Aziende
Il Calendario Lavazza celebra l'alta cucina. In comunicazione il 4% del fatturato
A ricordare come il caffè non sia solo la bevanda che si prepara con la
moka o in capsule ma un vero e proprio ingrediente di alta cucina,
l'edizione 2014 del Calendario Lavazza, ritrae in scatti d'autore i grandi chef stellati che fanno dell'ispirazione in cucina il proprio mantra: Ferran Adrià e suo fratello Albert, Michel Bras, Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Carlo Cracco, Davide Oldani.
L'ispirazione. Da cosa nasce? Cosa la muove? Esistono regole che possono aiutare a trovarla? Cosa stimola realmente il nostro lavoro? Da queste domande nasce la 22esima edizione del Calendario Lavazza intitolata Inspiring Chefs. Ritratti dal celebre fotografo tedesco Martin Schoeller, le star della cucina sono immerse in atmosfere fiabesche e patinate, vestiti in costumi di epoche diverse, ritratti nei panni di personaggi come il falconiere (Cracco), il genio rinascimentale in biblioteca (Bottura), il mondino (Oldani), Poseidone (Cannavacciuolo). Anche quest'anno la direzione creativa è affidata, come per le precedenti edizioni, all'Agenzia Armando Testa.
Una sfida interessante per un artista come Martin Schoeller, ex allievo di un mostro sacro come Annie Leibovitz, abituato com'è a immortalare i personaggi più rappresentativi del pianeta, ma soprattutto un'esperienza unica, primo esempio di un approccio artistico che vede gli chef protagonisti e non comprimari di una scena, sia questa figurativa o fotografica.
Gli chef interpellati sono innanzitutto amici prima che pionieri del nuovo corso del gusto, spiega ai nostri microfoni Francesca Lavazza, Direttore Corporate Image dell'Azienda che da 15 anni al loro fianco sperimenta e ricerca una sempre maggiore qualità ed eccellenza del prodotto.
A supporto del lancio del Calendario una massiccia presenza sul web a partire dal sito dedicato, contenente pillole video che raccontano il backstage (guarda video sotto), la storia di Martin Schoeller e degli chef stellati, la loro ispirazione e collaborazione pluriennale con Lavazza. Ma anche tanti altri contenuti video che illustrano il lavoro che ha portato alla realizzazione del calendario. Il tutto fortemente connesso al mondo dei social network.
Nessuna campagna internazionale sarà invece estrapolata dal calendario di quest'anno, che intende ricoprire un posizionamento più alto che va verso la sostenibilità.
Lavazza sarà in comunicazione entro la fine anno anche con una campagna a supporto del lancio, a dicembre, della nuova macchina del sistema A Modo Mio Expria, che sarà protagonista dello spot tv on air da metà novembre al fianco di Enrico Brignano interprete di nuovi episodi del Paradiso Lavazza contraddistinti da differenti finali che accompagneranno il pubblico del piccolo schermo fino alle festività natalizie con tanto di auguri da parte dell'azienda. A sostegno anche una campagna stampa, affissioni, radio e digital con inediti video dei fuori onda del comico rubati sul set.
Visto la ricchezza dei contenuti e l'importanza dei valori emersi dalla collaborazione con gli chef stellati, Lavazza abbraccia nella propria comunicazione anche il branded content e si affida all'expertise di Zodiack Active (leggi news) per la produzione di contenuti tra cui diversi 30" video, con gli chef e A Modo Mio, che verranno pianificati all'interno delle trasmissioni televisive di cui gli stessi Oldani, Cracco e Cannavacciuolo sono protagonisti.
La comunicazione rimane un asset fondamentale e imprescindibile per Lavazza che anche quest'anno ha investito circa il 4% del fatturato (che nel 2012 è stato di 1,3 miliardi di euro). Una cifra importante, di cui il 30% nel digitale, che verrà mantenuta anche per il 2014 e a cui si aggiunge un ulteriore 7% del giro d'affari investito nel marketing dell'azienda.
Il Calendario Lavazza ha assunto negli anni valenze artistiche e culturali che vanno ben oltre le mode e il glamour: da molti anni ormai Lavazza esprime e spesso anticipa le nuove tendenze artistiche tracciando, attraverso temi di attualità, la storia del costume italiano in un percorso artistico d'avanguardia. Elementi che - grazie anche alla scelta dei maggiori autori nella scena contemporanea - ne hanno fatto un oggetto di culto.
Ma vediamoli uno a uno gli interpreti del 2014, partendo da Ferran Adrià.

A lui, che guarda sempre al futuro e che ha segnato una vera rivoluzione del gusto, l'apertura di un Calendario che lo vede immerso - sorridente e ironico - in una grande bolla dell'ispirazione, nella quale fluttuano, pronti a essere interpretati i suoi ingredienti e le sue visioni.

