo di Guardatustesso, realizzata con Y&R Group, Google e National Geographic Channel, che ha permesso ai consumatori di visitare virtualmente negli stabilimenti dei sughi (leggi news), c'è quella di replicare lo stesso modello anche per altri stabilimenti.
"Barilla è un'azienda che investe moltissimo in tecnologia e in innovazione ed è bello creare delle iniziative che consentano di comunicare anche questo", ha chiosato Colzani.
A Roberto Ciati, direttore sosteniblità del Gruppo, il compito di presentare i risultati raggiunti su questo fronte. Il 2013 è stato contrassegnato da un risparmio del 27% di
emissioni Co2 nelle fabbriche del Gruppo rispetto ai dati del quinquennio precedente e del 25% sul consumo totale d’acqua degli stabilimenti. Il traguardo, ambizioso ma raggiungibile, è quello di ridurre nel 2020 del 30% sia le emissioni di Co2 sia il consumo di acqua per tonnellata di prodotto finito.
Ispirata dal Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN), centro di pensiero diventato Fondazione BCFN a inizio 2014, l’azienda ha portato la doppia piramide alimentare e ambientale all’interno della strategia di crescita e punta a raddoppiare il volume di prodotto alla base delle piramide alimentare al 2020. Inoltre, è una novità recente l'isitituzione del Diversity and Inclusion Board, che avrà il compito di promuovere l'adozione di policy a sostegno della diversità e dell'inclusione.
Per quanto riguarda l'Italia, come ha sottolineato Colzani ai microfoni di ADVexpressTv, i volumi sono cresciuti dell’1% nel 2013. Anche se il mercato è in calo, Barilla continua a investire nel Paese: dopo l’apertura dello stabilimento sughi a Robbiano (Parma) nel 2012, con un investimento pari a 42 milioni di euro, l’azienda ha stanziato 11 milioni di euro per aprire un magazzino automatizzato nel 2013 e ha da poco iniziato a costruire sili di stoccaggio grano con una connessione ferroviaria, dimezzando il trasporto via gomma del grano in arrivo a Parma, dove si trova il più grande stabilimento di pasta al mondo.
Tre i prodotti su cui si stanno concentrando gli sforzi del Gruppo Barilla nel nostro Paese: la pasta gluten free, che in pochi mesi ha raggiunto la leadership nel segmento in Italia e ha già il 25% di quota negli Stati Uniti; la pasta Voiello, che sarà oggetto di un importante rilancio anche in comunicazione, e le Focaccelle, un nuovo prodotto di Mulino Bianco con il quale l'azienda, per prima, entra nel mercato della focaccia, che vale 2 miliardi di euro.
Come ha anticipato Colzani ai nostri microfoni, sia Voiello che le Focaccelle saranno sostenute con un importante investimento in comunicazione. La campagna Voiello, firmata da Nadler Larimer & Martinelli, è già on air, fa leva sul payoff 'Lo senti. E' Voiello' ed è declinata in affissione in varie città d'Italia e sul web. Partirà invece il 29 giugno il piano di advertising a supporto delle Focaccelle, a firma JWT, che coinvolgerà televisione, web e outdoor con protagonista Antonio Banderas.
A livello globale nel 2013 il Gruppo Barilla ha investito 300 milioni di euro in marketing e comunicazione, di cui quasi il 10% nel digital. Il budget è confermato anche quest'anno ed è in crescita. In Italia la comunicazione, che assorbe il 45% del totale, continua a rivestire un ruolo fondamentale: restano confermati sia gli investimenti (nel 2013 il budget in marketing e comunicazione è cresciuto dell'1%), sia i partner, ovvero Y&R per Barilla, JWT per Mulino Bianco, Armando Testa per Pan di Stelle, Nadler Larimer & Martinelli per Voiello e Marimo per GranCereale.
Tra le idee in cantiere, dopo il successo di Guardatustesso, realizzata con Y&R Group, Google e National Geographic Channel, che ha permesso ai consumatori di visitare virtualmente negli stabilimenti dei sughi (leggi news), c'è quella di replicare lo stesso modello anche per altri stabilimenti.
"Barilla è un'azienda che investe moltissimo in tecnologia e in innovazione ed è bello creare delle iniziative che consentano di comunicare anche questo", ha chiosato Colzani.
A Roberto Ciati, direttore sosteniblità del Gruppo, il compito di presentare i risultati raggiunti su questo fronte. Il 2013 è stato contrassegnato da un risparmio del 27% di
emissioni Co2 nelle fabbriche del Gruppo rispetto ai dati del quinquennio precedente e del 25% sul consumo totale d’acqua degli stabilimenti. Il traguardo, ambizioso ma raggiungibile, è quello di ridurre nel 2020 del 30% sia le emissioni di Co2 sia il consumo di acqua per tonnellata di prodotto finito.
Ispirata dal Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN), centro di pensiero diventato Fondazione BCFN a inizio 2014, l’azienda ha portato la doppia piramide alimentare e ambientale all’interno della strategia di crescita e punta a raddoppiare il volume di prodotto alla base delle piramide alimentare al 2020. Inoltre, è una novità recente l'isitituzione del Diversity and Inclusion Board, che avrà il compito di promuovere l'adozione di policy a sostegno della diversità e dell'inclusione.
Considerato il tema di Expo 2015, inevitabile chiedersi come si articolerà la partecipazione di Barilla. L'azienda non sarà partner ufficiale, ma ha formulato il Protocollo di Milano, call to action per Paesi, istituzioni e privati che vogliono impegnarsi a combattere i tre paradossi dell'agroalimentare, ovvero: un miliardo di persone non ha cibo mentre un altro miliardo ha problemi legati all'alimentazione, come l'obesità; gran parte della produzione agricola viene destinata agli animali; gli sprechi alimentari in gran quantità, che potrebbero essere gestiti diversamente. Tutti possono aderire, le informazioni sono disponibili sul sito.
Serena Piazzi
Serena Piazzi