Partner
Robiglio e Dematteis (Leo Burnett): dopo Fiat la creatività è davvero 2.0
Da pochi giorni hanno lasciato la direzione creativa dell’ufficio torinese per assumere l’incarico di direttori creativi esecutivi di Leo Burnett precedentemente ricoperto da Sergio Rodriguez ed Enrico Dorizza, come noto passati in JWT. Il sodalizio professionale di Riccardo Robiglio e Paolo Dematteis dura da 13 anni, dai tempi in cui lavoravano in Ogilvy. Poi il passaggio con Giorgio Brenna in Leo Burnett Torino dove hanno lavorato in una sorta di ‘esilio dorato’, come lo amano definire, sul cliente Fiat. Da direttori creativi della
sede piemontese, che ormai coinvolge ben 120 persone, Robiglio e Dematteis hanno lavorato alla rinascita del brand Fiat e di quelli ad esso legati. In questa intervista raccontano il dietro le quinte del famoso lancio della 500, e il ruolo che Sergio Marchionne ha avuto nella comunicazione.
L’esperienza sulla casa automobilistica torinese ha cambiato il loro modo di intendere la creatività, diventata 2.0 perché l’attualità, il sociale sono entrati a pieno titolo nella pubblicità, e ha dato la possibilità ai consumatori di interagire con la marca. Spesso facendo la comunicazione di Fiat abbiamo fatto politica, affermano, obbligandoci a pensare in maniera diversa rispetto a prima. Cosa che ha fatto anche Chrysler negli Usa dove, grazie anche
alla comunicazione, la città di Detroit ha recuperato la propria identità. Guardare il mondo con occhi diversi è, quindi, un claim sempre più attuale per la coppia creativa.
Col nuovo incarico aumenta la responsabilità, anche perché l’obiettivo è ambizioso, diventare la migliore agenzia creativa in Italia, meritevole di esser chiamata a partecipare nelle più importanti gare internazionali.
Con quale squadra? A Torino, sede di riferimento per Fiat, troviamo Alessandro Sabini e Marco Gucciardi, i due nuovi direttori creativi che hanno preso il loro posto. Roma è presidiata da Daniele Marrone, e Licia Martella, che si occupa soprattutto di Procter & Gamble, cliente sul quale lavora al fianco di Anna Meneguzzo, direttore creativo a Milano, città hub creativa internazionale per Procter & Gamble.<
sede piemontese, che ormai coinvolge ben 120 persone, Robiglio e Dematteis hanno lavorato alla rinascita del brand Fiat e di quelli ad esso legati. In questa intervista raccontano il dietro le quinte del famoso lancio della 500, e il ruolo che Sergio Marchionne ha avuto nella comunicazione.
L’esperienza sulla casa automobilistica torinese ha cambiato il loro modo di intendere la creatività, diventata 2.0 perché l’attualità, il sociale sono entrati a pieno titolo nella pubblicità, e ha dato la possibilità ai consumatori di interagire con la marca. Spesso facendo la comunicazione di Fiat abbiamo fatto politica, affermano, obbligandoci a pensare in maniera diversa rispetto a prima. Cosa che ha fatto anche Chrysler negli Usa dove, grazie anche
alla comunicazione, la città di Detroit ha recuperato la propria identità. Guardare il mondo con occhi diversi è, quindi, un claim sempre più attuale per la coppia creativa.
Col nuovo incarico aumenta la responsabilità, anche perché l’obiettivo è ambizioso, diventare la migliore agenzia creativa in Italia, meritevole di esser chiamata a partecipare nelle più importanti gare internazionali.
Con quale squadra? A Torino, sede di riferimento per Fiat, troviamo Alessandro Sabini e Marco Gucciardi, i due nuovi direttori creativi che hanno preso il loro posto. Roma è presidiata da Daniele Marrone, e Licia Martella, che si occupa soprattutto di Procter & Gamble, cliente sul quale lavora al fianco di Anna Meneguzzo, direttore creativo a Milano, città hub creativa internazionale per Procter & Gamble.<