A Massimo Bottura poi, filosofo del gusto, ricercatore infaticabile di ispirazione, nella storia dell'arte e della parola, lo scatto all'interno della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Come un alchimista mago, eccolo circondato da volumi e ampolle, a ricercar la pietra filosofale della perfezione del gusto e del racconto.

Che sia nata prima la gallina o l'uovo è quesito che non ci permettiamo di tentar di risolvere. Che l'uovo però rappresenti il centro del suo mondo è certo. A Carlo Cracco, falconiere d'aia, mostrar con la fierezza dei
pionieri la gallina appollaiata sul braccio e, dall'altro, l'uovo perfetto.

Origini e territorio come centro di un lavoro certosino, fatto di genio e metodo invece nello scatto successivo: ecco Davide Oldani colto in una risaia della sua infanzia, a parlar di km0 e di chicchi di riso che diventano la tela bianca su cui lo chef scrive le proprie creazioni.

Antonino Cannavacciuolo. A lui nulla è più vicino del mare e dell'acqua, sospeso com'è tra le origini campane e la terra d'adozione fronte lago di Villa Crespi sul lago d'Orta. Ritratto con tutta la veracità del suo personaggio, eccolo dialogare novello Ulisse che ha superato le colonne d'Ercole, con una sirena finita sul bancone tra triglie e orate.

Non c'è invece dubbio. Michel Bras è questa foto. Circondato dalla sua natura, colto nel suo orto provenzale, il grande chef francese (è lui, per i non addetti ai lavori, il padre del fondant au chocolat ) se ne lascia avvolgere, fino a diventare lui stesso, tutt'uno con le sue creazioni, mentre scie di farfalle ne ritmano il giusto contrappunto. Contemplativo e maestro riconosciuto, Bras è in questo caso il nostro Platone da cui tutto parte per tutto ritornare.

Chiude la carrellata di gastrofilosofi, l'immagine che riassume in pieno un lavoro di veri funamboli del gusto. A Albert Adrià, cuoco che si muove a proprio agio tra le diverse cucine del mondo le cui parole chiave sono “contamination” e “fusion”, il compito di giocare in equilibrio sul difficile filo del gusto mentre all'estremità opposta suo fratello Ferran sorseggia, in bilico, una tazzina di espresso Lavazza.
Il Calendario Lavazza dà appuntamento alla prossima edizione che molto probabilmente si svilupperà attorno ai temi di cibo e alimentazione, al centro dell'edizione milanese di Expo 2015. Kermesse che, nonostante la presenza di illy, permetterà ai vari player del settore di giocare ruoli differenti. E Lavazza sta proprio lavorando in questa direzione, intenta a sviluppare nella maniera più efficace possibile la propria presenza ad Expo.
Maria Ferrucci
L'ispirazione. Da cosa nasce? Cosa la muove? Esistono regole che possono aiutare a trovarla? Cosa stimola realmente il nostro lavoro? Da queste domande nasce la 22esima edizione del Calendario Lavazza intitolata Inspiring Chefs. Ritratti dal celebre fotografo tedesco Martin Schoeller, le star della cucina sono immerse in atmosfere fiabesche e patinate, vestiti in costumi di epoche diverse, ritratti nei panni di personaggi come il falconiere (Cracco), il genio rinascimentale in biblioteca (Bottura), il mondino (Oldani), Poseidone (Cannavacciuolo). Anche quest'anno la direzione creativa è affidata, come per le precedenti edizioni, all'Agenzia Armando Testa.
Una sfida interessante per un artista come Martin Schoeller, ex allievo di un mostro sacro come Annie Leibovitz, abituato com'è a immortalare i personaggi più rappresentativi del pianeta, ma soprattutto un'esperienza unica, primo esempio di un approccio artistico che vede gli chef protagonisti e non comprimari di una scena, sia questa figurativa o fotografica.
Gli chef interpellati sono innanzitutto amici prima che pionieri del nuovo corso del gusto, spiega ai nostri microfoni Francesca Lavazza, Direttore Corporate Image dell'Azienda che da 15 anni al loro fianco sperimenta e ricerca una sempre maggiore qualità ed eccellenza del prodotto.
A supporto del lancio del Calendario una massiccia presenza sul web a partire dal sito dedicato, contenente pillole video che raccontano il backstage (guarda video sotto), la storia di Martin Schoeller e degli chef stellati, la loro ispirazione e collaborazione pluriennale con Lavazza. Ma anche tanti altri contenuti video che illustrano il lavoro che ha portato alla realizzazione del calendario. Il tutto fortemente connesso al mondo dei social network.
Nessuna campagna internazionale sarà invece estrapolata dal calendario di quest'anno, che intende ricoprire un posizionamento più alto che va verso la sostenibilità.
Lavazza sarà in comunicazione entro la fine anno anche con una campagna a supporto del lancio, a dicembre, della nuova macchina del sistema A Modo Mio Expria, che sarà protagonista dello spot tv on air da metà novembre al fianco di Enrico Brignano interprete di nuovi episodi del Paradiso Lavazza contraddistinti da differenti finali che accompagneranno il pubblico del piccolo schermo fino alle festività natalizie con tanto di auguri da parte dell'azienda. A sostegno anche una campagna stampa, affissioni, radio e digital con inediti video dei fuori onda del comico rubati sul set.
Visto la ricchezza dei contenuti e l'importanza dei valori emersi dalla collaborazione con gli chef stellati, Lavazza abbraccia nella propria comunicazione anche il branded content e si affida all'expertise di Zodiack Active (leggi news) per la produzione di contenuti tra cui diversi 30" video, con gli chef e A Modo Mio, che verranno pianificati all'interno delle trasmissioni televisive di cui gli stessi Oldani, Cracco e Cannavacciuolo sono protagonisti.
La comunicazione rimane un asset fondamentale e imprescindibile per Lavazza che anche quest'anno ha investito circa il 4% del fatturato (che nel 2012 è stato di 1,3 miliardi di euro). Una cifra importante, di cui il 30% nel digitale, che verrà mantenuta anche per il 2014 e a cui si aggiunge un ulteriore 7% del giro d'affari investito nel marketing dell'azienda.
Il Calendario Lavazza ha assunto negli anni valenze artistiche e culturali che vanno ben oltre le mode e il glamour: da molti anni ormai Lavazza esprime e spesso anticipa le nuove tendenze artistiche tracciando, attraverso temi di attualità, la storia del costume italiano in un percorso artistico d'avanguardia. Elementi che - grazie anche alla scelta dei maggiori autori nella scena contemporanea - ne hanno fatto un oggetto di culto.
Ma vediamoli uno a uno gli interpreti del 2014, partendo da Ferran Adrià.

