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Nc Digital Awards 2018/6. I Vantaggi dell'Influencer Marketing. La parola a Del Curto (Doing), Ascione (H48), Muller (A-Tono), Larese (Edelman)

L'indagine realizzata in occasione della riunione plenaria della giuria del Premio di ADC Group, prosegue oggi con focus sui vantaggi che può portare una strategia di comunicazione incentrata sull'utilizzo degli influencer. Lo abbiamo chiesto ai creativi che hanno presentato live le proprie campagne in concorso nella tipologia speciale IMA-Influencer Marketing Awards. Ai microfoni di ADVexpress Tv Marianna Del Curto (Doing), Pasquale Ascione (H48), Sergio Muller (A-Tono), Sabrina Larese (Edelman)

La giuria di aziende degli Nc Digital Awards 2018 si è riunita in sessione plenaria il 24 settembre al Blue Note di Milano per decretare i vincitori della settima edizione del Premio ideato e promosso da ADC Group, che ha visto il debutto quest'anno delle Tipologie Speciali IMA - Influencer Marketing Awards e Digital Branded Content, oltre ad ospitare al suo interno anche i concorsi  Premio Facebook e Instagram e Programmatic Awards, giunti rispettivamente alla quinta e seconda edizione.            .

Guarda il video dei lavori della giuria.

Per l'occasione i creativi, che hanno presentato 'live' le proprie campagne agli oltre trenta manager d'azienda seduti in giuria, hanno illustrato ai nostri microfoni il loro punto di vista relativamente ai vantaggi che può portare una strategia di comunicazione incentrata sull'utilizzo degli influencer.

La nostra inchiesta prosegue con il sesto appuntamento dedicato ai commenti di:

Marianna Del Curto,  Business Team Director Doing, spiega che l'influencer marketing porta dei vantaggi per tre ragioni principali: "Prima di tutto per un motivo di contenuto perché oltre al supporto creativo dell'agenzia, abbiamo la possibilità di focalizzarci su verticali di cui l'influencer è molto tecnico. Poi c'è un punto di vista più legato alla relazione, perché l'influencer marketing ti permette di sviluppare dei processi relazionali più sul medio lungo termine che di fatto coinvolgono degli ambassador che diventano così testimonial per l'azienda. E infine c'è anche un motivo legato alle audience, perché con gli influencer andiamo a lavorare su un'audience più o meno grande ma sicuramente più verticale e targettizzata"

 

Pasquale Ascione, Ceo & founder H48, ha commentato: "Le attività di influencer marketing sono oggi presidiate da molti brand, ma per essere sfruttate al meglio necessitano del rispetto di una serie di regole molto importanti. Il rischio più grande è quello di cannibalizzazione del brand, quando l'influencer è estremamente forte e potente al punto da guidare l'attività narrativa coprendo gli obiettivi che il brand si è preposto. Quindi il vero segreto per implementare un'attività di influencer marketing di successo sta nell'equilibrare in modo strategico l'impatto della personalità dell'influencer con gli obiettivi di marca e la sua brand equity."  

 

Per il Creative & Planning Director di A-Tono, Sergio Muller,: "Per i nostri clienti il vantaggio di attivare una rete di influencer consiste nel fatto di arrivare a un pubblico che sarebbe diversamente molto distratto rispetto al brand in se, mentre invece è più incline a seguire i suoi idoli o i suoi punti di riferimento che oggi sono più le persone che creano contenuti per conto loro".

 

Conclude la carrellata di oggi Sabrina Larese, Deputy General Manager di Edelman, illustrando Share a meal, la case in concorso agli IMA realizzata dalla sigla per Knorr ricorrendo all'influencer marketing, commenta: "abbiamo creduto che un programma di influencer come dice la parola stessa potesse influenzare positivamente l'acquisto e l'avvicinamento ad un brand identificando ovviamente a priori il target corretto di influencer in linea con lo stakeholder che si vuole coinvolgere. Un'analisi questa fondamentale per parlare lo stesso linguaggio del target di riferimento che si vuole approcciare".