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NC Awards 2018/3. Il ruolo della creatività nell’era dell’omnicanalità e dei big data

Continua l'inchiesta che abbiamo avviato in occasione della riunione plenaria della giuria del Premio di ADC Group, intervistando i creativi che hanno presentato live le proprie campagne in concorso, perché ci illustrassero il loro punto di vista relativamente al ruolo della creatività nell’era dell’omnicanalità e dei big data. Oggi ai microfoni di ADVexpress Tv Valentino Cagnetta (Media Italia), Federico Saccani (H48), Diego Guido (copiaincolla), Giovanni Porro (Havas Milan) spiegano il loro punto di vista relativamente al ruolo della creatività nell’era dell’omnicanalità e dei big data.

Il ruolo della creatività nell’era dell’omnicanalità e dei big data. Lo abbiamo chiesto ai creativi che hanno presentato le proprie campagne live di fronte alla giuria degli NC Awards che si è riunita in sessione plenaria il 26 marzo al Blue Note di Milano per decretare i vincitori dell'edizione 2018 del Premio ideato e promosso da ADC Group, che comprende anche i concorsi Brand for Entertainment e Loyalty Awards.

Guarda il video dei lavori della giuria.

La terza puntata della nostra inchiesta si compone oggi dei commenti di:

Valentino Cagnettaceo di Media Italia, spiega: "Credo che l’era dei big data sia una grandissima opportunità per la creatività, così come per il media e per tutta una serie di altre discipline. Per la creatività in particolare credo che ci possano essere tutti i feedback che qualsiasi creativo desidererebbe avere su quello che è il proprio lavoro. Ha la possibilità di averlo quasi sempre in tempo reale e di correggere la rotta, implementarla, svilupparla e modificarla nel modo in cui ritiene più opportuno."

 

Il direttore creativo esecutivo di H48Federico Saccani, ci spiega invece che "Il ruolo della creatività nell’era dell’omnicanalità è, a mio avviso, di essere sempre strategica, estremamente competente alla partenza per poi sapersi esprimere in maniera davvero efficace  e verticale su tutti i touchpoint su cui si va ad esprimersi, siano essi on field, atl, digital, social, ecc. Quindi competenza prima di tutto e strategia".

 

Per Diego Guido, head of content copiaincolla,: "Con i big data la creatività ha il ruolo che ha nel rapporto con qualunque altra dinamica tipica della comunicazione, cioé essere la stella polare. Il faro attorno a cui orientare ogni strategia e racconto di marca. Senza una creatività che funzioni e un dna preciso, anche i big data rimarrebbero freddi e non saprebbero come dare il loro contributo". 

 

Giovanni Porro, creative chief officer Havas Milan, racconta infine che "Il lavoro della creatività è sempre lo stesso: le informazioni e i dati possono arrivare da fonti che oggi sono molto più sofisticate e schematizzate e le raccolte possono essere processate in maniere differenti. Poi ci vuole un creativo che deve avere un’idea, che significa trovare una connessione tra un’informazione numerica e trasformarla in intrattenimento. Il ruolo del creativo quindi è sostanzialmente lo stesso."