A lui, che guarda sempre al futuro e che ha segnato una vera rivoluzione del gusto, l'apertura di un Calendario che lo vede immerso - sorridente e ironico - in una grande bolla dell'ispirazione, nella quale fluttuano, pronti a essere interpretati i suoi ingredienti e le sue visioni.

A Massimo Bottura poi, filosofo del gusto, ricercatore infaticabile di ispirazione, nella storia dell'arte e della parola, lo scatto all'interno della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Come un alchimista mago, eccolo circondato da volumi e ampolle, a ricercar la pietra filosofale della perfezione del gusto e del racconto.

Che sia nata prima la gallina o l'uovo è quesito che non ci permettiamo di tentar di risolvere. Che l'uovo però rappresenti il centro del suo mondo è certo. A Carlo Cracco, falconiere d'aia, mostrar con la fierezza dei
pionieri la gallina appollaiata sul braccio e, dall'altro, l'uovo perfetto.

Origini e territorio come centro di un lavoro certosino, fatto di genio e metodo invece nello scatto successivo: ecco Davide Oldani colto in una risaia della sua infanzia, a parlar di km0 e di chicchi di riso che diventano la tela bianca su cui lo chef scrive le proprie creazioni.
Antonino Cannavacciuolo. A lui nulla è più vicino del mare e dell'acqua, sospeso com'è tra le origini campane e la terra d'adozione fronte lago di Villa Crespi sul lago d'Orta. Ritratto con tutta la veracità del suo personaggio, eccolo dialogare novello Ulisse che ha superato le colonne d'Ercole, con una sirena finita sul bancone tra triglie e orate.

Non c'è invece dubbio. Michel Bras è questa foto. Circondato dalla sua natura, colto nel suo orto provenzale, il grande chef francese (è lui, per i non addetti ai lavori, il padre del fondant au chocolat ) se ne lascia avvolgere, fino a diventare lui stesso, tutt'uno con le sue creazioni, mentre scie di farfalle ne ritmano il giusto contrappunto. Contemplativo e maestro riconosciuto, Bras è in questo caso il nostro Platone da cui tutto parte per tutto ritornare.

Chiude la carrellata di gastrofilosofi, l'immagine che riassume in pieno un lavoro di veri funamboli del gusto. A Albert Adrià, cuoco che si muove a proprio agio tra le diverse cucine del mondo le cui parole chiave sono “contamination” e “fusion”, il compito di giocare in equilibrio sul difficile filo del gusto mentre all'estremità opposta suo fratello Ferran sorseggia, in bilico, una tazzina di espresso Lavazza.
Il Calendario Lavazza dà appuntamento alla prossima edizione che molto probabilmente si svilupperà attorno ai temi di cibo e alimentazione, al centro dell'edizione milanese di Expo 2015. Kermesse che, nonostante la presenza di illy, permetterà ai vari player del settore di giocare ruoli differenti. E Lavazza sta proprio lavorando in questa direzione, intenta a sviluppare nella maniera più efficace possibile la propria presenza ad Expo.
Maria Ferrucci